FolkClub, Torino: venerdì 7 dicembre Malcolm Holcombe - giovedì 13 dicembre Elina Duni, Rob Luft ed Enzo Zirilli

FolkClub, Torino: venerdì 7 dicembre Malcolm Holcombe - giovedì 13 dicembre Elina Duni, Rob Luft ed Enzo Zirilli

FolkClub, Torino - venerdì 7 dicembre Malcolm Holcombe per Buscadero Nights: Holcombe torna sul palco del FolkClub per presentare il suo nuovo disco, Come Hell Or High Water, in anteprima assoluta per l'Europa. Artista straordinario, grazie a cui nel 2010 nacquero le Buscadero Nights – serate speciali da dedicare al filone Americana – Holcombe è un habitué del piccolo club torinese; giovedì 13 dicembre Elina Duni, Rob Luft ed Enzo Zirilli: Songs of Love and Exile è il freschissimo e accattivante progetto di Elina Duni, albanese e del giovanissimo chitarrista jazz britannico Rob Luft, una serata speciale per la collaudatissima rassegna jazz del FolkClub, capitanata dall’onnicomprensivo Enzo Zirilli.

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Buscadero Nights 
Presenta:

Venerdì 7 dicembre, ore 21.30

Malcolm Holcombe (Usa)

L'anteprima europea del nuovissimo disco del magnetico songwriter che ha ispirato le Buscadero Nights

Ingresso 18 € / 9 € ridotto Under 30

Malcolm Holcombe torna sul palco del FolkClub per presentare il suo nuovo disco, Come Hell Or High Water, in anteprima assoluta per l'Europa. Artista straordinario, grazie a cui nel 2010 nacquero le Buscadero Nights – serate speciali, all’interno della stagione, da dedicare al filone musicale che viene comunemente chiamato Americana – Holcombe è un habitué del piccolo club torinese.

Cresciuto a Weaverville, un paesino montano nella Carolina del Nord, Malcolm si trasferisce a Nashville dopo la morte dei genitori. Proprio a Nashville trova lavoro in una caffetteria dove inizia a esibirsi per avventori del locale che rimangono conquistati dal suo stile innovativo, grezzo, carico di blues e di soul. L’attenzione e l’apprezzamento della critica americana arriva nel 2007 con Gamblin’ House, dopo un periodo difficile tra alcolismo e depressione. L’album rimane per ben 9 settimane nella Top 20 della American Music Association e riceve ottime recensioni da parte su Rolling Stone, Wall Street Journal, Billboard Magazine. Seguono altri album in cui Malcolm mostra tutto il suo talento e collabora con artisti importanti del calibro di Tim O’Brien, Mary Gauthier, Siobhan Maher ed Emmylou Harris.

Il disco d’esordio, A far cry from here, arriva nel 1994. L’album gli permette, nel 1996, di firmare un contratto per la Geffen Records, e di iniziare a lavorare a un nuovo CD. Sembra la svolta per la sua carriera, ma la situazione precipita.
Holcombe si lascia trascinare nel vortice dell’alcolismo, non riesce a tenere fede ai suoi impegni, e la Geffen rinuncia a pubblicare il suo disco, che uscirà soltanto nel 1999 col titolo, significativo, di A hundred lies. Segue un periodo buio, tra sbronze e depressione, in cui Malcolm tira a campare. Poi il ritorno in North Carolina e il taglio netto con l’alcool lo rimettono in carreggiata: inizia ad autoprodurre una serie di dischi di ottima qualità – Another Wisdom nel 2003, I never heard you knocking nel 2005 e Not forgotten nel 2006 – che lo rimettono all’onore del mondo musicale. 

L’attenzione e l’apprezzamento della critica americana arriva nel 2007 con Gamblin’ house. L’album rimane per ben 9 settimane nella Top 20 della American Music Association e riceve ottime recensioni da parte su Rolling Stone, Wall Street Journal, Billboard Magazine.

Seguono For The Mission Baby (2009), che vede la partecipazione di artisti importanti come Tim O’Brien, Mary Gauthier, Siobhan Maher, To drink the Rain (2011), Down to the River (2012), che include uno straordinario duetto con la grandissima Emmylou Harris, e Pitiful Blues (2014). Nel 2015 esce The RCA sessions, doppio antologico che riassume i vent’anni di carriera di questo magnetico songwriter. Nel febbraio del 2016 viene dato alle stampe Another Black Hole: che vede Tony Joe White come special guest alla chitarra.

