FolkClub: venerdì 10 gennaio l'anno nuovo inizia con I Gang!

FolkClub: venerdì 10 gennaio l'anno nuovo inizia con I Gang!

FolkClub: venerdì 10 gennaio l'anno nuovo inizia con I Gang! La band marchigiana capitanata dai fratelli Severini, in questa occasione in quartetto semi-acustico, saliranno sul palco del FolkClub venerdì 10 gennaio. Da 30 anni portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e militante, al servizio di un messaggio politico-culturale sempre attento agli oppressi e alle ingiustizie sociali, I Gang mescolano ideali e capacità cantautorali, coscienza e memoria, radici e ali, terra e fuoco, lotta e speranza. Al FolkClub, Marino Severini (chitarra e voce), Sandro Severini (chitarre), Jacopo Ciani (violino e mandolino) e Gianni Bonanni (Fisarmonica, piano e organo).

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Venerdì 10 gennaio, ore 21.30 

Gang

Presentano ‘Calibro 77’ al FolkClub di Torino

Ingresso: 20.00 € / Minori di 30 anni: 10.00 €  

La band marchigiana capitanata dai fratelli Severini, in questa occasione in quartetto semi-acustico, saliranno sul palco del FolkClub venerdì 10 gennaio. Da 30 anni portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e militante, al servizio di un messaggio politico-culturale sempre attento agli oppressi e alle ingiustizie sociali, I Gang mescolano ideali e capacità cantautorali, coscienza e memoria, radici e ali, terra e fuoco, lotta e speranza. Questi sono gli ingredienti che da sempre costituiscono la loro ricetta musicale e personale. I Gang  da sempre dimostrano di sapersi muovere con grande disinvoltura tra vari linguaggi musicali, dal crudo punk alla più ricercata canzone d'autore, senza tralasciare l'immenso repertorio della tradizione popolare più genuina, per questo costituiscono un vero tesoro della cultura musicale italiana e, sempre per questo, iniziare l'anno nuovo con loro è un evento assolutamente imperdibile per tutti gli amanti della grande musica d'autore.
 
Chitarre e batteria al servizio di un messaggio politico-culturale da sempre ben chiaro e definito che, prendendo spunto dalle sonorità punk dei Clash di Joe Strummer, li ha resi testimoni e cantori di una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo punk-rock. Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di una decina di album sempre fedeli a una linea di pensiero solidale e attenta agli oppressi e alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano. Coscienza e memoria, radici e ali, terra e fuoco, lotta e speranza: ecco gli ingredienti che da sempre costituiscono la ricetta dei Gang, che hanno dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone d'autore, senza dimenticare l'immenso potenziale della tradizione popolare più genuina. Un tesoro inestimabile, che si inserisce a pieno titolo nei capisaldi musicali e culturali d'Italia.

Calibro 77 ha undici colpi: 11 racconti di anni di lotta e piazze, 11 canzoni a raccontarli, 11 ricordi che danno forma in musica a un desiderio, quello dei Gang, di conservare e proteggere la memoria di un movimento che ha ancora voglia di cantare, 11 amori quarant'anni dopo, circa. Era il 77 allora, e si era giovani. Sulla Strada di Eugenio Finardi, Io ti racconto di Claudio Lolli, Cercando un altro Egitto di Francesco De Gregori, Questa casa non la mollerò di Ricky Gianco, La Canzone del maggio di Fabrizio De André, Sebastiano di Ivan della Mea, Uguaglianza di Paolo Pietrangeli, Venderò di Edoardo Bennato, Un altro giorno è andato di Francesco Guccini, Non è una malattia di Gianfranco Manfredi, I reduci di Giorgio Gaber. Queste le tracce-guida di Calibro 77, attraverso le quali i Gang raccontano la voglia di ri-cantare pezzi che hanno segnato la cultura degli anni ’70 e la loro storia, con la collaborazione e l’esperienza di Jono Manson, produttore e cantautore from Santa Fé, New Mexico, e un suono di frontiera a renderle internazionali. Anche il progetto e la realizzazione di Calibro 77 parlano di quegli anni di partecipazione, condivisione e autogestione, perché niente avrebbe potuto essere realizzato senza il prezioso apporto di un crowdfunding tra i più generosi mai visti (1.056 co-produttori per una cifra complessiva di 46.670€ raccolti) e che ha permesso la registrazione del disco proprio come era stato pensato: produzione di Jono Manson, una validissima armata di musicisti d’oltre Oceano (Michael Jude, John Michel [Hall And Oates / Brothers Keeper], Craig Dreyer, Clark Gayton [E-Street Band], John Popper [Blues Traveler], Jason Crosby, Jeff Kievit, Wally Ingram, Rob Eaton Jr, Ben Wright, Jeremy Bleich, John Egenes, Robby Rothschild, Char Rothschild, Jay Boy Adams, Scott Rednor, Jerry Weimer, Stefano Barotti) e i fratelli Severini a ricordare stagioni da custodire e tramandare.

Al FolkClub, Marino Severini (chitarra e voce), Sandro Severini (chitarre), Jacopo Ciani (violino e mandolino) e Gianni Bonanni (Fisarmonica, piano e organo).
https://www.the-gang.it/wordpress/

FolkClub, Via Perrone 3 bis, Torino
10122 Italia
Info: 011 19215162 - www.folkclub.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 

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