Jazz is Dead si avvicina: “L’esperienza del Festival” - 27.28.29 maggio 2022, Torino

Jazz is Dead si avvicina: “L’esperienza del Festival” - 27.28.29 maggio 2022, Torino

Jazz is Dead: “L’esperienza del Festival”, arriva il 27.28.29 maggio 2022 a Torino col sottotitolo “Mutazione”. Manca pochissimo all'avvio della quinta edizione di Jazz is Dead festival, da venerdì 27 maggio per tre giorni il Bunker di Torino sarà la casa dell'avanguardia musicale, tra coraggiose sperimentazioni, sonorità contemporanee e ritmi futuristici. L'esperienza di Jazz is Dead è ampia e inclusiva: la gratuità consente anche ai più diffidenti di affacciarsi allo sconosciuto, la fascia oraria prolungata (i cancelli aprono alle 18 il venerdì, alle 16 il sabato e la domenica per chiudersi a notte fonda) garantiscono un'accessibilità fuori dal comune, ce n'è per tutti i gusti. La location si sviluppa in due diverse aree, una zona esterna per i momenti ricreativi e una interna per i concerti e i dj set. 

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Ufficio stampa Tum Torino per Jazz is Dead Festival

annuncia:

Jazz is Dead Festival 

27.28.29 maggio 2022, Bunker Torino

“Mutazione” - L’esperienza Del Festival

Colin Stetson* - Moor Mother* - Oren Ambarchi°

Kali Malone Feat. Stephen O'malley & Lucy Railton

The Bug Feat. Flowdan - Dälek - Fire! - Holy Tongue

Charlemagne Palestine & Grumbling Fur Time Machine 

Orchestra - Anteloper (Jaimie Branch & Jason Nazary)

Not Waving - Mc Yallah X Debmaster - Katatonic Silentio

Babe Roots - Pietra Tonale - Sabasaba* - Stefaniavos*

The Dreamers Feat. Kwality - Luce Clandestina - Skip & Flavinio

Dualismo Sound & Pho-Bho Rec - Dj Gabon

*anteprime °epilogo 

Esperienza

Manca pochissimo all'avvio della quinta edizione di Jazz is Dead festival, da venerdì 27 maggio per tre giorni il Bunker di Torino sarà la casa dell'avanguardia musicale, tra coraggiose sperimentazioni, sonorità contemporanee e ritmi futuristici.

L'esperienza di Jazz is Dead è ampia e inclusiva: la gratuità consente anche ai più diffidenti di affacciarsi allo sconosciuto, la fascia oraria prolungata (i cancelli aprono alle 18 il venerdì, alle 16 il sabato e la domenica per chiudersi a notte fonda) garantiscono un'accessibilità fuori dal comune, ce n'è per tutti i gusti. La location si sviluppa in due diverse aree, una zona esterna per i momenti ricreativi e una interna per i concerti e i dj set. 

Qualche informazione utile: il festival si terrà nell'area del Bunker, zona Barriera di Milano a Torino, la location ha un ampio parcheggio ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. 

L'ingresso al festival è gratuito, per accedervi bisognerà essere tesserati Arci (volendo ci si può tesserare in loco, ma consigliamo di arrivare già provvisti di tessera per velocizzare l'accesso, qui l'elenco dei tantissimi Circoli Arci dove sarà possibile sottoscrivere l’adesione). È ancora disponibile una manciata di pass salta coda aderendo all’iniziativa di sostegno qui: https://www.produzionidalbasso.com/project/jazz-is-dead-2022-mutazione/  

Food & Drink

L'area esterna è uno spazio funzionale e aggregativo che ospita diverse esperienze: la zona ristorazione con i truck di Van Ver Burger (per vegetariani e vegani) e Rock Burger (l'hamburger più rumoroso di Torino), il servizio bar gestito dal mitico Magazzino sul Po con birre Forst, whisky Bulleit, cocktail e soft drink. 

