Folk - Torino: il 13 ottobre 2017 inaugura Fedeli Alla Roba - fotografie di Bruno Panebarco

Folk - Torino: il 13 ottobre 2017 inaugura Fedeli Alla Roba - fotografie di Bruno Panebarco

Tum Torino presenta Folk, Torino: venerdì 13 ottobre 2017 inaugura Fedeli alla Roba, mostra fotografica di  Bruno Panebarco. Folk, oltre a essere un negozio di abbigliamento vintage-second hand, è anche uno spazio espositivo dedicato all'arte visiva, aperto da questa primavera. Dopo la personale del collagista francese Bill Noir, la terza esposizione vede come protagonista  attraverso una mostra fotografica proprio la città di Torino, nei suoi controversi e favolosi anni ’80.

Tum Torino per Folk
presenta:

Venerdì 13 ottobre 2017 inaugura


Fedeli alla Roba
mostra fotografica di  Bruno Panebarco

Folk - Torino

Folk si trova in via Reggio 14, nello storico quartiere di Regio Parco oltre la Dora, ed è aperto da questa primavera. Oltre a essere un negozio di abbigliamento vintage-second hand è anche uno spazio espositivo dedicato all'arte visiva.

Dopo la personale del collagista francese Bill Noir, la terza esposizione ha come data il 13 ottobre e vede come protagonista  attraverso una mostra fotografica proprio la città di Torino, nei suoi controversi e favolosi anni ’80.

L’installazione visiva è il frutto del lavoro di Bruno Panebarco, autore del libro “Fedeli alla roba” da cui prende il nome la mostra. Sono scatti di vita, senza alcun filtro concettuale o ideologico. Le fotografie ci narrano l’epopea hippy di una generazione attraverso gli occhi e la macchina fotografica di un ragazzo tra viaggi, i concerti, gli amori e la droga.

Il romanzo “Fedeli alla roba” viene descritto così. Non esiste solo la tanto sbandierata "meglio gioventù", esiste anche la "peggio", dei ragazzi che tra gli anni settanta e ottanta si persero "dietro sogni floreali". Una gioventù che ha visto, che ha sentito, che ha vissuto sulla propria pelle, gli anni di piombo, il terrorismo e l'eroina. Una generazione che non ha trovato la redenzione nei salotti televisivi e nell'occupazione di poltrone. Bruno Panebarco dà voce a un pezzo di storia contemporanea che ci riguarda tutti da vicino, una sorta di "Vietnam italiano". Dà voce ad anni in cui, spesso, ci si trovava davanti a scelte obbligate: la roba e la lotta con una sostanza sintetica chiamata metadone che la faceva da padrone in improbabili percorsi di disintossicazione. Ma anche anni di famiglie che si allargano e diventano tribù e comuni di ragazzi che si dividono tutto: sesso, alcol, amore, vestiti, sogni. 

La mostra si prefigge di mostrare quel che nel libro viene raccontato, con la semplicità e la crudezza della realtà di quei famigerati anni ’80. 

"Alla fine di un lungo viaggio si dovrebbero tirare delle somme, fare un bilancio, ma che altro dire se non che siamo sopravvissuti e questo è già un buon motivo per raccontare come andarono le cose? E' la memoria a essere importante, a insegnarci qualcosa e a mostrarci uno sprazzo di futuro" BP 2016

Folk, Via Reggio 14, Torino


Inaugurazione: venerdì 13 ottobre ore 17.30 


Durata esposizione: 13-26 ottobre 2017
Ingresso gratuito
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/478764922486141/ 

Chi è Bruno Panebarco
Bruno Panebarco nasce a Roma il 16 Marzo 1959. E' diplomato al I° Liceo Artistico di Torino. Componente di un gruppo musicale New Wave dei Prostitutes negli anni '80, si è dedicato per molto tempo alla fotografia. Dal 1990 ha ripreso l'antica passione per la pittura, lavorando alla sperimentazione dei colori da vetro applicati su plexiglas, pvc, tavola e vetro stesso. Nel Maggio 1995 ha fondato lo Spazio arte "CE N'EST QU'UN DEBUT" a Torino, piccola realtà alternativa al circuito galleristico torinese, curandone l’attività espositiva fino al Novembre 1999. Nel 1997 crea "FORFORA", foglio di dissenso, stampato in proprio e distribuito a mano, in cui scrive in maniera satirica o ironica sull'ambiente dell'arte e su altri argomenti di scottante attualità. Per un paio di anni ha fatto parte della redazione torinese del sito d'arte www.exibart.com.
 
Da alcuni anni, propone una serie di performance prevalentemente di genere teatrale, basate su propri testi, dal carattere a volte provocatorio a volte di forte interazione con il pubblico. A Marzo 2004 pubblica il suo primo romanzo “Fedeli alla roba” per Stampa Alternativa, autobiografia dei ruggenti e maledetti ‘70/’80 (Al momento fuori catalogo per esaurimento copie e in attesa di ripubblicazione). A giugno dello stesso anno propone (voce e testi), sul palco dell’arena di Villa Capriglio a Torino il progetto sonoro “La Voce degli ultimi”, concerto-performance letteraria, riproposto ad Aprile 2008 con il gruppo torinese dei Siderea Ves alla “Cattedrale” di Cusano Milanino e a Maggio ’08 al festival di letteratura “Nomadi e stanziali” di Asti. A giugno ’08 ha partecipato con la performance “Memorie di Neve” basata su testi da “Fedeli alla roba” al Festival letteratura “Narrazioni” di Poggibonsi, classificandosi quarto. Da Febbraio 2009 è conduttore di “Freak Memories” rubrica di Letteratura in pillole dai microfoni di Radio Flash 97.6 (Torino).
 
A Dicembre 2010 esce in tutte le librerie il secondo romanzo "La voce degli ultimi" per le Edizioni Il Foglio di Piombino, storia di un inchiesta giornalistica su un traffico di ragazzini dai paesi dell'est Europa portati a Torino ai fini della prostituzione. Con l'uscita del romanzo, il progetto sonoro dallo stesso titolo (e con brani dalle stesse tematiche) si è rimesso in moto, strutturato come un reading/concerto in cui l'autore canta dal vivo su basi musicali registrate, rappresentato in vari locali.

 

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