DICEMBRE #FINOAMEZZANOTTE al Magazzino sul Po - Torino

DICEMBRE #FINOAMEZZANOTTE al Magazzino sul Po - Torino

#FINOAMEZZANOTTE

presenta:

Sabato 6 dicembre 2014

FELPA (IT) + SELFIMPERFECTIONIST (IT)

h 22 Magazzino sul Po

Ingresso 5€ 

Felpa è Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax lo si sente alle chitarre, al basso, al piano. Felpa è il suo progetto solista, trae ispirazione dall’Italia musicale degli anni 90’ e dall’Inghilterra, all’inizio dello stesso decennio. Anni buoni. Con lui Selfimperfectionist, altro progetto solista. 

Domenica 7 dicembre 2014

THANK U FOR SMOKING (IT) + ASH OF NUBIA (IT)

h 22 Magazzino sul Po

Ingresso 5€

I Tank U for Smoking sono tour per presentare il nuovo lavoro YOMI, uscito il 10 aprile in streaming esclusivo su "Rumore" e un must have second The Siren Sound. Lo hanno già portato in Italia, Slovenia, Ungheria, Austria, Germania e Svizzera. Ad accompagnarli gli Ash of Nubia, molto sound, poche voci.

Giovedì 11 dicembre 2014

MENIMALS (EU/US) + FABIO BATTISTETTI + URBANSPACEMAN

h 22 Magazzino sul Po

Ingresso 5€

Una serata di suono puro, drone, psych drone, improvvisazioni e kraut rock. I Menimals propongono uno show più che un concerto, sono animali mascherati da uomini o uomoni masherati da animali, di provenienta europea e americana. Di loro non si conosce l’identità. Urbanspaceman e Fabio Battistelli li accompagnano. Sono due progetti torinesi con una profonda passione per le macchine. 

 

Sabato 13 dicembre 2014

INVERS (IT, Vina Records) + THE YELLOW TRAFFIC LIGHT (IT)

h 22 Magazzino sul Po

Ingresso 3€

11.11.14 esce Montagne, il primo singolo estratto da dell'amore, della morte, della vita, nuovo disco degli Invers. Suonano il disco che sarà. Il videoclip, presentato durante la serata, è stato girato da Stefano Poletti (TARM, Il Pan del Diavolo, Zen Circus, Sick Tamburo). Si affiancano al loro i The Yellow Traffic Light, quattro giovani torinesi che si destreggiano tra psichedelia d’assalto, distorsioni infinite, riffoni pachidermici e fuzz.

Giovedì 18 dicembre 2014

MOVIE STAR JUNKIES (IT, VOODOO RHYTHM)

h 22 Magazzino sul Po

Ingresso 5€

Facciamo finta di trovarci in Texas, in qualche buco sperduto dimenticato da Dio, o in Messico, nel più classico dei locali malfamati. La colonna sonora: Evil Mood, il nuovo disco dei Movie Star Junkies. Un disco che profuma di letteratura noir e hard boiled americana, intriso di atmosfere torride e polverose che arrivano da decenni lontani. Via dal folk, via dal sole, “Evil Moods” si addentra in ritmiche concitate, dal sapore a volte quasi funky, in zone in cui il blues diventa sempre più punk. Dieci canzoni registrate in Italia e mixate a Berlino, con la preziosa mano di Maximilian Weissenfeldt di Whitefield Brothers. Altro fatto importante, “Evil Moods” vede il ritorno dei nostri sotto l’ala protettrice della Voodoo Rhythm, la galeotta etichetta per la quale erano usciti “Melville” (2008) e “A Poison Tree” (2010), dischi che avevano fatto conoscere i Movie Star Junkies. A seguire il dj set di Santa Maria de la Psichedelia.

