Herman Kolgen, Aftershock : a Torino il prossimo venerdì, 27 m maggio, per Musica90

Herman Kolgen, Aftershock : a Torino il prossimo venerdì, 27 m maggio, per Musica90

Musica 90

presenta:

Venerdì 27 Maggio 2016

Lavanderia a Vapore, Corso Pastrengo, 51 – Collegno TO

h. 21.30 – Audiovisual concert

Ingresso: 8,00 € 

Acquista i bigliertti: www.vivaticket.it

Infopiemonte: Via Garibaldi 2 – Torino. Tutti i giorni 9-18, numero verde 800 329 329

Ambienti Digitali è una rassegna di performance audio-visive strutturata in due eventi dal vivo. Nel corso degli ultimi decenni l’interazione tra la musica elettronica e l’arte visiva digitale ha dato vita ad un nuovo ambito di esplorazione; l’apertura della materia sonora a dimensioni visive e plastiche, ha permesso di intrecciare i suoni alla dimensione spaziale e visiva dando vita a forme espressive ibride; nuove.

Aftershock è una performance ispirata dalle conseguenze di brutali urti topologici. Esplorando l’ambiguità del realismo in paesaggi post-umani, Herman Kolgen crea simulazioni tridimensionali attraverso l’instabilità dei sistemi dinamici e li converte in visuals cinematografiche di grandi dimensioni.

Durante la performance vengono costruite sedimentazioni audio a diversi livelli, che sottolineano questa cartografia della catastrofe. Kolgen sviluppa anche un processo digitale che conferisce un’estetica post-sismica al suo lavoro.

La dimensione dei rifiuti nucleari è veramente da capogiro. Le scorie nucleari create dall’uomo saranno incredibilmente nocive per migliaia di anni.

Dobbiamo immaginare che l’impatto delle nostre attività si estende anche in un lontano futuro non-umano. Aftershock si concentra sull’estetica nucleare, dal sublime atomico alla divinità radioattiva, gettando uno sguardo poetico sulle conseguenze di diverse brutali scosse topologiche.

Progetto a cura di Musica 90 in collaborazione con Piemonte dal Vivo

Direzione Artistica: Riccardo Giovinetto e Silvio Mossetto

La dimensione dei rifiuti nucleari è veramente da capogiro. Le scorie nucleari create dall’uomo saranno incredibilmente nocive per migliaia di anni.

Dobbiamo immaginare che l’impatto delle nostre attività si estende anche in un lontano futuro non-umano. Aftershock si concentra sull’estetica nucleare, dal sublime atomico alla divinità radioattiva, gettando uno sguardo poetico sulle conseguenze di diverse brutali scosse topologiche.

Con Aftershock, ho voluto ancora una volta sfruttare la tensione di fondo che attraversava le mie sculture audiocinetiche precedenti, riscoprendo l’influenza che il territorio esercita sul genere umano, sotto l’aspetto fisico, cerebrale ed emotivo. L’impatto dei territori sull’essere umano è al centro dei miei interessi artistici. Le tensioni che nascono come conseguenza dell’interazione di elementi tra loro, costituiscono l’epicentro del mio approccio e della mia ricerca. Il mio lavoro è caratterizzato da una approccio radiografico agli elementi. E’ l’essere immateriale della radiografia che mi permette di sfidare la percezione umana.

Info: http://www.musica90.net/

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