"Augusto Daolio: uno Sguardo Libero": da domani al 12 maggio allo Spazio Musa (Torino) - Inaugurazione su invito, oggi, giovedì 11 aprile alle 18,

"Augusto Daolio: uno Sguardo Libero": da domani allo Spazio Musa (Torino). Per celebrare la figura di Daolio, inconfondibile nei capelli lunghi, barba, occhiali e voce unica, arriva a Torino dalll’11 aprile al 13 maggio, la mostra “Augusto Daolio: uno sguardo libero” che ha avuto straordinario successo a Reggio Emilia nel 2022. È stata presentata questa mattina alla stampa la mostra "Augusto Daolio: uno sguardo libero. Il viaggio, la musica, l'arte, le parole", alla presenza del gruppo curatoriale e di Rosanna Fantuzzi, moglie di Daolio e presidente dell'Associazione "Augusto per la Vita". Una grande e ricchissima mostra - disegni, dipinti, schizzi, taccuini di viaggio, fotografie, manoscritti e video - che ripercorre il multiforme talento di Daolio fra pagine di diario, manoscritti di canzoni e una corposa raccolta di dipinti. Un mese con undici appuntamenti diffusi sulla città. L’inaugurazione - su invito - si terrà oggi, giovedì 11 aprile alle 18,

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Ufficio stampa Las Chicas

annuncia:

Augusto Daolio: uno Sguardo Libero

II viaggio – la musica – l’arte – le parole

da venerdì 12 aprile a domenica 12 maggio 2024

Spazio Musa, Via della Consolata 11/E

È stata presentata questa mattina alla stampa la mostra "Augusto Daolio: uno sguardo libero. Il viaggio, la musica, l'arte, le parole" allestita allo Spazio Musa di Via della Consolata, alla presenza del gruppo curatoriale e di Rosanna Fantuzzi, moglie di Daolio e presidente dell'Associazione "Augusto per la Vita"

Una grande e ricchissima mostra che ripercorre il multiforme talento di Daolio fra pagine di diario, manoscritti di canzoni e una corposa raccolta di dipinti. Un mese con undici appuntamenti diffusi sulla città per incontrare un musicista iconico che ha dato vita a una delle più grandi community di fan della musica italiana.

Gli introiti della mostra saranno interamente devoluti all'Istituto di Candiolo per la Ricerca sul cancro.

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Sono passati trentadue anni dalla prematura scomparsa di Augusto Daolio, leader carismatico e fondatore insieme a Beppe Carletti dei Nomadi, uno dei gruppi più longevi e importanti della musica italiana. Un artista simbolo del beat italiano, delle proteste giovanili, di una costante ricerca di libertà contenuta nel brano più rappresentativo «Io vagabondo» e nel motto «sempre nomadi».

Per celebrare la figura di Daolio, inconfondibile nei capelli lunghi, barba, occhiali e voce unica, arriva a Torino, nelle sale di Spazio Musa dalll’11 aprile al 13 maggio, la mostra “Augusto Daolio: uno sguardo libero” che ha avuto straordinario successo a Reggio Emilia nel 2022 e che illumina, accanto alla storia dell’autore e del cantante, i talenti multiformi di un artista che era anche un pittore e scultore autodidatta.

L'attività di cantante, artista visivo, poeta e divulgatore sarà testimoniata grazie una serie di materiali (molti dei quali assolutamente inediti) tra cui disegni, dipinti, schizzi, taccuini di viaggio, fotografie, manoscritti e video, la maggior parte dei quali messi a disposizione dagli archivi personali di Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto Daolio. Sarà un allestimento creato intorno a temi e parole chiave, fortemente caratterizzanti sia la produzione artistica che la vita di Daolio, il cui intimo significato e la cui forza rimangono ancora di forte attualità.

Il diario è la mostra, la mostra è il diario.

