Flashback 2019, ‘L’arte è tutta contemporanea’ - Gli Erranti >> The Wanderers - VII edizione, dal 31 october al 3 november 2019 al Pala Alpitour, Torino

Flashback 2019, ‘L’arte è tutta contemporanea’ - Gli Erranti >> The Wanderers - VII edizione, dal 31 october al 3 november 2019 al Pala Alpitour, Torino

Flashback 2019, ‘L’arte è tutta contemporanea’ - Gli Erranti >> The Wanderers - VII edizione, dal 31 october al 3 november 2019 al Pala Alpitour, Torino. Flashback torna anche quest’anno al Pala Alpitour con un nuovo capitolo:  Flashback è il progetto dedicato all’arte che, pensato come opera aperta, nasce nel 2013 con l’obiettivo di costruire un atlas di cultura visiva unendo in un’unica equazione cultura e mercato, senza vincoli di spazio e di tempo. Nel 2019 Flashback compie 7 anni e, come ogni anno, aggiunge un nuovo e importante tassello al proprio racconto. I titoli di ciascun anno fanno parte di un’unica storia. Quest’anno si aggiunge Gli Erranti.

 

Flashback 2019  -  ‘L’arte è tutta contemporanea’

Gli Erranti >> The Wanderers

VII edizione

31 october / 3 november 2019, h. 11 / 20 

Pala Alpitour - Turin, Italy 

Flashback torna anche quest’anno al Pala Alpitour con un nuovo capitolo.

Ma chi sono Gli Erranti?

Siamo noi, crononauti dell’arte e nell’arte, vagabondi nel nostro eterno presente; sono le gallerie d’arte, tra novità e conferme; sono le opere di ogni epoca, stile e parte del mondo; sono i visitatori e i collezionisti che invitiamo a perdersi nel nostro ricercatissimo caos.

È con grande entusiasmo che accogliamo la settima edizione di Flashback, - afferma Francesca Leon, Assessora alla cultura della Città di Torino - progetto di qualità che riesce ad avvicinare il pubblico ai grandi capolavori dell’arte antica in dialogo con quella moderna e contemporanea, con una comunicazione fresca, giovane e grintosa. Riteniamo infatti che l’arte contemporanea debba sempre prendere spunto dal passato senza il quale non potrebbe esserci la produzione attuale. A Flashback si potranno ammirare i capolavori presentati dalle gallerie ma al tempo stesso assistere a talk di approfondimento, ascoltare musica e, per i più giovani, partecipare a laboratori. Una fiera per tutti, che ha anche un forte legame col territorio. Gli organizzatori della rassegna, infatti, nel percorso di avvicinamento all’evento, propongono, durante tutto l'anno, appuntamenti artistici in Barriera di Milano.

Flashback Expo

Aleandri Arte Moderna, Roma (I) > Antonacci Lapiccirella Fine Art, Roma (I) > W. Apolloni & Galleria del Laocoonte, Roma (I), Londra (UK) > Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I) > Galleria Arte Cesaro, Padova (I) > Benappi Arte Antica e Moderna, Torino (I) > Biasutti & Biasutti, Torino (I) > Galleria Luigi Caretto, Torino (I), Madrid (E) > Caretto & Occhinegro, Torino (I) > Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, Milano (I) > Cecchetto e Prior Alto Antiquariato, Castelfranco Veneto TV (I) > Glenda Cinquegrana Art Consulting, Milano (I) > Copetti Antiquari, Udine (I) > Galleria Del Ponte, Torino (I) > F & F Antichità, Perugia (I) > Enrico Frascione, Firenze (I) > Frascione Arte, Firenze (I) > Galleria dello Scudo, Verona (I) >  Studio Gariboldi, Milano (I) > Galleria Giamblanco, Torino (I) > Gilistra Japanese Art, Torino (I) > Galerie Jean-François Cazeau, Parigi (F), Sanremo IM (I) >  Il Castello, Milano (I) > La Pendulerie, Milano (I) > MB Arte Libri, Milano (I) > Il Mercante delle Venezie, Vicenza (I) > Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d'epoca, Torino (I) > Open Art, Prato (I) > Piacenti, Londra (UK) > Flavio Pozzallo, Oulx TO (I) > Galleria Allegra Ravizza, Lugano (CH), Milano (I) > Galleria d'Arte Roccatre, Torino (I) > Galleria Russo, Roma (I) > Schreiber Collezioni, Torino (I) > Secol-Art di Masoero, Torino (I) > Gian Enzo Sperone, Sent (CH), New York (USA) > Società Antiquaria, Torino (I) > Società di Belle Arti, Viareggio LU (I) > Studio d’Arte Campaiola, Roma (I) > Galleria Torbandena, Trieste (I) > Tornabuoni Arte, Firenze, Milano, Forte dei Marmi LU (I), Parigi (F), Londra (UK)

