FolkClub: ven 15 NICO MORELLI per Radio Londra - sab 19 ACCORDEON MON AMOUR

FolkClub: ven 15 NICO MORELLI per Radio Londra - sab 19 ACCORDEON MON AMOUR

Folk Club e Adfarmchicas annunciano:

l'anno si chiude con due grandi concerti al FolkClub di Via Perrone: Radio Londra porta sul palco il talento pianistico di Nico Morelli, la festa di Natale sarà invece con le fisarmoniche e le magie musicali dei migliori accordeonisti valdostani.

RadioLondra presenta:

NICO MORELLI feat. ALESSANDRO MAIORINO

L'ingresso al FolkClub è strettamente riservato ai soci, clicca qui per diventarlo

18 dicembre 2015

ore 21:30

Ingresso: 18.00 €   Minori di 30 anni: 9.00 €  

L’eccezionale pianista sperimentatore della commistione tra jazz e ritmi pugliesi 

 

Riconosciuto dalla stampa come fra i pianisti più promettenti del jazz italiano, Nico Morelli sarà in concerto venerdì 18 dicembre per l'ultimo appuntamento dell'anno con Radio Londra. Un'occasione per confermare l'immenso talento di questo compositore e interprete che ci invita ad immergerci nel suo bell’universo sonoro dove si fondono armoniosamente suoni e melodie classici e una improvvisazione di elegante originalità. Al FolkClub, Nico Morelli giunge per la prima volta con un trio fantastico, in data unica nazionale, accompagnato da Alessandro Maiorino al contrabbasso e l’immarcescibile Enzo Zirilli alla batteria. 

Al FolkClub, Nico Morelli giunge per la prima volta con un trio fantastico, in data unica nazionale, accompagnato da Alessandro Maiorino al contrabbasso e l’immarcescibile Enzo Zirilli alla batteria.

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Come è tradizione da 25 anni, sabato 19 dicembre, nell’ultima serata dell’anno al FolkClub, si festeggia in musica. In alcuni anni la scelta cade su amici speciali vecchi o nuovi (negli ultimi anni Gianmaria Testa, Luca Barbarossa, Rossana Casale, la straordinaria serata dedicata a Moustaki) nella classica forma del concerto; in altri anni, invece, si ricrea al FolkClub l’atmosfera delle veglie popolari di una volta (è il caso dei concerti natalizi con Coro Bajolese, Maggie Macinnes e Flora MacNeil, Fanfara delle Valli di Lanzo, Assurd lo scorso anno), che spesso avevano luogo nella stalla per ragioni prettamente termiche, dove si cantavano storie e si raccontavano canzoni, o viceversa. Quest’anno il focus è sulla musica popolare più vera e legata alle radici, una fruizione musicale comunitaria che rimanda a quando la musica aveva una funzione sociale ben più forte e profonda di quanto non abbia in questi tempi di mercificazione. Sono ormai passati tre anni da Vallée d’accordéons, la splendida serata che organizzammo poco prima del Natale 2012 su sollecitazione e con l’apporto fondamentale della famiglia Boniface di Aymavilles, che in Valle d’Aosta conduce un lavoro impagabile di cura, conservazione e rinnovamento della tradizione popolare, anche, ma non solo, sotto il nome di Trouveur valdoten. E a tre anni di distanza è venuta voglia di ripetere qualcosa di simile.

19/12/2015

ore 21:30

ACCORDEON MON AMOUR

L'ingresso al FolkClub è strettamente riservato ai soci

Ingresso: 18.00 €   Minori di 30 anni: 9.00 €

Incontro di fisarmoniche e altri strabilianti aggeggi sonori della montagna.

Come è tradizione da 25 anni, l’ultima serata dell’anno al FolkClub, l’ultima prima di Natale, è una serata particolare. In alcuni anni la scelta cade su amici speciali vecchi o nuovi (ricordiamo negli ultimi anni Gianmaria Testa, Luca Barbarossa, Rossana Casale, la straordinaria serata dedicata a Moustaki) nella classica forma del concerto; in altri anni, invece, ci piace ricreare al FolkClub l’atmosfera delle veglie popolari di una volta (è il caso dei concerti natalizi con Coro Bajolese, Maggie Macinnes e Flora MacNeil, Fanfara delle Valli di Lanzo, Assurd lo scorso anno), che spesso avevano luogo nella stalla per ragioni prettamente termiche, dove si cantavano storie e si raccontavano canzoni, o viceversa. Quest’anno torniamo decisamente sul secondo tipo, sulla musica popolare più vera e legata alle radici, verso una fruizione musicale comunitaria che rimanda a quando la musica aveva una funzione sociale ben più forte e profonda di quanto non abbia in questi tempi di mercificazione.

