FolkClub, Torino: sabato 11 marzo Jason Rebello

FolkClub, Torino: sabato 11 marzo Jason Rebello

Jason Rebello (Uk): il pianista di Sting e Jeff Beck al Folk Club di Torino, il prossimo sabato 11 marzo. RadioLondra continua a portare a Torino e al FolkClub il meglio del meglio del BritJazz, in esclusiva assoluta. Con Jason Rebello (pianoforte): Marco Micheli (contrabbasso) ed Enzo Zirilli (batteria e percussioni). 

Adfarmchicas per FolkClub e RadioLondra
presentano:

Sabato 11 marzo 2017, ore 21.30

Jason Rebello (Uk)

Il pianista di Sting e Jeff Beck 


Ingresso: 18.00 €   Minori di 30 anni: 9.00 €

Si è appena aggiudicato due prestigiosissimi e ambiti British Jazz Award: uno come Miglior Pianista e l’altro per il Miglior Album del 2016. Insomma: RadioLondra continua a portare a Torino e al FolkClub il meglio del meglio del BritJazz, in esclusiva assoluta. Nel maggio del 2015 chiuse la sesta edizione di RadioLondra con un concerto entusiasmante: Jason Rebello, grandissimo musicista che due veri e propri monumenti della musica mondiale come Sting e Jeff Beck hanno voluto al loro fianco per molti anni di dischi e tour internazionali ritorna al FolkClub, a tre anni di distanza, per una serata che si annuncia imperdibile.  

All’inizio di maggio del 2015 chiudemmo la sesta edizione di RadioLondra con un concerto entusiasmante, davvero memorabile. Ospite di quell’appuntamento della rassegna originale di Enzo Zirilli e FolkClub era proprio Jason Rebello, grandissimo musicista che due veri e propri monumenti della musica mondiale hanno voluto al loro fianco per molti anni di dischi e tour internazionali: Sting e Jeff Beck. La sua prima volta sul palco del FolkClub fu una vera e propria folgorazione per noi e per il pubblico in sala. Quando Enzo ci ha comunicato che sarebbe tornato volentieri, non ci siamo fatti scappare questa ghiottissima occasione. Ecco quindi, a tre anni di distanza, ritornare per RadioLondra questo fantastico asso del pianoforte. Sarà -ne siamo certi- una serata epica!! 

Jason Rebello si impone giovanissimo all’attenzione della critica: nel 1990 Neville Hadsley esclama su Jazz FM: ...a 21 anni è probabilmente il pianista più dotato e talentuso della scena Britannica dai tempi di Django Bates. Nei dieci anni successivi Jason si aggiudica tutti i principali premi dedicati al jazz. Di formazione classica ma fortemente influenzato dallo stile di Herbie Hancock, richiama l’attenzione di Wayne Shorter, che nel 1990 produce il suo primo disco A clearer view. Nel 1992 arriva il suo secondo album, Keeping time, che lo consacra nel gotha del jazz internazionale a soli 23 anni. Seguono varie collaborazioni con artisti del calibro di Bud Shank, Wayne Shorter, Gary Burton, Branford Marsalis, Tommy Smith, Jean Toussaint, Des’ree, Mica Paris, Carleen Anderson e Omar. Si esibisce anche con orchestre come la Nice Symphony Orchestra e la Halle Orchestra. Nel 1994 esce il suo album di maggior successo commerciale, Make it real, un mix di jazz, latin, soul e hip-hop che vede la collaborazione di vocalist come Maysa Leak, Joy Rose e Cleveland Watkiss e del rapper Maxi Jazz. La partnership con Joy Rose prosegue nell’album successivo, Last dance, registrato in duo piano e voce. Il 1999 vede il ritorno di Jason al jazz acustico con l’abum Next time round, registrato in trio a New York. In seguito alla morte del grande Kenny Kirkland avvenuta nel 1998, Sir Gordon Matthew Thomas Sumner (Sting) invita Jason a sostituirlo nella sua band. Jason registra con Sting l’album Brand New Day (1999) che ottiene il Grammy come miglior album pop vocale dell’anno. Con Sting registra anche il successivo Sacred Love (2003) e il live All this time (2001). È proprio Sting a presentarlo a Jeff Beck nel 2005, e Jeff lo “ruba” all’amico. Jason è in tour in tutto il mondo con la band di Jeff Beck per sei anni e partecipa nel 2010 all’album Emotion and commotion, collaborando anche alla stesura del singolo Hammerhead che ottiene il Grammy come miglior esecuzione rock strumentale. La sua tecnica, la sua versatilità e la sua capacità di adattamento, hanno consentito a Jason di collaborare con gli artisti più disparati: da Peter Gabriel a Pee Wee Ellis, da Phil Collins a Joss Stone, da Madeline Peyroux a Manu Katche. rebello2.jpgNel 2007 si è inventato il “Jazz Rainbow project”, una vasta azione di didattatica jazz condotta in tutte le scuole del Regno Unito. Da questo progetto è scaturito il disco Jazz Rainbow (2007), una interessante rilettura in chiave jazz di alcune note melodie per bambini. 
...in termini di abilità e potenziale artistico, Jason è probabilmente il miglior giovane musicista che questo Paese abbia mai prodotto. Il suo stile è maturo e intenso, cosa inusuale in un musicista così giovane... Stuart Nicholson - The Modern Resurgence 
Al FolkClub, con Jason Rebello (pianoforte): Marco Micheli (contrabbasso) e l’immancabile, insostituibile, inarrestabile, incommensurabile Enzo Zirilli (batteria e percussioni). 
Attenzione!! Jason si è appena aggiudicato due prestigiosissimi e ambiti British Jazz Award: uno come Miglior Pianista e l’altro per il Miglior Album del 2016… Insomma: RadioLondra non si smentisce, portando a Torino e al FolkClub il meglio del meglio del BritJazz, in esclusiva assoluta! Perderselo sarebbe delittuoso! 

FolkClub,  Via Perrone 3 bis – 10122 Torino –
tel 0115712791
Info: www.folkclub.it
 

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