Magazzino sul Po

Murazzi del Po, lato sinistro

Circolo ARCI Torino

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Sabato 6 dicembre 2014

FELPA (IT) + SELFIMPERFECTIONIST (IT)

FELPA (IT)

Felpa nasce un po’ per caso, era un bisogno che andava assecondato. Felpa è un’esigenza espressiva necessaria ed è stata tenuta nascosta per un po’ di tempo, ma si sa che tenere nascoste le cose non è semplice e richiede un grande impegno. Felpa è un prodotto biografico, più o meno, e andava tirato fuori perché avesse uno spazio suo. Felpa è un sacco di cose, un sacco di strumenti e molte paranoie e alla fine ci si potrebbe pure annoiare ad ascoltare, quindi va assunto in piccole dosi e solo dopo prescrizione medica. Felpa trae ispirazione tanto dall’Italia musicale di fine anni ’90 quanto dall’Inghilterra musicale di inizi anni ’90, ma volendo guarda ancora più indietro nel tempo.

Felpa per quanto ne so è Daniele (Offlaga Disco Pax, Magpie) durante le sue notti insonni. Il primo album di Felpa si chiama “Abbandono” ed è un disco che parla, appunto, di abbandono. Non vuole essere vittimismo perché non si viene solo lasciati ma si lascia anche ed in entrambi i casi abbiamo colpe e meriti, quindi siamo sia vittime che carnefici e alla fine è un semplice punto che ferma ed espone la cosa . “Abbandono” è stato scritto 

nell’arco di un anno e registrato quasi di istinto man mano che nascevano le canzoni, quasi sempre di notte. “Abbandono” viene pubblicato da Sussidiaria, etichetta mignon di prodotti manuali, in copie numerate a mano su cartoncino usomano a 250gr e con allegata una pagina dal libro “la Ragazza dell’Addio” di Giorgio Scerbanenco, romanzo del 1956. “Abbandono” è stato suonato, registrato e missato da Daniele in casa sua a Reggio Emilia, quasi sempre di notte, tra il 2010 e il 2012. Il mastering lo ha fatto Max Trisotto nel suo studio di Padova nell’Agosto 2013.

www.felpa.bandcamp.com

https://www.youtube.com/channel/UC03wMVcMYWB7JU3oKRu2Uyg

http://open.spotify.com/album/0ytms8b0RZIhRaSMvrWrPS

https://itunes.apple.com/it/album/abbandono/id807455613

Domenica 7 dicembre 2014

THANK U FOR SMOKING (IT) + ASH OF NUBIA (IT)

THAK U FOR SMOKING (IT)

La band è in giro dal 2009 e conta più di 160date all'attivo tra Italia ed Europa. Ha suonato anche con Killing Joke, Bellini, Dyse, Teatro degli Orrori, Massimo Zamboni, Tying Tyffani,supportato nel tour sardo i Mombu (Zu+Neo). Due dischi all'attivo: "Dopo La Quiete" uscito in cd+dvd, che ha ricevuto ottime recensioni ed è stato presentato in gran parte dell'Italia (dall'Abruzzo alla Lombardia) e YOMI, uscito il 10 aprile in streaming esclusivo su "Rumore" e già presentato in Italia, Slovenia, Ungheria, Austria, Germania e Svizzera; mixato e masterizzato all'hombrelobo di Roma da Valerio Fisik e con Luca T. Mai (ZU) al sassofono a gestire gli umori nella canzone Pi-Greco.

Streaming "Dopo La Quiete" & "Yomi" http://thankuforsmoking.bandcamp.com/

Streaming "Yomi" su Rumore http://rumoremag.com/2014/05/06/thank-u-for-smoking-yomi/

Estratti Video Live http://www.youtube.com/watchv=kVRTRIMEx54

Teaser Island http://www.youtube.com/watch?v=xRTza7KO544

FB https://www.facebook.com/ThankUforSmoking

Youtube http://www.youtube.com/wearetufs

ASH OF NUBIA (IT)