SCONTO 50% AI MINORI DI TRENT’ANNI SU TUTTI I CONCERTI

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO :

Prenotazioni tel 011537636 www.folkclub.it

E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ritiro biglietti presso il Folkclub, la sera del concerto

FOLKCLUB

Via Perrone 3 bis Torino, 011.537636

 

RadioLondra presenta:

NICO MORELLI feat. ALESSANDRO MAIORINO

Pianista e compositore, Nico Morelli è nato a Taranto nel 1965. Diplomatosi presso il Conservatorio di Taranto, a Roma segue corsi di perfezionamento di piano classico con Aldo Ciccolini. Si specializza nello studio del Jazz nelle scuole Siena Jazz, Berklee School of Boston e Manhattan School. Parallelamente, ha per professore Franco D'Andrea. Nel 1991, dal suo incontro con Steve Lacy e Glenn Ferris nasce l'album Nella Sala Delle Arcate. Nel 1993 esce il suo primo album solista: Behind the Window. L'anno seguente si diploma in Musica Jazz al Conservatorio di Bari e segue in Francia uno stage diretto da Paul Bley. Nel 1996 Nico registra con Roberto Gatto e Marc Johnson; l'album The Dream,  che uscirà nel 1998. Nel 1997 forma il gruppo Jazz Air Trio, con il contrabassista Paolo Ghetti e il batterista Vincenzo Lanzo. Da diversi anni il trio si esibisce regolarmente in Italia. Nico continua contemporaneamente le sue collaborazioni con altri musicisti, tra i quali Roberto Gatto, Giovanni Tommaso e Paolo Fresu. Il CD Isole Senza Mari del Jazz Air Trio esce nel luglio 1998. Nel maggio 1999 Morelli riceve il primo premio del concorso internazionale Viva il Jazz a Milano. Lo stesso anno riceve il terzo premio del concorso internazionale Piano Jazz à Vanves. Nel 2000 vince il secondo premio di composizione al concorso della Defense 2000 a Parigi. Nel 2002 Aldo Romano lo invita a partecipare al suo ultimo album Because of Bechet. Stabilitosi a Parigi dal 1998, Nico si impone oggi come uno tra i migliori jazzisti della sua generazione. Pianista molto ricercato dai musicisti più rinomati della scena internazionale per il virtuosismo e la sensibilità del suo suono (ha lavorato, tra gli altri, con Flavio Boltro, Enrico Rava, Bruno Tommaso, Roberto Ottaviano, Bob Mover, Sylvain Beuf, André Ceccarelli, Marco Tamburini, Mauro Negri, Paul Jeffrey, Jay Clayton, Paolino Dalla Porta, Klaus Lessman, Stefano di Battista, Michel Benita, Emmanuel Bex), è anche uno dei più richiesti per concerti con le sue formazioni. Suona regolarmente nei grandi club francesi e in vari festival in Francia e all'estero. Celebrato dalla stampa italiana come …il pianista più promettente del jazz italiano, Nico è anche un compositore ispirato e talentuoso. La sua ricerca musicale è centrata sulla fusione del jazz alla quale si miscelano le sonorità e le melodie classiche dell'inizio del XX secolo. Ispirate alle opere di Ravel, Debussy, Fauré, Albeniz ma anche di Bach, le sue composizioni si caratterizzano per una ritmica propria al Jazz "Bianco", nella linea tracciata da Bill Evans, con un equilibrio ritmico e una ricerca di timbro sonoro che gli sono propri. Nel 2007 realizza l’album UnFOLKettable, unico e originale nel suo genere, di grande interesse stilistico e culturale, in cui fonde il linguaggio del jazz americano con le sonorità della musica folk del suo meridione e della sua regione: la Puglia; rivisita in una nuova chiave anche l'universo della pizzica riportandola alla luce sotto nuove angolature e interpretazioni che, fuse al Jazz, creano un melange estremamente originale che si concretizza in un concerto di grande impatto ed energia per un largo pubblico, non necessariamente jazzofilo. E' nell'aspetto improvvisativo che il pianista si accosta al suono dei pianisti neri americani, mentre eredita dalla tradizione musicale italiana l'attaccamento all'armonia e alla melodia. Nico Morelli, artista dai molti talenti, conduce chi lo ascolta in un universo in cui si mescolano lirismo classico, improvvisazione, jazz virtuoso e originalità. Nico Morelli si è esibito con suoi gruppi e in veste di collaboratore nei principali jazz club europei e ha partecipato a numerosi festival internazionali. Come didatta, dal 2003 Morelli collabora con il Conservatorio Musicale G. Paisiello di Taranto in cui insegna Piano Jazz.

