ULTIMI DUE CONCERTI al FolkClub di Torino: stasera, venerdì 20 maggio, Patrizia Laquidara e Somos Egyuttes (domani, sabato 20)

ULTIMI DUE CONCERTI al FolkClub di Torino: stasera, venerdì 20 maggio, Patrizia Laquidara e Somos Egyuttes (domani, sabato 20)

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ULTIMI DUE CONCERTI al FolkClub di Torino

Patrizia Laquidara e Somos Egyuttes

Al FolkClub i minori di 30 anni entrano con biglietto scontato del 50%Per tutti è necessario sottoscrivere la tessera annuale di associazione

Cinquantatre concerti con centonovanta artisti da quindici nazioni: ecco i numeri della ventottesima stagione di musica dal vivo al FolkClub.

Una stagione che si chiude questo fine settimana con il concerto di Patrizia Laquidara (venerdì 20 maggio) e quello, eccezionale e in collaborazione con il Consolato Ungherese, dei Somos Egyuttes (sabato 20).

Ancora una volta le direttrici di lavoro tracciate da Davide Valfrè – direttori artistici e protagonisti della scena della musica di qualità in Italia – sono quelle della bellezza, della ricerca, del rapporto privilegiato con artisti straordinari che scelgono il piccolo palcoscenico della cave di Via Perrone a Torino per portare la loro musica, presentare gli ultimi nati fra i loro progetti discografici, sperimentare forme di concerto nuove e originali.

Il livello dei concerti di questa stagione è stato altissimo e nessuno ha deluso le aspettative. Tanti si sono inscritti nella memoria come quello di Jimmy LaFave (il concerto al FolkClub è entrato nelle classifiche online dei migliori live 2015 a fianco dei “mostri” come Los Lobos, Mark Knopfler, Crosby Stillls e Nash) e quelli di Uri Caine, Contigo en la Distancia, Eric Bibb, Il Light of Day springsteeniano, Trio Visions con Fabrizio Sferra, Bebo Ferra e Paolino Dalla Porta. E ancora gli incontri con le musiche di Sainkho Namtchilak e i suoi musicisti maliani, Malcolm Holcombe e il suo archetipo di folk singer americano, la contemporaneità nella tradizione del folk di Elena Ledda e i fratelli Bottasso così come è stato apprezzatissimo – tanto da tornare con una nuova edizione nella prossima stagione – il progetto sulla canzone d’autore di Alessio Lega.

La soddisfazione degli organizzatori è anche nell’apprezzamento del pubblico, che è cresciuto in termini di numeri assoluti (quasi 4000 i paganti) e che continua anche a “ringiovanire” grazie all’abbattimento del 50% del prezzo dei biglietti per i minori di 30 anni: in questa stagione i biglietti ridotti sono stati il 19% del totale dei biglietti venduti, record assoluto da quando esiste questa iniziativa (l’anno scorso furono il 12%). La musica dal vivo, se suonata con amore e scelta con qualità e per passione, continua a essere una scelta vincente.

 

Patrizia Laquidara, siciliana di nascita ma veneta di adozione, sarà la protagonista del concerto di venerdì 20 maggio. Cantante, autrice, compositrice e, occasionalmente, anche attrice spazia dalla canzone d’autore alla musica popolare alla sperimentazione vocale. Poetessa di estrazione maudit, cosi viene definita per la sua scrittura, è considerata una delle punte di diamante tra le cantautrici italiane. La sua voce è stata descritta come una voce di rottura, a tratti dolce e sinuosa, altrove impetuosa e dirompente, con una capacità sbalorditiva di ammaliare e stregare. A due anni dal suo primo concerto al FolkClub, Patrizia presenta un concerto-reading dove il canto, semplice, profondo e narrativo, si lega come in un abbraccio alle storie da lei scritte e disvelate. Piccole storie autobiografiche, frammenti di esperienze e racconti di vita dove l’irrompere del magico, dell’”oltre” nel quotidiano, è visto con gli occhi dell’infanzia. Patrizia racconta il suo concerto, ci canta le sue storie e le immagini che regala evocano forza e poesia, profondità, leggerezza e ironia. 