Siamo in tre, facciamo postrock, cantiamo poco. Gli Ash of Nubia sono Marco, Aldo e Fab, che suonano una chitarra, un basso e una batteria. Cantano solo nei ritornelli, qualche volta. Gli Ash of Nubia nascono dalle ceneri di una comune esperienza musicale dei tre, che un bel giorno dell'agosto 2011 decidono di cambiare tutto e dare inizio ad un nuovo progetto. Gli Ash of Nubia hanno radici nel post rock ma quel che cercano di definire con la musica sono immagini, sensazioni, odori.

http://www.rockit.it/ashofnubia

Giovedì 11 dicembre 2014

MENIMALS (EU/US) + FABIO BATTISTETTI + URBANSPACEMAN

MENIMALS (EU/US)

I Menimals sono una band Psych Drone che si distingue nella scena della “nuova psichedelia” per un approccio improvvisativo di derivazione kraut-rock, una forte componente ambient ed un'attitudine sperimentale che si riflette anche nel look e nei concerti. Uno show dei Menimals non è solo un concerto, ma una performance psichedelica in cui i quattro rompono le barriere tra uomo e animale, interagendo col pubblico attraverso i suoni e la psichedelia. Nel gruppo gruppo militano muscisti europei ed americani di cui non è dato sapere l' identità tranne che per Doctor Forge (aka Scott Arbogast aka Rainstick Cowbell).

I quattro componenti fissi del progetto sono la rappresentazione delle caratteristiche dei Solidi Platonici e degli animali di cui portano le maschere, queste caratteristiche si riflettono nel ruolo musicale dei musicisti:

- Il Ratto - Batteria Esaedro - Terra - l' elemento più stabile, quello sui cui tutti gli altri strumenti poggiano.

- La Chimera - Basso e seconda chitarra Icosaedro - Acqua - è complementare alla Terra ed è il più mobile degli elementi.

- Il Grifone - Chiatrre/Elettronica

Ottaedro - Aria - L'Acqua poggia sulla Terra, L' Aria poggia sull' Acqua, vola continuamente tra Melodia e Ruomre.

- Doctor Forge - Voce Tetraedro - Uomo - Fuoco - l'elemento più mutabile ed imprevedibile, può essere una scintilla o un incendio. E' l' elemento che porta la luce, la lanterna nel buio, colui che mostra il cammino.

I Quattro elementi insieme creano il Dodecaedro, è l' Etere, la Quintessenza, l' elemento più sottile ed incorruttibile, è La Musica.

http://menimalsepk.blogspot.it/

URBANSPACEMAN (IT)

Generatori analogici e digitali coesi nella creazione di un paesaggio sonoro fatto di atmosfere cupe e micro dettagli ritmici in un live basato sull'imporvvisazione e sull'interazione uomo/macchina (in questo caso i sintetizzatori e i generatori costruiti dallo stesso musicista). Alla base del progetto, il suono. Fenomeno fisico ma anche percezione soggettiva che lascia all'ascoltatore i giusti spazi per 'sentire ed immaginare' suoni e frequenze non generate che si creano in modo autonomo e imprevedibile ad ogni stratificazione sonora rendendo il risultato finale qualcosa di intimo e personale, diverso per ciascun ascoltatore. Francesco Mulassano (Urbanspaceman) è da anni impegnato su più fronti nel mondo della musica elettronica, è organizzatore del Torino Synth Meeting e di appuntamenti legati al mondo degli strumenti musicali elettronici, è ideatore del portale Ultrasonica.it e musicista in diversi progetti. Nel Novembre 2014 ha curato il sound design e la direzione artistica della componente musicale per la performance '13600Hz concerto per macchine per cucire' ideata da Sara Conforti (Antica Sartoria Errante/Hoferlab) e presentata come performance di chiusura ad Artissima 2014, Internazionale di Arte Contemporanea.

http://www.soundcloud.com/urbanspaceman

FABIO BATTISTETTI (IT)