La bussola che ha condotto gli organizzatori nel disegnare il percorso di mostra sono stati quei valori che hanno caratterizzato con forza il percorso di Augusto, tanto nelle grandi scelte quanto nei gesti quotidiani: umanità, immaginazione, fratellanza, curiosità, passione.

Esattamente come egli stesso usava fare nel corso dei viaggi – trattenendo tutto il possibile sui suoi taccuini stracolmi di cartoline, foglietti, biglietti di musei, adesivi, scarabocchi, fotografie rubate alla quotidianità, pensieri riportati a biro su ogni genere di supporto – si è cercato di riassemblare materiali eterogenei all'interno di un allestimento che riprende la logica del diario, dove il valore delle singole opere non sta tanto nel loro peso specifico, ma piuttosto nel dialogo che creano tra loro. Uno sguardo nella vita e nell’arte di Augusto insieme ai Nomadi, insieme agli amici, al pubblico, agli altri, al mondo.

La mostra si sviluppa su nove grandi pagine aperte che corrispondono ad altrettante tracce – nella loro doppia accezione musicale e di percorso. Una narrazione aperta e interconnessa, in cui arte, società, ironia, viaggio, natura, relazioni, giovinezza, sogno, diversità e impegno sociale vengono esplorati attraverso le molteplici capacità artistiche di Augusto.

In particolare, la forza della sua voce appare oggi più che mai attuale se si pensa alle tante canzoni scritte e cantate insieme ai Nomadi e portatrici di messaggi pacifisti, di rifiuto di ogni forma di guerra, discriminazione o nazionalismo; o ai soggetti di tanti quadri e disegni che ritraggono una natura metamorfica che si fonde con l’elemento umano. Il visitatore potrà seguire liberamente le tracce tematiche, composte da una sessantina di dipinti, una quarantina manoscritti originali con abbozzi di canzoni e poesie, numerosi schizzi e pagine dai diari, fotografie, video e musica, attivando così le proprie associazioni mentali e interpretazioni.

Il catalogo

Una mostra che nasce dalla forte suggestione creata dai diari di Augusto e che ritorna ad essere cartacea in un catalogo-diario, in vendita a 22 euro presso lo Spazio Musa, arricchito dalle preziose testimonianze raccolte oggi da amici ancora profondamente legati alla sua figura, come Vincenzo Mollica, Marino Bortoletti, Luciano Ligabue e ovviamente Beppe Carletti, ma anche da pensieri e riflessioni appositamente confezionate da quattro giovanissimi ragazzi e ragazze chiamati ad essere parte di questa operazione attraverso un laboratorio di scrittura.

Augusto e I Nomadi

Al fine di approcciare nel migliore dei modi e con una maggiore conoscenza questo materiale artistico e creativo si è ritenuto indispensabile creare un’introduzione di tipo temporale, una timeline (all'ingresso della mostra e del catalogo) attraverso 25 brevi stazioni ritrae il trentennio di carriera di Augusto e dei Nomadi, dal 1963 al 1992. Un minuzioso lavoro di ricerca realizzato da Pietro Casarini e scandito da momenti ed episodi, alcuni non ancora sufficientemente narrati, che rappresentano svolte importanti o sottolineano con forza il carattere e il pensiero di Augusto.

Il percorso è accompagnato anche da ciò che non si vede: un lungo audio-racconto che, come una colonna sonora, fa da collante fra i tanti frammenti esposti

Un mese di appuntamenti

A fare da contrappunto alla mostra un fitto programma di appuntamenti e approfondimenti.

L’inaugurazione su invito, oggi, giovedì 11 aprile alle 18, avrà come protagonisti accanto alle istituzioni del territorio, i sostenitori, i promotori e curatori Stefania Carretti, Rosanna Fantuzzi, Erika Profumieri, Lorenzo Immovilli (Spazio Gerra), Marco Basso, Luigi Ratclif (Torino), insieme ai rappresentati della Fondazione piemontese per la ricerca contro il cancro di Candiolo. Parteciperanno Omar Pedrini, e Paolo Montanari, voce della cover band “Ma noi no”. Pedrini darà vita a un live dedicato a Daolio e alla sua musica.

