FolkClub Torino: Motus Laevus arrivano in concerto il prossimo 14 aprile

FolkClub Torino: Motus Laevus arrivano in concerto il prossimo 14 aprile

FolkClub Torino: Motus Laevus arrivano in concerto il prossimo 14 aprile. Arrivano per presentare  il loro primo lavoro discografico dal titolo “Y” distribuito a livello internazionale dalla prestigiosa etichetta di world music Felmay, uscito nel giugno del 2020, prodotto dai compositori Pivio e Aldo De Scalzi.  Nel progetto Motus Laevus coesistono in modo naturale suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, in un melting pot dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali.

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FolkClub Torino

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Motus Laevus

14 Aprile 2023 - 21:30

arrivano per presentare  il loro primo lavoro discografico dal titolo “Y” distribuito a livello internazionale dalla prestigiosa etichetta di world music Felmay.

Ingresso: 20,00€

Minori di 30 anni: 10€

Motus Laevus in latino ha numerosi significati e interpretazioni: letteralmente tradotto in movimento inverso può significare anche senso antiorario o moto sinistro, anche nell’accezione positiva attribuita dai latini all’oriente. Tutto e il contrario di tutto, a sottolineare il fatto che le parole, come la musica, racchiudono in sè molteplici direzioni e forme, nel tempo e nel luogo, un mondo senza confini. Nel progetto Motus Laevus coesistono in modo naturale suoni e linguaggi musicali di strumenti antichi e moderni, acustici ed elettrici, brani originali e tradizionali, in un melting pot dove la musica world si avvicina al jazz contemporaneo, canti sloveni e cultura europea si fondono con danze nordafricane e orientali, composizioni dell’est dai tempi composti vengono miscelate a scale mediorientali greco-turche. In questo motus tutto si evolve e si trasforma ad ogni esecuzione del gruppo. In concerto melodia e improvvisazione trovano il loro spazio all’interno di composizioni che si distanziano dai cliché e sintetizzano nuovi vocaboli sonori e mondi musicali. Esce nel giugno del 2020 il loro primo lavoro discografico dal titolo “Y” distribuito a livello internazionale dalla prestigiosa etichetta di world music Felmay, prodotto dai compositori Pivio e Aldo De Scalzi. La fenicia lettera Y rappresenta l’incognita, una coordinata, in molte culture è la lettera del rito, l’iniziazione, rappresentazione grafica dell’uomo, simbolo dell’elevazione al cielo, metafora dai mille significati. Il Cd “Y” è stato presentato in prima assoluta al Festival Jazz Gezmataz 2020 di Genova presso “Piazza delle Feste“ in cartellone con artisti del calibro di Ralph Towner e Rita Marcotulli. Viene indicato come Disco del Mese dalla prestigiosa rivista BlogFoolk e ben recensito dalle principali testate nazionali. A novembre 2020 i Motus Laevus sono ospiti di RADIORAI3 nella trasmissione Piazza Verdi.

Edmondo Romano. Polifiatista e compositore, lavora dal 1990 nella ricerca musicale sperimentale, folk, etnica, world, minimalista, perfezionando l’uso degli strumenti nelle diverse culture ed espressioni. Ha suonato e composto numerose colonne sonore cinematografiche (in collaborazione con Pivio e Aldo De Scalzi), musicato reading poetici per Adonis, Fernanda Pivano, Maurizio Maggiani, Don Andrea Gallo, Ugo Volli. Ha composto musiche per teatro e televisione, esibendosi con numerosi musicisti in Italia, Europa, Asia, Sud America, condividendo palco ed esperienza discografica con Vittorio De Scalzi, Mauro Pagani, Mario Arcari, Ares Tavolazzi, Antonio Marangolo, Ingrid Chavez, Yo Yo Mundi, Armando Corsi, Tony Esposito, John Hackett, Vincenzo Zitello, New Trolls, PFM. Ha preso parte a circa 140 incisioni discografiche con alcune delle più importanti etichette etno-folk, progressive, world d’Italia con numerosi progetti personali che ottengono ottimi riconoscimenti internazionali: Avarta, Orchestra Bailam, Ancient veil, Eris Pluvia e collaborato con varie formazioni (Le Vijà, Orchestra TradAlp, Picchio dal Pozzo, Finisterre, Charta De Mar, Comunn Mor, Piccola Banda di Cornamuse, Fabio Zuffanti, Hostsonaten…). È curatore artistico insieme a Simona Fasano della Compagnia Teatro Nudo e dal 2006 arrangiatore della formazione di musica italiana anni ‘20 Luna Quart. Ha prodotto due album da solista: “Sonno Eliso” (2012) e “Missive Archetipe” (2014); è in realizzazione il terzo lavoro solista dal titolo “Religio”. Nel 2017 esce il suo lavoro sulla tradizione “Cabit – Unico Figlio” in classifica su ITunes Italia e riconosciuto tra i 10 migliori album world music italiani del 2017; nell’ottobre 2020 “Cabit” viene registrato ad Instanbul con important musicisti turchi. Tra il 2019 e il 2021 compone ed esegue dal vivo le musiche degli spettacoli “Antigone e Le Baccanti” per il Teatro Stabile di Catania