Fabio Battistetti (Torino, 1975) è un’artista sonoro con il moniker di ENIAC, è autore di performance basate sull’interazione tra musica acustica ed elettronica. Dagli anni 90 è attivo nell’ambito della produzione musicale e dei new media. L’impronta che da alle sue attività creative rimanda all’etica del do it yourself, che ha vissuto direttamente avendo gestito un’etichetta discografica punkrock e producendo fanzine (Non ce n'è, La Mini). In seguito ha abbracciato la filosofia del movimento Open Source interpretandolo con uno spirito più amplio. In questa logica di ibridazione la sua attività creativa si è evoluta su temi che col il passare del tempo ha riconosciuto come propri, cioè la relazione con l’ambiente naturale e la montagna, dove è spesso in cammino e dove ha sviluppato la produzione dell’opera Into The Wood. Il suo approccio è divenuto empatico e di interconnessione tra svariate influenze che vanno dal glitch ai frattali, passando per minimalismo ed arte povera. Negli anni ha partecipato e condotto svariati progetti tra esibizioni dal vivo e performance multidisciplinari in collaborazione con altri artisti, festival ed enti.

http://geniac.tumblr.com/

Sabato 13 dicembre 2014

INVERS (IT, Vina Records) + THE YELLOW TRAFFIC LIGHT (IT)

INVERS (IT)

Musica potente con testi particolarmente vicini al cantautorato italiano. Si formano nel 2008 a Biella. Il gruppo è formato da Marco B., cantante e chitarrista, Mattia I., chitarrista e seconda voce, Enrico B., bassista e Mirko L., batterista. Escono l'anno successivo con due ep autoprodotti,"Non Conosco Queste Persone" e "L'albero delle Pietre", e nel corso del 2011 il numero dei concerti aumenta, così come l'attenzione per il loro lavoro da parte di chi assiste ai live. Questo li porta a condividere il palco con artisti come Ministri, Zen Circus ecc. Il 1° Novembre 2012 esce “Dal Peggiore dei tuoi Figli”, primo disco ufficiale pubblicato da Vina Records. Un disco diretto e sincero che racconta, senza pause ed orpelli, piccoli frammenti di vita. Nel 2013 si esibiscono in più di 60 concerti in tutta Italia, vincono Arezzo Wave Piemonte e vengono programmati con il singolo "Non preoccupatevi per me (se fuori piove)" su Mtv New generation in alta rotazione sul canale 67 del DT. Il 9 aprile 2014 in anteprima per Rockit esce "Buongiorno America", secondo singolo estratto da "Dal Peggiore dei Tuoi Figli" che per l'occasione viene ristampato in 500 copie. Il 17 ottobre 2014 su tutti gli store digitali esce "Montagne" brano che anticipa il secondo disco "Dell'amore, della morte, della vita" che uscirà nei primi mesi del 2015. Per l'occasione da ottobre a fine anno suonano l'anteprima completa del disco che sarà in una manciata di concerti.

http://invers.it/

http://www.vinarecords.com/

THE YELLOW TRAFFIC LIGHT (IT)

The Yellow Traffic Light registrano il loro primo EP Home at least a marzo del 2013, con l’aiuto dell’amico Gianluca Sivieri degli Hollyhocks. Nel novembre 2013 si aggiungono alla band due componenti (Lorenzo Avataneo: chitarra e tastiere, Federico Mariani: chitarra tastiera). Il 21 settembre aprono all’Astoria di Torino il concerto della band inglese SPLASHH e partecipano al concorso Torino Sotterranea e ad OPEN STAGE, evento promosso da Flux Agency e Lapsus. Da un anno ormai suonano per XANAX OFF, un evento nato nel basement dell’Astoria tre anni fa.