La scaletta raccoglie i brani più significativi dei suoi quattro album, brani di sua composizione, ma anche canzoni scritte per lei da autori amici quali Joe Barbieri, Tony Canto e Carlo Fava, per finire con alcuni brani completamente rivisitati di Kylie Minogue, Lucio Battisti, Nirvana, Chico Buarque, Cesaria Evora e Madonna. Insomma: c’è spazio per tutte le etnie dentro una performance che sembra voler abbracciare il mondo intero e riunirlo in unico, intenso e armonioso canto, ma è soprattutto un viaggio lungo un percorso a lei caro, quello della canzone d’autore dove la musica, più che accompagnare, entra in risonanza con la voce della Laquidara, passando dalla sensualità al gioco, dal mistero al rito, dalla delicatezza al dramma con la naturalezza che le è propria. Patrizia Laquidara sarà accompagnata da due musicisti dal prestigioso curriculum. Aprirà il concerto del trio la cantautrice fiorentina Liana Marino, vincitrice della XV edizione di GREENAGE. euro 18

In collaborazione con il Consolato Ungherese arrivano al FolkClub sabato 21 maggio per la seconda delle due date italiane i Somos Egyuttes. Una vera e propria chicca musicale, un vero viaggio per appassionati di etnomusicologia e per i curiosi delle musiche del mondo. E’ un gruppo nato nel 2002, come testimone delle autentiche tradizioni musicali degli Csangò, popolazione ungherese arcaica sopravvissuta alle intemperie della storia, minoranza etnica di religione cattolica e di lingua ungherese che abita dal XIII secolo un centinaio di villaggi sparsi in zone moldave e gyimes della Transilvania un tempo incluse nei confini ungheresi, e attualmente in Romania. La particolarità della musica di questa enclave deriva dal fatto che le popolazioni sono vissute autonomamente nel bacino dei Karpazi, separate dalle montagne dalla maggioranza degli ungheresi. La loro unicità traspare nella loro musica arcaica con canti molto ricchi, ballate e rappresentazioni tormentose, acerbe, che appartengono a uno stile antichissimo. I membri del gruppo rappresentano con grande attenzione filologica la musica degli Csangò: hanno rispolverato i canti antichi, rappresentandoli in modo più comprensibile al pubblico attuale, ma nel suono seguono fedelmente i canoni arcaici. Nel gruppo ci sono musicisti appartenenti alla tradizione Moldova come a quella dei Gyimes e tutti suonano gli strumenti tradizionali degli Csangò: violino, flauto, kaval, ti linkò, koboz, tamburo, gardony e scacciapensieri. I membri dei Somos Egyuttes sono delle vere star in Ungheria e organizzano da venti anni d’estate il Grande Ballo Csangò, appuntamento imperdibile dell’estate di Budapest. La serata inizierà alle ore 20.00 con un assaggio di palinka – l’ottima grappa di prugne -  e di torta tradizionale ungherese, offerto dal Consolato Ungherese che patrocina l’evento, per proseguire con la presentazione dei costumi tradizionali Csangò, di alcune loro usanze e canti, seguiti dalla danza in gruppo. Alle 21.30, come di consueto, inizierà il vero e proprio concerto, che ripropone i vari stati d'animo racchiusi nel mondo della musica moldava, dai ritmi sostenuti ai momenti più lirici. La pulsante musica da ballo Csangò è accattivante anche per un pubblico solitamente più attratto da musica più moderna, i significati simbolici dei testi delle canzoni sono toccanti per tutti. I passi di danza sono semplici, chiunque può essere coinvolto nel momento opportuno. Tutti potranno quindi partecipare alle danze, molte delle quali si svolgono in cerchio. Le danze saranno eseguite e insegnate da uno dei ballerini di danze di Moldava e Csangò più noti in Ungheria, Attila Fülöp.

euro 10

 

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