Le gallerie della VII edizione di Flashback ci riportano al magico racconto dei principi di Serendippo, girovaghi instancabili, che nei loro viaggi inciampano a ogni passo in nuove meraviglie. Ed è proprio una storia di serendipità quella che Flashback 2019 vuole raccontare: un viaggio là dove finiscono le mappe, un’esplorazione nel tempo e nello spazio in cui ogni scoperta si porta dietro un altro tesoro da raccogliere. Dai frutti estivi e invernali delle allegorie pittoriche di Giorgio Vasari (Piacenti), alle Pietre di Piero Gilardi, (Biasutti & Biasutti), che con il poliuretano espanso imita la Natura; dalla statua dipinta, dorata ma svestita di una santa bambina, opera di Romano Alberti (Flavio Pozzallo) a L’archeologo coloniale di Giorgio De Chirico (Galleria dello Scudo); e ancora gli orologi Luigi XV (La Pendulerie) e il “quadro a quadretti” Liber di Aldo Mondino (Benappi) che giocando con il doppio significato di “libro-libero” inneggia a una libertà che solo la conoscenza può garantire.

Porto franco per erranti, eccentrici e artisti da tutta Europa, dalla Costa Azzurra degli anni ’20 proviene il mistero di Interno con modella nuda di Angelo Garino, che ritrae la sua musa transessuale come una moderna sfinge (Arcuti Fine Art). E se i Viandanti di Lorenzo Viani (Aleandri), ci guidano lungo sentieri incendiati dal tramonto, con Brueghel il Giovane e Pieter van Avont (Caretto & Occhinegro) riprendiamo fiato nel Paesaggio con riposo durante la fuga in Egitto: un’oasi verdeggiante, dipinta a olio sul rame e brulicante di vita, tra cigni, cervi, esotici porcellini d’India. Perché - randagi, migratori, selvatici, allo stato brado - gli erranti di questa edizione hanno anche piume, squame e spire maculate, come gli anelli-giaguaro dagli occhi di smeraldo creati da David Webb nei ruggenti anni ’70 (Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’epoca).

Abbiamo iniziato raccontando di viaggiatori nel tempo e di principi vagabondi, ma la storia continua con guerrieri raminghi, come Il capitano di ventura di Guido Pinzani del 1972 (Open Art); cavalieri erranti, quelli rappresentati nella scultura e nella tempera di Marino Marini (Russo e Torbandena); e ancora la scultura Cavallo danzante (Schreiber Collezioni), che ha galoppato a briglia sciolta fino a noi dalla Cina della dinastia Tang.

Flashback Program

Un racconto a più voci, un itinerario che si muove in ogni direzione, un’esperienza che coinvolge ogni senso. Anche quest’anno Flashback occuperà gli spazi del Pala Alpitour in tutte le sue diverse incarnazioni: special project, exhibition, lab, sound, storytelling, talk, video, food & drink. 

Il Flashback special project Opera Viva Barriera di Milano è il progetto di arte urbana ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro che, con il susseguirsi di cinque manifesti 6x3m in Piazza Bottesini a Torino, ha segnato il count down alla fiera. Oltre ai lavori di Rebecca Moccia, Laura Cionci e a quello conclusivo di Alessandro Bulgini, anche le opere di Emanuela Barilozzi Caruso e Nero/Alessandro Neretti (vincitori dell’Open Call) si traducono in un manifesto simil-pubblicitario che nega il linguaggio della pubblicità nel momento stesso in cui lo si usa e che trasforma gli spettatori in esploratori di un mondo sconosciuto nella convinzione che l’arte debba uscire dagli spazi istituzionali e integrarsi nella dimensione dell’esistenza quotidiana. 

