Terminalia Amazonia - Zu live electronics al Cinema Massimo di Torino, giovedì 16 gennaio 2020

Terminalia Amazonia - Zu live electronics al Cinema Massimo di Torino, giovedì 16 gennaio 2020

Terminalia Amazonia, Zu live electronics al Cinema Massimo di Torino, giovedì 16 gennaio 2020: ecco il primo atto della collaborazione tra Jazz is Dead e Museo del Cinema di Torino. Field recordings dai rituali della tribù indigena Shipibo delle Amazzoni, con elettronica live by Zu (Jacopo Battaglia, Luca T Mai, Massimo Pupillo) e Visual by Lillevan.Il progetto Terminalia Amazonia viene alla luce in seguito al lungo e lento viaggio di ricerca al confine tra Perù e Brasile e porta la testimonianza audio-video degli Zu in visita alla tribù Shipibo-Conibo.

Tum Torino

è felice di presentare:

Terminalia Amazonia

Field recordings dai rituali della tribù indigena Shipibo delle Amazzoni, con elettronica live by Zu (Jacopo Battaglia, Luca T Mai, Massimo Pupillo) e Visual by Lillevan

Il primo atto della collaborazione tra Jazz is Dead e Museo del Cinema di Torino.

Gli Zu, la rinomata formazione che si muove (benissimo) da più di quindici anni, porterà l'ultimo progetto / disco / live Terminalia Amazonia, al Cinema Massimo di Torino. 

Giovedì 16 gennaio 2020

Cinema Massimo - Sala Cabiria

Via Montebello, 18, A, 10124 Torino TO

Ticket: 10€ intero 8€ ridotto

Acquista: http://bit.ly/terminaliaamazonia 

Con Terminalia Amazonia si concretizza il primo atto della collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema di Torino e il festival torinese d’avanguardia Jazz is Dead.

Il progetto Terminalia Amazonia viene alla luce in seguito al lungo e lento viaggio di ricerca al confine tra Perù e Brasile e porta la testimonianza audio-video degli Zu in visita alla tribù Shipibo-Conibo. Il progetto non si fa politico né antropologico, ma resta artistico: così come la tradizione indigena coniuga la natura con l’uomo e il canto con gli spiriti, gli Zu conciliano la coscienza mediterranea figlia della mitologia classica con la spiritualità amazzonica figlia delle forze della natura e la strenua ricerca dei suoni e delle frequenze frutto dei loro strumenti analogici (EMS Synthi, OSCar, Roland System-100M, ARP 2600, Octave-Plateau Voyetra-8) con le antiche canzoni sciamaniche

Ai video troviamo il visual artist Lillevan Recherche, live performer e co-fondatore del gruppo visual-audio Rechenzentrum Potsdam di Berlino, negli ultimi anni ha realizzato opere con e per (tra gli altri) Fennesz, Morton Subotnick, Faust Opera, Trans Maghreb, Sinfonia Tropico, GletscherMusik Festival. 

Zu 

Formata da Luca T. Mai, Massimo Farjon Pupillo e Jaco Battaglia, Zu si muove da più di quindici anni tra generi musicali differenti. Il loro amalgama di metal, noise, elettronica e no-wave, è stato definito come «una musica potente ed espressiva che cancella completamente ciò che la maggior parte delle band fa oggigiorno». ZU ha tenuto più di 2000 concerti in Europa, negli Stati Uniti, in Canada, Asia, Russia, Messico e Africa collaborando con artisti del calibro di Faith No More, Fantomas, The Melvins, Sonic Youth, Einstürzende Neubauten ecc. Costanti viaggi in Amazzonia hanno permesso al gruppo di campionare e utilizzare sonorità umane e naturali del luogo. Il loro ultimo progetto nasce proprio da queste musiche.

Zu - Terminalia Amazonia

Hom019

Album release: 11.10.2019 - House of Mythology ( UK)

https://www.houseofmythology.com/releases/view/zu-ndash-terminalia-amazonia.

Terminalia Amazonia, la nuova impetuosa uscita degli Zu, è il suono di un lungo, lento viaggio alla ricerca di un momento. Negli ultimi quattro anni i membri della band hanno visitato regolarmente uno sconosciuto villaggio indigeno sul fiume Ucayali, al confine tra Perù e Brasile. Si sono immersi nelle antiche conoscenze, negli insegnamenti e i rituali della cultura locale di Shipibo-Conibo, alcuni dei quali risalgono a millenni.

