Folkclub Torino - venerdì 11 febbraio Alfio Antico, il profeta del tamburo a cornice

Folkclub Torino - venerdì 11 febbraio Alfio Antico, il profeta del tamburo a cornice

Folkclub Torino: stasera, venerdì 11 febbraio arriva Alfio Antico, il profeta del tamburo a cornice. Alfio è forse l'ultimo depositario di un sapere tradizionale, della cultura pastorale, che ha appreso con un rapporto diretto, e quindi non solo musicale; è anche un innovatore, sia per le sue liriche originali sia per la tecnica strumentale, il lavoro di ricerca sul tamburo. Dopo i suoi concerti del 1992 e del 2001, tra i 33 ‘mitici’ ospiti del nostro ventennale al Teatro Regio nell’ormai lontano aprile del 2008, Alfio Antico ritorna in solo al FolkClub dopo 14 anni, per sbalordire ancora una volta con la sua incommensurabile maestria.

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Venerdì 11 febbraio, ore 21.30

Ingresso Intero 20 € - Ridotto Under 30 10 € - Live Streaming 5 €

Alfio Antico

Il profeta del tamburo a cornice.

Alfio è forse l'ultimo depositario di un sapere tradizionale, della cultura pastorale, che ha appreso con un rapporto diretto, e quindi non solo musicale; rappresenta l’ultimo erede di una grande tradizione, ma anche un poeta e un’artista dotato di una personalità propria e unica, di quelle figure che nel mondo popolare lasciano il segno e nel mondo antico avrebbero creato e lasciato una propria impronta anche in una tradizione epica orale, tramandata poi nei secoli. Allo stesso tempo è anche un innovatore, sia per le sue liriche originali sia per la tecnica strumentale, il lavoro di ricerca sul tamburo, nel suono e nella costruzione. Alfio è considerato ad oggi il maestro assoluto del tamburo a cornice nel mondo, per le sue capacità tecniche ed espressive, sempre al servizio della musica e della narrazione, ma anche per la padronanza delle tecniche costruttive dello strumento.

Dopo i suoi concerti del 1992 e del 2001, tra i 33 ‘mitici’ ospiti del nostro ventennale al Teatro Regio nell’ormai lontano aprile del 2008, Alfio Antico ritorna in solo al FolkClub dopo 14 anni, per sbalordire ancora una volta con la sua incommensurabile maestria.

Alfio Antico nasce il 22 novembre del 1956 a Lentini, nell’entroterra siciliano della provincia di Siracusa. Vive facendo il pastore in una terra popolata da millenni, con forti legami con la tradizione della Magna Grecia, fra le montagne, respirando favole, storie e miti della cultura contadina tramandati da sua nonna, che gli insegna a suonare con il proprio ‘magico’ tamburello, Alfio però non è solo il custode di questa tradizione, il poeta, il bardo o il griot, ma è anche l’uomo che ha scelto di essere padrone della propria vita, del proprio tempo, e a 18 anni lascia il paesello, lavorando e inseguendo il suo destino: quello di musicista. Siamo nell’Italia dei primi anni ’70, in cui un’intera popolazione giovanile del sud è in movimento, in cerca di un proprio posto, di un lavoro ma anche di un’identità da affermare con orgoglio di fronte alle discriminazioni incontrate nelle città industriali del nord. Alfio si stabilisce a Firenze dove, una sera del ’77, mentre suona in Piazza della Signoria, viene notato da Eugenio Bennato. Da quel momento la sua carriera musicale prende il volo: invitato da Eugenio, Alfio entra nei Musicanova, al fianco di Teresa De Sio, e con loro incide cinque LP. Successivamente collabora con la compagnia di Peppe Barra e con Tullio De Piscopo, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Roberto Carnevale, Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana e di nuovo con Eugenio Bennato. Nel 1990 Fabrizio De André lo chiama per registrare il suo tamburo nel brano Don Raffaè, per il disco Le nuvole. Nel 1995 è ospite d'onore del Festival Internazionale di Sitges (Barcellona). Nel 1996 suona ne Il ballo di San Vito di Vinicio Capossela. Nel 2006 inizia la collaborazione con Carmen Consoli che pubblicherà con la sua Narciso Records l'album Guten Morgen, impreziosito da un duetto con Fiorella Mannoia nel brano Cunta li jurnati.  Lo stesso anno il maestro siciliano del tamburo compone la colonna sonora del film Malavoglia di Pasquale Scimeca e viene citato nel film francese Tous les soleils di Philippe Claudel (2011), dove Stefano Accorsi canta il suo brano Silenziu D'Amuri.  L’8 gennaio 2016 esce in digitale l'album Antico, prodotto da Colapesce e Mario Conte. Il disco riscuote ampio successo di critica proprio grazie alle sonorità in bilico tra passato ancestrale e visioni futuriste, melodie bucoliche e rumori industriali, testi poetici e fonemi. Trema La Terra è il titolo del suo ultimo album, prodotto da Cesare Basile con la collaborazione di Gino Robair (Tom Waits, John Zorn) e di Mattia Antico, pubblicato il 13 marzo 2020 da Ala Bianca/Warner. Come commenta il giornalista siciliano Giuseppe Attardi, autore del libro/biografia Il Dio Tamburo, pubblicato il 15 luglio 2020, questo disco è …ancestrale e, nello stesso tempo, futurista. Selvaggio e poetico, acustico ed elettronico, tradizionale e sperimentale, colto e popolare, tragico e comico, teatrale e musicale, bucolico e spettrale, minimale e sontuoso. Così appare Alfio Antico in questo album, nel quale tammurriate e tarantelle s'intrecciano con Nick Cave, Battiato, Tom Waits, Quentin Tarantino, punk e bluegrass. E continua: il modo di cantare -una sorta di arcaico impasto metafonetico tra gergo pastorizio e lentinese, racconti mitologici, suoni e rumori della natura- è sicilian rap.

Inizio spettacoli ore 21.30

Informazioni e prenotazioni

www.folkclub.it - +39 011 19215162 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

FolkClub, Via Perrone 3 bis, 10122 Torino - 

Uffici: Via Rombò 35 Q – 10098 Rivoli (TO) 

 

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