Le Flashback Exhibition sono le mostre che per l’edizione 2019 saranno tre: il wall painting dei The Wanderers di Sergio Cascavilla, dal segno narrativamente surreale; la doppia personale di Eva Marisaldi e Hidetoshi Nagasawa, Cambiando dimora: i passi nel tempo, un progetto di Michela Casavola che mette a confronto due generazioni di artisti entrambi suggestionati dal trascorrere del tempo, dal motivo del viaggio e dalla sospensione temporale; la mostra Gli anni 80 dedicata a Marco Gastini, uno degli artisti italiani del secondo Dopoguerra più apprezzati, occasione per osservare la matrice errante dell’artista nel subentrare dei materiali più disparati.

I Flashback Lab, a cura di Mariachiara Guerra, sono i laboratori didattici studiati come percorso di conoscenza dell’arte che si radica e connette con la storia del territorio, nell’ambizione di fornire ai partecipanti una cassetta degli attrezzi che li aiuti a riconoscere la Bellezza, nei luoghi del quotidiano.

Flashback Sound è il ricco e vivace palinsesto dedicato alla musica che spazia tra passato e presente, tra musicalità che appartengono a diversi retaggi e diverse matrici compositive, a cura di Mauro Battisti e Ivan Bert.

L’arte è una storia infinita e illimitati sono i modi per raccontarla: per questo, nell’ambito di Flashback Storytelling, abbiamo chiesto a quattro allievi della Scuola Holden di lasciarsi ispirare da alcune opere presentate in fiera e tesserci intorno un racconto. Si tratta di Sinoptica, progetto nato dalla collaborazione della Holden con Flashback e il cui obiettivo è avvicinare il pubblico alle opere d’arte attraverso un percorso inedito e multidisciplinare. Gli studenti potranno usare parole, immagini, gesti o suoni per inventare le loro performance e tradurre in un linguaggio contemporaneo il messaggio lanciato secoli fa dagli artisti esposti.

Anche in questa edizione non mancheranno gli appuntamenti di Flashback talk, Parole Nomadi sarà uno spazio dedicato alla divulgazione e alla lucida divagazione, con ospiti ed esperti che dialogheranno e si interrogheranno sulla natura nomade dell’arte e sul suo potere di superare confini e barriere per altri versi invalicabili.

La sezione delle immagini in movimento, Flashback Video, di questa edizione è stata affidata al collettivo Ramingo, composto da Tommaso Magnano, Diego Berrè e Antonio Cavicchioni, che crea produzioni originali indagando l’arte e la società contemporanea nelle sue derive.

Nasce quest’anno Flashback food & drink, a cura di Elisa Avataneo, l’ultima sfida che declina in chiave gastronomica il tema di ciascuna edizione. Quest’anno vi accompagniamo in un viaggio di sapori attraverso continenti e (felici) errori: dalla cottura a bassa temperatura ai drink nati ‘sbagliati’ che hanno saputo connotare nuove culture. Si tratta di AFFINI @ Flashback, un progetto di Davide Pinto, che vi permetterà di errare anche con il palato.

Da sette anni, fedele all’intuizione di Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, Flashback continua a offrire una prospettiva nuova sull’arte, ma anche uno sguardo dall’alto sui nostri tempi. A questa missione originaria, il settimo appuntamento aggiunge uno slancio irrefrenabile verso l’espansione, l’ambizione a spingersi in sentieri non ancora battuti. Perché oltre che è umano, errare è un atto artistico e di coraggio. Vuol dire non accontentarsi degli orizzonti conosciuti.

Cultural partner

William Kentridge

a cura di Untitled Association

Per il secondo anno consecutivo si rinnova la collaborazione con Untitled Association, cultural partner di Flashback a cui è stata affidato il compito di curare uno spazio dedicato al lavoro di un artista vivente. Prendendo spunto dal tema scelto come filo conduttore di questa edizione Untitled ha selezionato una serie di opere di William Kentridge. In questi lavori “gli erranti” si muovono tra storie, tempi e sguardi, che rimandano spesso al doloroso passato dell’apartheid e del colonialismo in Africa e prendono le sembianze di figure emblematiche dei paradossi della storia e della vita umana. 

