Serena Altavilla dall’ Alt Rock dei Solki alle colonne sonore dei Calibro 35, dal bianco e nero di Tadà, al Brasile di Barro

Serena Altavilla dall’ Alt Rock dei Solki alle colonne sonore dei Calibro 35, dal bianco e nero di Tadà, al Brasile di Barro

A Buzz supreme

presenta:

Serena Altavilla dall’ alt Rock dei Solki alle colonne sonore dei Calibro 35, dal bianco e nero di Tadà, al Brasile di Barro

Ascolta/guarda “Vai – Italian Version” di Barro feat. Serena Altavilla, qui sotto

Serena Altavilla è una delle stelle più brillanti che illumina e riscalda l’universo musicale indipendente italiano.

Chi l’ha vista in concerto, con uno dei suoi progetti musicali, non la può certo dimenticare. Serena interpreta e dà vita all’emozione musicale attraverso la sua voce e tutta se stessa riuscendo sempre, nelle sue onnivore collaborazioni, a fare emergere il suo personale tocco.

Serena canta e balla fin da bambina, studiando a più riprese queste discipline, ma senza snaturare una certa anarchia artistica innata.

L’amore per la melodia nuda e forte l’ha accompagnata da sempre non ponendo barriere ai generi musicali, spaziando con ascolti liberi tra la tradizione popolare. la classica, la lirica, il punk, il pop e le avanguardie. Oggi in una sua playlist potremmo trovare Mina, la Callas, la Ferri, i Beatles e lo Schiaccianoci, accanto a Diamanda Galas, Lisa Gerrard, Liza Minnelli, Ornella Vanoni e Mia Martini.

Con i Baby Blue nel 2004 Serena comincia a calcare i palcoscenici italiani senza mai risparmiarsi. Con loro approderà poi al progetto Blue Willa, coronamento artistico di una incessante attività che in 10 anni ha spaziato emotivamente raggiungendo alte vette, ma con le inevitabili difficoltà dell’autoproduzione, esplorando la vita on the road anche su palchi importanti, in Italia e all’Estero, dando vita ad un EP e a tre album in studio, guadagnandosi la copertina del mensile musicale Mucchio.

Con i Blue Willa, Serena ha incontrato Carla Bozulich, un'artista che ha saputo prenderle la mano e, con tanta libertà, infonderle fiducia e ardore per le sue canzoni e la sua voce. Con lei ha capito che era possibile incanalare e riordinare anche il caos più dispersivo. Un regalo che ancora oggi Serena si tiene stretta.

I Solki sono il suo attuale gruppo e con loro la sua voce ha saputo ancor più liberarsi, lasciandosi andare alla scrittura e nella interpretazione. In autunno uscirà "Peacock Eyes", il loro secondo disco prodotto da Alessandro Fiori. Con lo stesso Fiori, che è stata chiamata a sostituire nel 2001 nei Mariposa, Serena è legata da una profonda amicizia e collaborazione artistica. Con i Mariposa, oltre ad un disco e a diversi concerti, ha partecipato al Premio Tenco, cantando per la prima volta canzoni sognanti in italiano.

Ma accanto a questi progetti che hanno sempre accompagnato la sua carriera artistica Serena è sempre riuscita a dare sfogo alla sua libertà artistica, alla sua curiosità e all’arte dell’incontro con collaborazioni che l’hanno portata a cantare in progetti jazz, soul, dance ed elettronici, ma anche in teatro sia come cantante che come attrice, con due spettacoli e delle performance con la compagnia Metropopolare e col Teatro Sotterraneo.

Sempre nel 2011 si è unita alla Band del Brasiliano, con cui attualmente collabora divertendosi a reinterpretare le grandi voci italiane degli anni '70 e inediti beat, e con cui sta per registrare un nuovo disco, il secondo.

Ma è dall’anno successivo che ha inizio la sua collaborazione con i Calibro 35, dapprima solo sul palco del favoloso concerto sul cinema brivido con ensemble allargato e poi in studio partecipando sia al disco "Traditori di tutti", che alla colonna sonora di “Sogni di gloria” di John Snellimberg con il brano "Il tempo che non ho vissuto".

 

Negli ultimi mesi Serena, parallelamente al lavoro di stesura del suo primo disco da solista, ha cominciato a collaborare con artisti e produttori stranieri in vari progetti. 

Tra questi troviamo il musicista e compositore brasiliano Barro che l’ha voluta nel suo disco di debutto per cantare un duetto dal titolo “Vai – Italian Version”, in promozione radiofonica anche in Italia in queste settimane. Ma il suo impegno nel nostro Paese continua anche partecipando al progetto Tadà ideato da Filippo Timi assieme a Massimo Martellotta con cui a Giugno la sentiremo su disco interpretare “Parole Parole” e “Se Perdo te”, vedendola presto girare dal vivo anche con questo progetto.

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