...Nico Morelli si impone da vero leader, ...compositore di grande talento il pianismo e la scrittura del quale sono sufficenti a creare un clima sonoro che gli é proprio, qualsiasi essi siano i suoi accompagnatori… (Citizen Jazz 2003 - Francia) 

...è un esempio di decontrazione e padronanza, ritmica in particolare… (Thomas Marcuola Jazz Hot 2003 – Francia) 

...riconosciuto dalla stampa come fra i pianisti più promettenti del jazz italiano, [...] l'ascolto di questa sessione conferma l'immenso talento di questo compositore e interprete. Nella linea di Bill Evans, Nico Morelli ci invita ad immergerci nel suo bell’universo sonoro dove si fondono armoniosamente suoni e melodie classici e una improvvisazione di elegante originalità… (Zicline – Francia 2003) 

...Morelli, melodista come pochi nel panorama jazzistico italiano… (Ugo Sbisà - La Gazzetta del Mezzogiorno 2003) 

...è un grande pianista. Non soltanto è uno dei migliori pianisti italiani, lo è in assoluto e [...] il suo pianismo è delicato e travolgente allo stesso tempo. (Il Foglio - 1999) 

...un pianismo fluido che vola come un Concorde sullo spartito ma capace di una grande sensibilità sulle più delicate sfumature del jazz… (Cesare Orlando - La Provincia 2000)

Folk Club presenta:

ACCORDEON MON AMOUR

 Sono ormai passati tre anni da Vallée d’accordéons, la splendida serata che organizzammo poco prima del Natale 2012 su sollecitazione e con l’apporto fondamentale della famiglia Boniface di Aymavilles, che in Valle d’Aosta conduce un lavoro impagabile di cura, conservazione e rinnovamento della tradizione popolare, anche, ma non solo, sotto il nome di Trouveur valdoten. E a tre anni di distanza ci è venuta voglia di ripetere qualcosa di simile. Ma lasciamo la parola a loro, ai Boniface (Sandro, Vincent, Rhemy e Lilliana) per raccontare quello che succederà al FolkClub il 19 dicembre.

Sin dalla sua invenzione, all’inizio dell’800, la fisarmonica è la fonte da cui sgorga la festa, la musica, il ballo. Questo moderno strumento, nella sua versione cromatica o in quella più antica diatonica è al centro di uno spettacolo di musica tramandata oralmente tra gli “amanti” di questa scatola del vento. Vento che porta le note, le cambia e puntualmente riesce nell’intento di raggiungere l’anima della gente per portarla da qualche altra parte. Per il secondo anno questo spettacolo ha sede sul palchettino del FolkClub di Torino e raggruppa alcuni musicisti della Valle d’Aosta, terra fertile di fise e di voci, che sveleranno al pubblico la fratellanza tra le musiche delle Alpi con quelle degli Appennini. Ospiti d’eccezione saranno il Piffero delle Quattro Province, fedele compagno delle notti di monferrine, polche, valzer e Gutturnio nelle aie e nelle osterie dove prima era la Müsa ad accompagnarlo, prima che arrivasse “lei”, con quei colori che facevano sognare la “Merica”. Il suono delle ance libere nascoste dentro a questi scrigni, ora di legno, ora di chissà quale lega plastica ingegnosa, si farà da parte per lasciare lo spazio ai Violons Volants, ensemble violinistico popolare che divulga antiche melodie provenienti del nord Italia e dagli altri versanti delle Alpi. Chi rimarrà sino all’ultima nota terminerà la festa assieme ai musici per degustare i prodotti che normalmente li affiancano durante le loro suonate, tra affettati, formaggi e vino. Così che forse tornerà ancora la voglia di aprire le custodie e concedersi un ultimo gesto di sfrenata passione per lui, l’”accordéon mon amour”.

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