Approfondimento

Flashback è il progetto dedicato all’arte che, pensato come opera aperta, nasce nel 2013 con l’obiettivo di costruire un atlas di cultura visiva unendo in un’unica equazione cultura e mercato, senza vincoli di spazio e di tempo.

Nel 2019 flashback compie 7 anni e, come ogni anno, aggiunge un nuovo e importante tassello al proprio racconto. I titoli di ciascun anno fanno parte di un’unica storia. Così l’Enigma del tempo, il Labirinto, l’Energia, In senso inverso, Nuovo Sincretismo e Le rive di un altro mare sono i capitoli di un unico racconto ai quali quest’anno si aggiunge Gli Erranti.

I personaggi siamo noi, crononauti dell’arte e nell’arte, vagabondi nel suo eterno presente, fruitori erranti, popolo misterioso che ha il vezzo di impicciarsi della storia (passata e futura) di tutti i popoli. Il titolo di questa settima edizione prende spunto da un romanzo fantascientifico datato 1986 della coppia di scrittori sovietici Arkadij e Boris Strugackij. Il titolo originale Le onde che estinguono il vento fu tradotto prima in inglese come The Time Wanderers poi in italiano come I passi del tempo.

Per Flashback questi Vagabondi nel e del tempo sono Gli Erranti / The Wanderers. I crononauti del romanzo sono vagabondi del tempo, camminatori entusiasti, viandanti erranti, raminghi osservatori e cercatori, nomadi per scelta, curiosi della storia dell’arte di ogni tempo, sempre pronti per una nuova esperienza avventurosa ed entusiasmante: il risultato è un magma fluido e onirico di paesaggi, di emozioni, raccolti come nel diario di un pellegrino, come scavo, scoperta, preghiera e ascesi, un diario personale fatto di incontro con le opere, di relazione, di sentimenti, di noia e di curiosità. Gli Erranti si spostano irregolarmente senza meta né programma; girovagano, gironzolano inefficienti evitando di fissare preventivamente l’itinerario; il senso sta nella scoperta, negli errori di percorso, negli incontri e nelle emozioni che vivono. È così che il vagabondaggio aiuta ad affinare i sensi e il vagabondare – dal latino l’andare errando – ha il doppio significato del muoversi senza meta ma anche del deviare dal vero, sbagliare per conoscere.

Da un lato il nome: Flashback, lo sconvolgimento temporale della narrazione, tramite la quale si trasporta il passato nel presente, dall’altro il progetto espositivo: l’arte è tutta contemporanea che s’ispira alla ricerca concettuale di Gino De Dominicis sul tema dell’immortalità e che sottolinea la “contemporaneità” dell’esperienza di fruizione dell’opera e l’atemporalità dell’opera stessa.

Flashback nasce per offrire una diversa visione sulla storia dell’arte, ma anche sulla storia di oggi; un approccio più versatile che possa permettere a un pubblico sempre più vasto di godere di opere d’arte non più percepite come lontane da sé – per motivi temporali o culturali – ma finalmente “vissute” come esperienza concreta nel qui e ora. Questo sincretismo è ciò che ha permesso a flashback di crescere esponenzialmente negli anni ed è ciò che contraddistingue un progetto che, nato all’insegna di una sfida culturale, si rinnova annualmente e che annualmente si ispira alla vita connettendo in profondità zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo nel suo farsi.

Flashback fornisce dunque strumenti di conoscenza, per aiutarci a riconfigurare la nostra identità e a costruire la memoria di chi siamo stati e soprattutto di chi potremo essere. Non una ricerca archeologica nel nostro passato ma la consapevolezza di quanto questo sia parte integrante del nostro spazio di esistenza: la necessità di “utilizzare il preesistente”, per far sì che quello che è già presente possa rappresentare un’opportunità per porre le basi della società del futuro. 