Sinoira Modificata - Area Merch & Dj Set

Dualismo Sound & Pho Bho Records propongono il format Sinoira Modificata con selezioni in vinile durante attese e cambi palco e la curatissima area merch: ampio spazio alle etichette underground della città con Artetetra, Art Aud, Communion, Details Sound, Dualismo, Edera, Land of Dance, Les Giants, Light Touches, Love Boat, Musica Altra, New Weird Italia, Pampsychia, Pho Bho, agli strumenti musicali autoprodotti del Negozio di Caramelle e ala raffinata selezione di libri della libreria del Golem.

404 - Jazz Not Found - Esposizione Fotografica

Durante il festival sarà possibile visitare l’esposizione fotografica curata dal Collettivo Fotografi Jazz Torino (CFJTo) "404 - Jazz Not Found". La fotografia jazz è morta? Forse no. Può essere rielaborata e presentata con un approccio corale e collettivo che miri a convergere in strutture emozionali simili a installazioni. Il mondo del jazz con un approccio anarchico e istintivo allo scatto. Uno sguardo nella visione autoriale di ogni fotografo del Collettivo, dal sottopalco al backstage, che trasuda passione per il ritmo, per i contrasti forti e per l’improvvisazione, il tutto in formato manifesto dalle dimensioni pubblicitarie a impacchettare le aree esterne del festival, regalando un inedito percorso di visita. CFJTo sono: Marco Alessi, Antonio Baiano, Stefano Barni, Ferdinando Caretto, Mamo Delpero e Carlo Mogavero.

Concerti

L’area concerti è al coperto e dotata di un impianto audio d’eccellenza. I live si terranno anche in caso di pioggia e al fresco in caso di temperature elevate. Le porte si apriranno venerdì 27 maggio alle 18 e chiuderanno domenica 29 maggio dopo la mezzanotte: undici live, cinque dj set, il pubblico.

Programma

Venerdì 27 maggio - mani in pasta

ambient, neo classica, avant-garde, elettronica

18.00 Pho Bho Records & Dualismo dj set

21.00 Kali Malone / Stephen O'Malley / Lucy Railton live 

22.30 Charlemagne Palestine & Time Machine Orchestra live

00.00 Luce Clandestina dj set

01.30 Not Waving live

02.30 Katatonic Silentio dj set 

 

Sabato 28 maggio - mani chiuse 

dub, afro, grime, bass, drum 'n' bass

16.00 Pho Bho Records & Dualismo dj set

17.30 Babe Roots live 

19.00 Holy Tongue live 

21.00 The Bug ft. Flowdan live

22.30 Mc Yallah x Debmaster live

00.00 The Dreamers feat. Kwality dj set

02.30 Skip & Flavinio dj set 

 

Domenica 29 maggio - mani sporche

free, noise, impro, dirty hip hop

16.00 Pho Bho Records & Dualismo dj set

17.30 Pietra Tonale live  

19.00 Anteloper live

21.00 Fire! live

22.30 Dälek live

00.00 Dj Gabon dj set

Bio

Kali Malone / Stephen O'Malley / Lucy Railton data unica italiana

Un trio stellare, tre storie differenti insieme in una performance unica nel suo genere. Diretti da Kali Malone, organo e synth, il chitarrista Stephen O'Malley dei Sunn o))) e la violoncellista Lucy Railton ricameranno droni e melodie che trapasseranno l'anima degli ascoltatori.

The Bug feat. Flowdan data unica italiana

The Bug presenta Fire, il suo ultimo album considerato all'unanimità una delle migliori uscite globali del 2021. Kevin Richard Martin non ha bisogno di presentazioni (King Midas Sound, Pressure, Zonal, Techno Animal) e neanche la voce che lo accompagnerà nella sua esibizione: per la prima volta a Torino arriverà Flowdan uno degli MC più oscuri e potenti della scena underground inglese.

