AMON DUUL II, DAMO SUZUKI NETWORK, TEHO TEARDO per MiTo 2013

AMON DUUL II, DAMO SUZUKI NETWORK, TEHO TEARDO per MiTo 2013

'La Danza del Lemming', AMON DUUL II, DAMO SUZUKI NETWORK, TEHO TEARDO è stato un concerto/spettacolo che si è svolto al Teatro Colosseo di Torino, incluso nel programma di MiTo Settembre Musica 2013. NOi abbiamo assistito alla serata, e abbiamo realizzato questa gallery, piuttosto esaustiva sull'andamento della lunga serata, nell' insieme interessante e curiosa. Teho Teardo ha fatto il solito bel concerto accompagnato dall'immancabile violoncellista Martina Bertoni con, nel finale, l'ospite 'illustre': miss Julia Kent al secondo violoncello! La parte che ci è piaciuta di più, ma anche probabilmente la più 'ostica', è stata la seconda, con il grande Damo Suzuki, già inconfondibile voce storica dei Can negli anni '70, nel suo progetto Damo Suzuki Network, accompagnato in questa occasione da parte dei Larsen (F.M.Palumbo, D.Pagliero, M.'bue'Schiavo) e Paul Beauchamp. Atmosfere psichedeliche e avvolgenti, in tema con la serata in onore del 'krautrock tedesco' anni '70, una base sonora creata dagli strumentisti su cui Damo improvvisa con parecchi momenti cantati (e lì il richiamo ai Can è fortissimo!!), oppure sperimentando suoni differenti con la sua particolarissima voce. Finalmente, nella terza parte del concerto, sono arrivati gli Amon Duul II, in terzetto, prima in versione folk cantautorale, alle chitarre acustiche, poi in versione più elettrica, in cui uno dei tre si è messo alla batteria e gli altri due alle chitarre: il principale esponente della storica, grande band degli anni '70 era Chris Karrer, che ha imbracciato anche il violino, capace di riportarci a quelle atmosfere; purtroppo però la resa dell'insieme dei tre musicisti - di una certa età, diciamo -, soprattutto nella versione acustica, no era proprio perfetta, ognuno dei tre andava un po' per i fatti suoi e la resa dell'insieme lasciava un po' il tempo che trovava! Comunquesia il concerto aveva una sua poetica, anche se probabilmente gli Amon Duul sarebbe stato meglio vederli suonare al loro tempo.

Foto di BrubeN

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