Concluderà la giornata, all’Osteria Rabezzana, il concerto della cover band “Angeli di Strada”, ospiti Omar Pedrini e Paolo Montanari. Nell’occasione la Presidenza del Consiglio Comunale della Città di Torino, che da sempre sostiene chi si distingue con il proprio operato per la promozione della solidarietà sociale, condividendone i valori di umanità e impegno civile, consegnerà una targa a Rosanna Fantuzzi, Presidente dell’Associazione Augusto per la Vita, a coronamento di un percorso iniziato nel 2017 con l’intitolazione del Giardino a ricordo dell’indimenticabile Augusto Daolio e proseguito nel 2023 con la posa di una targa a ricordo di Dante Pergreffi, storico bassista dei Nomadi. Saranno tante le occasioni per ascoltare musica, sia allo Spazio Musa che in tanti luoghi della città (La Suoneria di Settimo, il Charlie Bird e il Circolino di Flash Back Habitat), grazie alla collaborazione del Fan Club I Vagabondi della Mole e alla passione e alla cura di alcune fra le più interessanti cover band dei Nomadi quali: Altri noi, Terzo tempo, Aironi neri. Beppe Carletti, amico e fondatore della band, terrà un incontro sabato 4 maggio alle 16, poche ore prima di suonare al concerto – sold out – al Teatro Colosseo, dove la band tornerà il 21 dicembre per un nuovo imperdibile appuntamento.

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La mostra, gli incontri e i concerti sono promossi da

ICS Innovazione Cultura Società – Spazio Gerra

Associazione Augusto per la Vita

Con il patrocinio di

Città di Torino

Regione Piemonte

In collaborazione con

Salone internazionale del libro di Torino

Associazione Fan club I Vagabondi della Mole

Il Circolo dei cantautori di Torino

Con il sostegno di

Banca BTM Torino Uno

Broker Insieme

Domenico Clerico

Guido Gobino

Osteria Rabezzana

Si ringrazia Antonella Fassio Noto per ili generoso sostegno alla mostra in ricordo di Bob

Orario della mostra

Martedì - venerdì 15.00 – 21.00

Sabato – domenica e festivi 16.00 – 21.00

Lunedì chiuso

Spazio Musa, Via della Consolata 11/E - Torino

https://www.facebook.com/spaziomusa - spaziomusa.net

L’Ingresso a offerta libera a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Per informazioni: Spazio Musa, via della Consolata, 11/E tel: 39 393 3377799  -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

“Ho sentito la necessità di aprire alcuni spazi chiusi da sempre, contenevano quel privato solo nostro che però ora era doveroso condividere con le persone, le stesse alle quali Augusto aveva offerto una grande parte di sé, con passione e affetto.” (Rosanna Fantuzzi, compagna di Augusto Daolio) 

"Tutte le arti erano dentro di lui: pittura, poesia, musica. La sua voce, grande e inimitabile, veniva dal cuore. Con il cuore Augusto parlava alla gente e scriveva testi, con la mano dipingeva." (Beppe Carletti, fondatore de I Nomadi)

"Quando finiva di cantare i colori che aveva nella voce, Augusto li trasferiva su una tavolozza e con i suoi pennelli dipingeva con grande sincerità le sue verità. In lui canzone e pittura vivevano come vasi comunicanti... In tutto quello che ha combinato Augusto c’era poesia." (Vincenzo Mollica, giornalista)

 "C’è una cosa che non dobbiamo dimenticare mai: Augusto era un uomo buono. Buono come pochi al mondo! Grazie se continuerà a mandarci il sole del suo eterno mattino." (Marino Bartoletti, giornalista)

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