Tina Omerzo. Pianista, cantante e compositrice nata in Slovenia, studia pianoforte alla Scuola di musica Statale di Koper con Nadja Zerjal che da subito la introduce -oltre che allo studio della musica classica- a quello della musica contemporanea improvvisata. Si diploma nel 1992 e, successivamente, si trasferisce a Lubiana dove prosegue i suoi studi di pianoforte Jazz. Dopo essersi trasferita a Genova nel 1998, vince una borsa di studio messa a disposizione dalla Comunità Europea che le permette di perfezionare gli studi di improvvisazione e composizione Jazz a Siena. Nel 2006 vince il Primo Premio al concorso Jazz emergente in Liguria con il trio “Istralia” che le permette di incidere il suo primo CD contenente composizioni originali. Nel 2008 vince il premio speciale della giuria come miglior interprete e musicista al MAD. La sua creatività artistica è influenzata da esperienze musicali che spaziano dal jazz alla musica etnica e classica. Nel suo percorso musicale collabora tra gli altri con gli Echo Art, Simona Barbera, Roy Paci e i Gnawa al progetto “Sicily!”. Nel 2010 il progetto “Druga Sila”, che contiene sue composizioni originali con i testi di Mojca Maljevac, viene selezionato e quindi prodotto dal ministero della cultura sloveno e ottiene ottime recensioni dalla critica.
Discografia: "Istralia" (2006), "Intima" (Goga2007), "Druga Sila" (Sanje2010) e "Improvvisamente Giua" (Egea2016).

Luca Falomi. Chitarrista e compositore, muove i primi passi nella musica a soli sei anni. Parallelamente allo studio accademico della chitarra classica, presto scopre il jazz e l’improvvisazione e intraprende un percorso che lo porta ad approfondire la conoscenza dei linguaggi e dei generi musicali. Partecipa a masterclass con artisti internazionali che gli suggeriscono una visione più ampia della musica e del suo strumento. L’interesse per il suono lo porta a sperimentare con strumenti a corda acustici, elettrici ed etnici. La sua attività musicale lo vede coinvolto sia in studio che dal vivo in progetti di generi musicali differenti: jazz, world music, musica d’autore, musica sperimentale e contemporanea. Nel 2011 pubblica il suo primo album dal titolo “Viens Voir”, seguito nel 2014 da “Sober”, prodotto in collaborazione con Marco Canepa, sound engineer e produttore discografico di grande esperienza, e pubblicato dall’etichetta Old Mill Records. Un album di composizione caratterizzato da melodie evocative e cinematografiche e contaminazione musicale tra world music, jazz e musica d’avanguardia. Dà vita inoltre al progetto live Esperanto, un trio acustico con il contrabbassista Riccardo Barbera e il batterista Rodolfo Cervetto che propone materiale originale accostando in chiave jazzistica idiomi musicali diversi. In qualità di chitarrista, arrangiatore e compositore partecipa a svariati progetti discografici e live, collaborando con: William Naraine, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Franca Masu, Francesco Baccini, Hannah Scott, Fausto Beccalossi, Alberto Fortis, Lukas Mantel, Giovanni Ceccarelli, Michela Lombardi.

Al FolkClub, i Motus Laevus, ovvero Tina Omerzo (voce, pianoforte, tastiere), Edmondo Romano (sax soprano, clarinetti, chalumeau, whistle, zurne, cornamuse) e Luca Falomi (chitarra acustica, classica, 12 corde).

https://www.motuslaevus.com/

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