Flashback: una sfida culturale

Flashback è un progetto finalizzato alla formazione di senso critico; un insieme eterogeneo ma organico di informazioni utili a fornire elementi di analisi e conoscitivi per la creazione di collezionisti, critici, storici e curatori d’arte e più in generale individui in grado di interpretare la propria contemporaneità. In tal senso, flashback rappresenta la possibilità di utilizzare il preesistente per il proprio presente perchè la conoscenza è ciò che ci permette di scegliere.

É così che il termine fruitore (colui che recepisce o interpreta l’opera) acquista un nuovo, molto più complesso e sfaccettato significato ed è così che l’opera è realmente attiva e vivente. 

É così che “collezionare” in epoca contemporanea diventa un’attività dalle molteplici sfaccettature, un “fare” che si porta dietro alcune caratteristiche di riconoscimento e di cura, un valore storico ed estetico, ma anche di stimolo etico fino ad accogliere significati più complessi di monito culturale e politico. 

É così che il gallerista si presenta come l’interprete di uno scambio dettato da sensibilità e intuito e che, al contempo, svolge anche una funzione pedagogica nei confronti del mercato e del collezionismo. Una funzione fondamentale per la diffusione e la trasmissione della conoscenza al grande pubblico e per la creazione e formazione di nuove generazioni di individui. 

Dove? 

Torino: la città italiana più colta e radicale 

Torino: la città più d’avanguardia nel welfare culturale e nell’economia della conoscenza 

Torino: la più contemporanea e mitteleuropea 

Torino: la città – laboratorio che vanta i cittadini più dinamici dell’unione europea 

Torino: la città da sempre quadrata ma visionaria, disciplinata ma capace di lucida follia

Torino: la città tra le tre più innovative del Vecchio Continente; nell’ordine Amsterdam, Torino e Parigi 

Torino: la città dove la cultura è un modello strategico di sviluppo territoriale 

Torino: la città celebrata da numerosi personaggi storici, tra cui Friedrich Nietzsche, Mark Twain, Jean-Jacques Rousseau 

Torino: la città dove dalla dialettica fra centro e periferia nascono i semi del futuro

Quando?

31 ottobre - 3 novembre 2019 - gennaio - dicembre 2019

Flashback è un progetto in continuo divenire che si sviluppa durante tutto l’anno ma trova il suo picco e la sua sintesi la prima settimana di novembre, durante la Torino Art Week, una settimana totalmente dedicata all’arte e riconosciuta come una delle più vivaci al mondo con circa 250.000 persone di età compresa tra i 25 e i 70 anni, appassionati e professionisti del settore che si muovono per esplorare l’offerta artistica della città. 

Durante l’anno dunque fFlashback non si ferma e vive la propria quotidianità attraverso una serie di iniziative dedicate alla mixité intesa come mescolanza culturale, temporale e sociale perché Flashback è Opera Viva (n.d.r. progetto speciale dell’artista visivo Alessandro Bulgini che, dopo aver dichiarato la fiera e tutti i capolavori presentati “Opera Viva”, ha lasciato gli spazi dell’arte per inoltrarsi sul territorio), è un’opera aperta in continuo divenire, un atlas di cultura visiva, creato da tutti e per tutti.

Flashback è dunque una manifestazione universale per contenuti e riconoscimento ma peculiare per le modalità di approccio all’arte e al territorio. Rappresenta difatti un importante contributo per migliorare immagine e identità di tale territorio, rafforzandola a livello internazionale, incrementando il coinvolgimento dei pubblici e accrescendo la possibilità di scelta e conoscenza. 

Come?

Linguaggio e Contenuti 

Le specificità di Flashback sono linguaggio e contenuti. 

Il linguaggio con il quale Flashback comunica è necessariamente un linguaggio contemporaneo e si declina nella scelta dell’immagine della manifestazione, della sede, dell’allestimento, della grafica e della comunicazione. Rappresenta dunque la modalità attraverso la quale comunicare e raccontare l’opera. 