Charlemagne Palestine & Grumbling Fur Time Machine Orchestra data unica italiana

Finalmente Charlemagne Palestine a Torino. L'artista americano legato alla corrente minimalista e d'avanguardia che mescola gioco, musica e arte. Un maestro. Per l'occasione verrà accompagnato dalla Grumbling Fur Time Machine Orchestra, ovvero Daniel O'Sullivan (Ulver, Sunn o))) e Laniakea) e Alexander Tucker.

Holy Tongue data unica italiana

Continua il legame tra Jazz is Dead e Valentina Magaletti. Questa volta la percussionista si cimenterà con il dub e l'elettronica. Insieme al producer britannico Al Wootton forma Holy Tongue. Bassi pesanti, ritmiche minimali. Dischi tutti in sold out.

Dälek

Scuderia Ipecac, il loro suono è l'hip hop, sporco, distorto e potente. Nuovo album in arrivo per il duo americano attivo da 25 anni. Dimenticate i vestiti griffati. 

Fire! 

Fuoco dalla Svezia. Mats Gustafsson (The Thing), Johan Berthling (Tape) Andreas Werliin (Wildbirds & Peacedrums), un trio potente: sax, basso e batteria, jazz, improv, avant-rock. Unici. 

Anteloper (Jaimie Branch & Jason Nazary) data unica italiana

Alla tromba c'è Jaimie Branch (Fly Or Die) alla batteria ed elettronica c'è Jason Nazary (Helado Negro). Free jazz, noise ed elettronica direttamente da New York.

Not Waving

Alessio Natalizia torna a Torino per presentare il suo ultimo album. Dimenticandoci le sonorità più aggressive dell'era Diagonal attendiamo impazienti e curiosi il suo live: sarà sogno o distruzione?

Mc Yallah x Debmaster data unica italiana

La Nyege Nyege sta conquistando il mondo e noi siamo felicissimi di accoglierli. Mc Yallah è nata in Kenya e vive in Uganda, Debmaster è francese ma attivo nella scena berlinese. Un mix dirompente, voce e basi. Afro, voodoo, elettronica. Si balla.

Katatonic Silentio

Una delle artiste più prolifiche ed interessanti della scena italiana che guarda oltre confine senza alcun timore. Elettronica di classe, potente, ricercata e coinvolgente. 

Pietra Tonale 

Collettivo apolide con base in Barriera di Milano, improvvisazione eseguita da venticinque elementi. Tutto il resto è musica.

Babe Roots

Sono forti, sono di Torino e suonano internazionali. Nella scena dub, quella meno verdegiallorossa ma più orientata verso l'oscurità si stanno ritagliando il loro spazio. Tra le loro uscite anche un paio su Echocord.

The Dreamers feat. Kwality

Ormai di casa a Jazz is Dead, la crew che da quasi trent'anni fa ballare i dancefloor con "cassa e basso". Come sempre accompagnati da Kwality, producer e voce dallo stile inconfondibile.

Luce Clandestina

In pochissimo tempo si è presa tutto il suo spazio nelle migliori consolle cittadine, una sicurezza quando seleziona la sua musica sexy, scura e profonda.

Skip & Flavinio

La bass music è il loro genere, stile ne hanno da vendere. La pista ringrazia ogni loro pezzo. Due dj, due amici, un set tutto da ballare.

Dj Gabon

La ricerca non si ferma, abbiamo trovato un nuovo nome nella scena oscura tribale, direttamente da Libreville nel Gabon. Da scoprire.

Info: jazzisdeadfestival.it

Jazz is Dead è un progetto di Arci Torino, con il patrocinio della Città di Torino e della Circoscrizione 6. Direzione artistica di Alessandro Gambo, realizzato in collaborazione con Tum, Magazzino sul Po, Dewrec, Bunker, Museo Nazionale del Cinema di Torino,  Infini-To Planetario di Torino, Jigeenyi. Media partner: Rai Radio3, Rumore, SentireAscoltare, Giornale della Musica, Onda Rock, Radio Raheem, URSSS, 1977 Magazine. 


 

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