FolkClub, Torino - venerdì 01 febbraio arriva Steve Forbert

FolkClub, Torino - venerdì 01 febbraio arriva Steve Forbert

FolkClub, Torino - venerdì 01 febbraio arriva Steve Forbert: il grandissimo cantautore cult ci presenta il suo ultimo album The Magic Tree e la sua autobiografia Big City Cat: My Life In Folk Rock. Il cantautore cult Steve Forbert ritorna in Italia per presentare il suo nuovo disco The Magic Tree. Inizialmente pensato come una raccolta di outtake e provini acustici, l’album si presenta come uno dei lavori più ispirati e coerenti del cantautore statunitense, grazie anche al lavoro del produttore Karl Derfler - storico collaboratore di Tom Waits - e al docile languore folk rock di Forbet, capace di ragionare sulla vita, sull'amore e sulla malattia.

Adfarmchicas per FolkClub, Buscadero Nights

presentano:

Venerdì 01 Febbraio, ore 21.30

Steve Forbert (Usa)

Il grandissimo cantautore cult ci presenta il suo ultimo album The Magic Tree e la sua autobiografia Big City Cat: My Life In Folk Rock

Ingresso 20 € / 10 € ridotto Under 30

Il cantautore cult Steve Forbert ritorna in Italia per presentare il suo nuovo disco The Magic Tree. Inizialmente pensato come una raccolta di outtake e provini acustici, l’album si presenta come uno dei lavori più ispirati e coerenti del cantautore statunitense, grazie anche al lavoro del produttore Karl Derfler - storico collaboratore di Tom Waits - e al docile languore folk rock di Forbet, capace di ragionare sulla vita, sull'amore e sulla malattia. Esattamente un anno fa, infatti, Steve sarebbe dovuto arrivare in Italia per presentare il suo ultimo disco Flying at Night, ma è stato fermato da un tumore che gli ha messo tutta la vita davanti: quarant'anni di carriera, piena di ostacoli, ripartenze e momenti di gloria, che sono sfociati in un inatteso libro di memorie, Big City Cat: My Life In Folk Rock, firmato insieme alla giornalista Therese Boyd.

In una serata speciale, Steve Forbet presenterà al pubblico del FolkClub il suo ultimo lavoro discografico e la sua biografia. Un testo che mostra anche uno spaccato degli Stati Uniti: dal profondo Mississippi, dove l’artista è nato, alle mille luci di New York, nel mezzo di un passaggio storico importante, quando folk rocker come lui viaggiavano fianco a fianco alla rivoluzione punk, ma raccontavano l'America da un'altra visuale.

Steve è stato capace di raggiungere la meta agognata con determinazione e quel pizzico di spavalderia che non guasta mai, nonostante quel faccino da bravo ragazzo che si ritrovava.

Classe 1954, giunge a New York dal Mississippi nel 1976 e comincia a esibirsi per strada o alla Grand Central Station, suonando la chitarra e l’armonica in cambio di pochi spiccioli. Senza paura e con la faccia tosta del ragazzo esploratore che arriva dalla campagna, entra in contatto con la scena al CBGB, si fa conoscere tra i locali del Greenwich Village ed esplora curioso la gente tra le fermate della metropolitana. Tutte esperienze che confluiscono nell’album di debutto Alive On Arrival (1978), insieme a sogni e qualche accenno di malinconia. Il disco lascia il segno, tanto da spingere la critica a ritirare fuori dalla naftalina quell'adesivo ‘nuovo Dylan’ caduto un po' in disuso. Un accostamento di cui si accorge immediatamente la Nemperor Records (sotto etichetta della Epic) che mette Steve sotto contratto, anche se i paletti li pianta il determinato Forbert: …nel disco suono la mia musica! E così va. Nel 1979 esce Jackrabbit Slim, uno dei migliori dischi di cantautorato americano degli anni settanta. Grazie anche al successo del brano Romeo's Tune, l’artista statunitense suscita un vivo interesse pubblico con un folk-pop in un periodo in cui va esaurendosi l’interesse generale per i cantautori alla Dylan. I critici si entusiasmano ai testi poetici di Forbert e alle sue melodie coinvolgenti, e la folla al CBGB lo porta in trionfo.

In quasi 40 album pubblicati, Forbert ha collezionato un lungo elenco di canzoni indimenticabili e album quali Streets of This Town, The American in Me, Mission of the Crossroad Palms e Just Like There's Nothin 'to It che sono vere e proprie pietre miliari. È stato nominato per un Grammy Award nel 2004 ed è stato inserito nella Mississippi Musicians Hall of Fame nel 2010.

L'ingresso è riservato ai soci: tessera associativa vitalizia 10 € (5 € per gli under 30) con una consumazione in omaggio.

Il rinnovo stagionale prevede un contributo volontario a discrezione del socio.

FolkClub, Via Perrone 3 bis Torino

Info: www.folkclub.it  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tel: +39 011 192.15.162

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