I contenuti sono suddivisi in:

flashback expo: le gallerie che, scelte per l’eccezionalità e qualità delle loro proposte, concorrono a comporre il magico atlas di flashback. 

flashback special project: flashback è Opera Viva, il progetto dell’artista visivo Alessandro Bulgini che si sviluppa a partire dal 2013 e stigmatizza di anno in anno il valore e la funzione dell’arte. 

flashback exhibition: i progetti espositivi realizzati indoor e outdoor. 

flashback lab: i laboratori didattici che fanno scoprire ai più piccini le meraviglie dell’arte e sono dedicati alla conoscenza attiva e alla fruizione consapevole del patrimonio culturale. 

flashback sound: il ricco e vivace palinsesto dedicato alla musica che, in un’attenta ricerca, spazia senza soluzione di continuità tra passato e presente. 

flashback storytelling: il progetto che promuove, attraverso la narrazione, la sensibilizzazione e il coinvolgimento diretto e attivo tra il pubblico e l’arte. 

flashback talk: il ricco programma di incontri che vede la propria peculiarità nell’approccio diacronico ai temi affrontati, una visione che spazia nel tempo dall’antichità alla modernità e viceversa. 

• flashback video: il programma dedicato all’immagine in movimento, dalla video-arte al documentario. 

• flashback art class: le lezioni di storia dell’arte’tutta contemporanea’.

 

Programma dettagliato delle attività qui:

http://www.flashback.to.it/it/program/

Informazioni pratiche per la Visita

Sede

Pala alpitour,  Torino

Corso Sebastopoli 123

Ingresso unico > Piazza d’Armi

Date ed Orari

31 Ottobre / 3 Novembre 2019, h. 11 / 20

Anteprima stampa 30 ottobre 2019, h. 11 > 13

Preview 30 ottobre 2019, h. 16 > 18 (solo su invito)

Vernissage 30 ottobre 2019, h. 18 > 22 (solo su invito)

Biglietti

Intero € 10

Ridotto € 8, riduzioni previste per legge

Ridottissimo € 5, Abbonamento Torino Musei, Abbonamento Musei Lombardia Milano, Torino + Piemonte Contemporary Card, Touring Club Card

Gratuito giovedì 31 ottobre, Abbonamento Torino Musei, Abbonamento Musei Lombardia Milano, Torino + Piemonte Contemporary Card,Touring Club Card, gratuità previste per legge

Come arrivare

Navetta gratuita Pala Alpitour < > Oval dal 31 ottobre al 3 novembre

Hotel

Consulta l’elenco delle strutture alberghiere convenzionate con Flashback per pianificare il tuo soggiorno in Città, qui: http://www.flashback.to.it/wp-content/uploads/2019/09/HOTEL-CONVENZIONATI.pdf

 

Flashback, l’arte è tutta contemporanea - Gli Erranti 

presenta:

Flashback special project Opera Viva Barriera di Milano, 2019

Nero/Alessandro Neretti, All the Things that We Need (2015)

Inaugurazione giovedì 5 settembre ore 18.30

Torino, piazza Giovanni Bottesini

Continua il “countdown” verso la fiera d’arte Flashback (Pala Alpitour, 31 ottobre > 3 novembre 2019) con gli appuntamenti di Flashback è Opera Viva, il progetto speciale concepito dall’artista visivo Alessandro Bulgini che, dopo aver dichiarato la fiera e tutti i capolavori presentati “Opera Viva”, ha lasciato gli spazi fieristici per inoltrarsi nel territorio. E proprio nel territorio, e nello specifico a Barriera di Milano, si sviluppa durante tutto l’anno come un’opera aperta in continuo divenire, un atlas di cultura visiva, creato da tutti e per tutti. 

Il terzo mega manifesto pubblico di Opera Viva Barriera di Milano - il secondo dei due selezionati attraverso una open call e premiati dalla giuria di Flashback - è All the Things that We Need (2015), opera di Nero/Alessandro Neretti che sarà presentato giovedì 5 settembre alle ore 18.30 in piazza Giovanni Bottesini.

L’immagine, che connette Barriera di Milano, periferia nord di Torino, con le periferie del Nord e del Sud del mondo, è uno dei risultati di una residenza svolta da Nero nel dicembre 2015 in occasione dei 6th International EgeArt Days a Izmir, in Turchia. 

Il luogo ritratto, le rovine del castello di Kadifekale, è un tipico margine contemporaneo, un posto liminale che si fa crocevia di storie e destini. 