Le canzoni di Malcom Holcombe oscillano tra tormento e tenerezza, e mostrano uno stile unico, che parte dalfolk e spazia tra blues e country. Il suo concerto al FolkClub è un’occasione imperdibile per chi ancora non l’ha visto dal vivo.

 

Giovedì 13 dicembre, ore 21.30
RadioLondra
Presenta:

Elina Duni (Albania), Rob Luft (Uk) & Enzo Zirilli

In Songs of Love and Exile
 

Ingresso 20 € / 10 € ridotto Under 30

Una voce femminile ammaliante e seducente, la versatilità di un chitarrista prodigio e un accompagnamento esperto e mai banale, per un progetto musicale che condurrà gli spettatori in un viaggio attraverso canzoni folksenza tempo che ancora oggi risuonano meravigliosamente. Tutto questo è Songs of Love and Exile, il freschissimo e accattivante progetto di Elina Duni, artista albanese già ospite del FolkClub nel 2014, e del giovanissimo chitarrista jazz britannico Rob Luft, ammirato già nel 2016 sul palco del club: una serata speciale per la collaudatissima rassegna jazz del FolkClub, capitanata dall’onnicomprensivo Enzo Zirilli.

Nata in Albania nel 1981, Elina Duni esordisce nel 2012 nella mitica ECM con Matanë Malit (oltre la montagna). L’album, un vero e proprio omaggio all’Albania e alla sua musica, mostra tutto il talento di questa giovane artista: una voce matura, educata al jazz, che volge lo sguardo indietro, verso le sue radici popolari, rivisitando le folk-song balcaniche con particolare attenzione a ricrearne le atmosfere, la forma dei suoni, le strutture e le implicazioni dei testi. Residente in Svizzera da quando ha 10 anni, Elina ritorna alla tradizione popolare del suo paese dopo un percorso musicale che, partito dalla classica, ha toccato il blues, per approdare al jazz. Voce scura, esotica e sensuale, la Duni riesce a colpire il pubblico alla pancia e al cuore.  

Rob Luft è vero e proprio prodigio musicale. Giovanissimo chitarrista britannico si è già imposto all’attenzione della scena jazz londinese. Musicista versatile e capace di mettere la propria impressionante tecnica al servizio della propria vivace creatività, Luft vanta collaborazioni importanti con alcune star del calibro di Nigel Hitchcock e Gareth Lockrane.

Enzo Zirilli è considerato uno dei batteristi/percussionisti più creativi e versatili delle ultime generazioni. Dotato di una grande musicalità, che lo porta ad assorbire e personalizzare ogni forma di musica contemporanea, è presente sulla scena musicale nazionale e internazionale da più di vent’anni. Le sue collaborazioni spaziano dai grandi musicisti italiani a quelli afro-americani, passando per i più importanti nomi europei, dal jazz al pop, tra i quali: Dado Moroni, Enrico Pieranunzi, Bob Mintzer, Charlie Mariano, Steve Grossmann, Eddie Gomez, Antonio Forcione, James Moody, Tom Harrell, Ira Coleman, Rossana Casale, Marco Pereira, Ivan Segreto, Peppe Servillo, Flavio Boltro, Ares Tavolazzi, Larry Nocella, Randy Brecker, Gloria Gaynor, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Furio Di Castri, Emanuele Cisi e moltissimi altri. 
Nato e cresciuto musicalmente a Torino, nel 2003 si trasferisce a Londra dove in poco tempo si impone come uno dei musicisti più richiesti del regno Unito e dove inizia a collaborare con alcune tra icone musicali del jazz britannico ed internazionale quali Jim Mullen, Stan Sulzmann, John Etheridge, Liane Carroll, Ian Shaw, Omar LyeFook ed Hamish Stuart (per 10 anni a fianco di Paul McCartney) e altri musicisti delle ultime generazioni come John Parricelli, Gilad Atzmon, Alex Garnett, Brandon Allen, Quentin Collins, Ross Stanley.

L'ingresso è riservato ai soci: tessera associativa vitalizia 10 € (5 € per gli under 30) con una consumazione in omaggio.
Il rinnovo stagionale prevede un contributo volontario a discrezione del socio.

FolkClub, Via Perrone 3 bis Torino
Tel. 011 19215162
Info: http://www.folkclub.it/ - https://www.facebook.com/FolkClubTorino

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