I nuovi brani, seppur ricordando i lavori passati, hanno acquistato maggiore compattezza sonora e varietà. Dopo la partecipazione ad Arezzo Wave, Angelo Viviani lascia la band per ragioni personali. Suonano fondamentalmente rock psichedelico, ma nei loro pezzi non manca il gusto pop di inizio anni ’90. 

https://www.youtube.com/watch?v=kVeIRRp2PXc

Giovedì 18 dicembre 2014

MOVIE STAR JUNKIES (IT, WOODOO RHYTHM)

Per un attimo spegniamo tutto e facciamo finta di non essere qui, ma di trovarci in Texas, in qualche buco sperduto dimenticato da Dio e dall’uomo, popolato solo da misantropi come nelle opere di Jim Thompson. O in Messico nel più classico dei locali malfamati, tra baritoni che nascondono inquietanti segreti e prostitute meticce, come in “Serenade” di James Cain. Ecco, se ci fosse bisogno di una colonna sonora, abbiamo anche questa, e si chiama “Evil Moods”. Perché i Movie Star Junkies sono tornati con un nuovo disco, “Evil Moods” appunto, un disco che profuma di letteratura noir e hard boiled americana, intriso di atmosfere torride e polverose che arrivano da decenni lontani; un disco sporco, senza ritorno, una scarica di adrenalina e di rabbia che non viene quasi mai incasellata nella rassicurante forma del ritornello (il precedente “Son Of The Dust” ne era volutamente intriso), un songwriting primitivo che a volte è un susseguirsi di lunghe strofe (come in “Three Times Lost” e “In The Evening Sun”), a volte mitragliate di batteria e chitarre taglienti che ti lasciano inchiodato lì, con il bicchierino vuoto di tequila in mano (“Please Come Home”). 

Ma soprattutto, “Evil Moods” è un disco che racchiude l’essenza dei Movie Star Junkies, quell’epifania, quello sfogo selvaggio e assolutamente spontaneo che li rende così unici, come può essere in “Red Harvest”, in “Move Like Two Ghosts”, in “All Sorts Of Misery”, che in realtà permea ogni secondo della loro vita come band, negli Lp e sui palchi di mezzo mondo. Via dal folk, via dal sole, “Evil Moods” si addentra in ritmiche concitate, dal sapore a volte quasi funky, in zone in cui il blues diventa sempre più punk, come negli arrangiamenti di fiati à la Gallon Drunk presenti in “Jim Thompson”, o virando verso stralunatissime ballate, dove il termine ballata è ovviamente tutto da interpretare (“Rising”). Ma prima del noir, della letteratura e dell’America che entrano così visceralmente nella musica, prima degli scrittori disadattati e dei loro disastrosi capolavori, c’è la vita vera e c’è la realtà di cinque ragazzi diventati ormai uomini, dislocati tra Berlino, Torino e Lione. Cinque esistenze che in fin dei conti possono essere più appassionanti, tristi, epiche o tragiche di qualsiasi romanzo scritto. Ecco allora che a fare capolino nelle liriche malate di questo disco ci sono le storie delle persone che stanno dietro a questa bomba ad orologeria chiamata Movie Star Junkies, storie di carne e di ossa, di incomprensioni, di incidenti quasi fatali (“A Promise”), di rapporti complessi (“A Lap Full of Hate”). Dieci canzoni registrate in Italia e mixate a Berlino, con la preziosa mano di Maximilian Weissenfeldt di Whitefield Brothers ad alcune percussioni, dieci scariche elettriche che confermano la statura dei Movie Star Junkies, la forza prorompente che sanno sprigionare quando accendono i loro amplificatori e imbracciano gli strumenti. 

Altro fatto importante, “Evil Moods” vede il ritorno dei nostri sotto l’ala protettrice della Voodoo Rhythm, la galeotta etichetta per la quale erano usciti “Melville” (2008) e “A Poison Tree” (2010), dischi che avevano fatto conoscere i Movie Star Junkies e il loro suono asciutto e tagliente. Tutto sembra ricomporsi, con in più la consapevolezza di un gruppo musicalmente maturo e distintamente riconoscibile, così tanto da potersi muovere in qualunque direzione, dal Texas alle pagine di un noir, dal Messico ad una salaprove immersa nella nebbia, dalle storie minime ai grandi drammi. Perché davvero, niente sembra precluso a questi Movie Star Junkies. Viva.

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