Come afferma l’artista: “realizzai che attraversare da solo un territorio ove rifugiati siriani, e prima di loro i curdi, stavano cercando di sopravvivere tra il degrado di abitazioni fatiscenti, filo spinato e spazzatura, luoghi ove la disperazione sociale di alcuni si mescola alla voglia di emergere (a tutti i costi) di altri, per molti non sarebbe stata una grande idea ma un modo per cercare guai ... per me, invece, continuava ad essere essenziale. Nutrirsi incuranti di quella precarietà, lontana da sontuosi teatri e personaggi celebri, all’ombra degli illuminati viali da passeggio dove una sorta di realtà patinata rilega le altre verità al di là della collina”.

In questo contrasto e confronto tra il mondo urbano emerso e quello sommerso, tra quello visibile e quello invisibile, in quest’area sospesa e in-between si situa l’opera di Nero. Come ormai da tradizione di Opera Viva Barriera di Milano, anche questo manifesto ci dice che i margini non sono confini da attraversare più o meno velocemente ma territori da abitare stabilmente e da conoscere in maniera approfondita, perché proprio lì il presente si rivela in modo nitido. 

Opera Viva Barriera di Milano

Un progetto di Alessandro Bulgini

A cura di Christian Caliandro

Promosso da Flashback, l’arte è tutta contemporanea

III artista: Nero/Alessandro Neretti

5 > 22 settembre 2019

Con il Patrocinio di Città di Torino - Circoscrizione 6

Flashback special project Opera Viva Barriera di Milano, 2019

Laura Cionci, Chiara Azione (2019)

Inaugurazione giovedì 26 settembre ore 18.30

Torino, piazza Giovanni Bottesini

Inaugura il 26 settembre il quarto manifesto del progetto Opera Viva Barriera di Milano 2019, ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro e sostenuto da Flashback (Pala Alpitour, 31 ottobre > 3 novembre), che quest’anno si ispira al tema scelto per la fiera Gli Erranti. 

Il manifesto è opera dell’artista e performer Laura Cionci e si intitola Chiara Azione (2019).

L’uso dei due colori complementari (rosso e verde) per le scritte e lo sfondo rende a prima vista difficoltosa la lettura di questa poesia-messaggio: ci avviciniamo, e pian piano il senso misterioso di questa invocazione ci si chiarisce. È una narrazione che noi spettatori dobbiamo conquistare, sono parole che non ci vengono incontro e non ci si offrono ma che dobbiamo afferrare di proposito, di nostra iniziativa: esse ci richiedono concentrazione, ci impongono appositamente di fuoriuscire per qualche momento dalla fretta e dalla foga che caratterizzano la vita quotidiana, e di fermarci a pensare.

Così, grazie a questo sforzo iniziale, scopriamo che i versi ci parlano di una richiesta accorata d’amore: un amore precario, incerto e fragile come la vita stessa, ma che proprio grazie a questa precarietà e a questa fragilità esiste sospeso tra due mondi, tra due stati della realtà - e sfida addirittura la permanenza, il tempo e lo spazio. È un amore che, una volta lasciato “libero”, è in grado di migliorare noi stessi e il mondo; l’amore è dunque la forza che cura, ma questa cura non può agire se non c’è anche la conoscenza del dolore e della sofferenza.

Dunque, l’amore descritto da Laura Cionci è un altro degli erranti di questa edizione di Opera Viva Barriera di Milano (forse il più oscuro e luminoso di tutti): vagabondo delle dimensioni e dei territori, dell’emozione e del sapere.

L’ultimo manifesto sarà realizzato da Alessandro Bulgini e presentato il 17 ottobre.

Opera Viva Barriera di Milano

Un progetto di Alessandro Bulgini

A cura di Christian Caliandro

Promosso da Flashback, l’arte è tutta contemporanea

IV artista: Laura Cionci, inaugurazione 26 settembre ore 18.30

26 settembre > 13 ottobre 2019

Con il Patrocinio di Città di Torino - Circoscrizione 6

Info: http://www.flashback.to.it - https://www.facebook.com/flashbackfair

https://www.instagram.com/flashbacktorino/ - https://twitter.com/Flashback_TO - https://flashbacktorino.wordpress.com/  -  https://www.pinterest.it/flashbackto/

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