 "Ciò che si scopre in Terminalia Amazzonia è l'integrazione dei mondi: le antiche canzoni sciamaniche della tradizione Shipibo-Conibo e la nostra ricerca di suoni e frequenze", afferma Massimo Pupillo. Il cuore della cultura Shipibo-Conibo è radicato nella loro relazione spirituale, fisica e culturale con la foresta pluviale amazzonica, e il lavoro degli Zu è iniziato come una serie di field recording notturni delle tipiche canzoni cerimoniali di guarigione, conosciute come Icaros. Il tono e il ritmo sono quelli del respiro umano, vitale, vulnerabile, che rivela lentamente uno spazio lussureggiante e umido che è sacro per i pochi che vi hanno viaggiato. Suonando solo sintetizzatori analogici vintage (EMS Synthi, OSCar, Roland System-100M, ARP 2600, Octave-Plateau Voyetra-8), gli Zu proiettano strati densi e spettrali di suono che rendono l'atmosfera umida della foresta pluviale, alternando il fitto della natura e le radure aperte,  con gli intervalli di luce penetrante. Spontaneo ed elaborato, radicato e mutante, il suono trasmette il suo intento sciamanico, immergendo così l'ascoltatore nel momento presente, tanto da dissolvere il contorno. "Nella tradizione amazzonica la natura e l'uomo non sono separati", dice Pupillo nel descrivere le cerimonie a cui hanno partecipato. “I curandero Shipibo si rivolgono al Noya Rao, una pianta basilare. È un albero considerato un vero insegnante e a esso dedicano le loro canzoni devozionali, ai suoi poteri e a quelli di altre piante, della terra e delle stelle. Per loro, i canti creano una connessione con un mondo oltre quello visibile, un mondo fatto di spiriti".

Durante l'ascolto, non si fare a meno di pensare alle minacce che gli Shipibo e i loro territori ancestrali stanno affrontando: i vasti campi di cenere e scorie, che si fanno strada nel mondo dalle foglie verdi. L'avanzata deforestazione, le fuoriuscite di petrolio e la contaminazione dei loro fiumi e corsi d’acqua. L'Impero Inca non conquistò mai lo Shipibo e resistettero alla colonizzazione da parte degli spagnoli che apparvero nella foresta pluviale più di quattro secoli fa. Ma le forze dell'economia globale hanno lasciato i villaggi sul fiume Ucayali più vulnerabili che mai. Perciò Terminalia Amazzonia nasconde una tristezza segreta. Tuttavia, Pupillo sottolinea che questo non è un progetto antropologico, etnografico o persino politico. Innanzitutto, Terminalia Amazzonia presenta una storia personale di discesa e ascesa, il peso dei sogni e la necessità di nuove scoperte: “contiene una narrazione soggettiva, modellata all'interno della nostra coscienza occidentale, mediterranea”. Entrando in questo spazio antico, gli Zu hanno trovato un posto in cui piangere il passato e coltivare la capacità di accogliere il cambiamento che inevitabilmente accompagna il futuro. Ci è voluto del tempo perché tornassero, perché perdersi è anche essere pienamente presenti e sentirsi a proprio agio nel vivere con incertezza e mistero. "Questa è la musica prodotta da quattro persone che sono cresciute insieme e si sono messe in piedi l'una accanto all'altra per quella che è ormai una vita", afferma Pupillo. “È il risultato di una connessione più profonda, che va oltre le nostre esperienze come band. In un certo senso si tratta di sopravvivenza”.

https://www.facebook.com/vajrazu

Evento: https://www.facebook.com/events/2890673337633837/

Giovedì 16 gennaio 2020

Cinema Massimo - Sala Cabiria

Via Montebello, 18, A, 10124 Torino TO

Ticket: 10€ intero - 8€ ridotto

Acquista: http://bit.ly/terminaliaamazonia

Terminalia Amazonia

Museo Nazionale del Cinema Torino

Jazz is Dead

Info: www.museocinema.it/it - www.jazzisdeadfestival.it

https://www.facebook.com/cinemamassimo 

https://www.facebook.com/museocinema/ - https://www.facebook.com/jazzisdeadtorino/

 

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