Jazz Is Dead! Torino: un festival di comunità. Grazie a tutti voi!

Jazz Is Dead! Torino: un festival di comunità. Grazie a tutti voi!

Jazz Is Dead! light version Torino: un festival di comunità. Grazie a tutti voi! Tre giorni straordinariamente partecipati: il festival di comunità dedicato alle sonorità più estreme del mondo jazz registra la passione! Si è concluso Jazz is Dead! il festival dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz. Tre giorni di musica con: Hiedelem (Attila Csihar / Balazs Pandi), Félicia Atkinson, Frequency Disasters (Steve Beresford / Pierpaolo Martino / Valentina Magaletti), The Fruitful Darkness (Gianni Gebbia / Tony Buck), Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism, Rhabdomantic Orchestra con Maria Mallol Moya, Jolly Mare, oAxAcA, Andrea, Healing Force Project, Andrea Passenger, Stefano Isaia, Weed Mason e Dj'mbo from Gambia. 

 

Si condivide

Tum Torino ufficio stampa

annuncia:

Jazz Is Dead! light version

10.11.12 settembre 2021 - Bunker Torino

Tre giorni straordinariamente partecipati 

Il festival di comunità dedicato alle sonorità più estreme del mondo jazz registra la passione!

E’ con grande che si condivide il comunicato stampa finale di Jazz is Dead! E lo facciamo con l'emozione e il desiderio di dire Grazie. 

Se il festival ha registrato questo successo è stato anche grazie a voi. 

Si è concluso Jazz is Dead! il festival dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz. Tre giorni di musica con: Hiedelem (Attila Csihar / Balazs Pandi), Félicia Atkinson, Frequency Disasters (Steve Beresford / Pierpaolo Martino / Valentina Magaletti), The Fruitful Darkness (Gianni Gebbia / Tony Buck), Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism, Rhabdomantic Orchestra con Maria Mallol Moya, Jolly Mare, oAxAcA, Andrea, Healing Force Project, Andrea Passenger, Stefano Isaia, Weed Mason e Dj'mbo from Gambia. 

Un viaggio sonoro. Una miscela puntuale di generi e sensazioni, capace di attrarre un grande pubblico variegato, consapevole e attento, accomunato dall'amore per la musica e dal desiderio di vita e condivisione. Tre giorni colmi di energia e profondità. 

Un festival caratterizzato dallo straordinario virtuosismo degli artisti coinvolti, dal loro estro e dalla loro unicità: fuoriclasse, improvvisatori, ricercati noisemaker internazionali alla guida di questa esperienza in una continua lotta tra luce e oscurità.

Quasi 4.000 passaggi in tre giorni, più di 24 ore di musica, 33 artisti coinvolti provenienti da 6 nazioni diverse, 12 espositori tra dischi, libri e strumenti autoprodotti, 24 volontari, 3 fonici, 10 baristi, 2 food truck, 6 le realtà che hanno collaborato per la realizzazione del festival. Jazz is Dead! è un festival di comunità. 

La struttura delle giornate ha presentato una precisa formula distintiva con apertura e chiusura con i dj set all'aria aperta e i concerti in sala. Tre le tappe concettuali che hanno caratterizzato l'edizione 2021: Elettronica il venerdì con i live di Félicia Atkinson, artista tra le più interessanti del panorama sperimentale internazionale, The Fruitful Darkness, formato dai fuoriclasse Gianni Gebbia / Tony Buck (The Necks), Andrea Ilian Tape, punta di diamante dell’omonima etichetta culto e il produttore Healing Force Project con il nuovissimo disco jazz fusion elettrificato. Etnica il sabato con i live di Rhabdomantic Orchestra che hanno presentato in anteprima il nuovo disco “Almagre” con la partecipazione di Maria Mallol Moya che uscirà per Agogo, gli Oaxaca con l'ultimo lavoro "Onde di Sabbia” e Jolly Mare, tra i produttori elettronici più prolifici d'Italia che ha presentato il live "Logica Armonica". Free la domenica con i live dei Frequency Disasters, il trio formato da Steve Beresford, libero militante dell'improvvisazione e del noise, che ha fatto parte dei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo, Pierpaolo Martino contrabbassista, docente universitario e saggista e Valentina Magaletti, batterista coinvolta in vari progetti straordinari come Tomaga, Raime, Nichola Jaar, per citarne alcuni, e poi Xabier Iriondo degli Afterhours & Snare Drum Exorcism al secolo Franz Valente de Il Teatro degli Orrori. Infine gli Hiedelem, il duo formato da Attila Csihar, frontman e voce dei Mayhem e dei Sunn O))) cult bands del metal più estremo e da Balazs Pandi, tra i batteristi più ricercati del panorama estremo, vanta collaborazioni con Merzbow, Thurston Moore e Keiji Haino. 

Durante Jazz is Dead! si è visto e sentito di tutto. Importante anche il successo riscontrato nell'area espositiva: etichette indipendenti del circuito locale, il banco di prova delle strumentazioni analogiche DIY, la libreria del Golem con una selezione di perle del sottobosco editoriale, tutti si sono confrontati con la voracità di un pubblico partecipe. 

Jazz Is Dead! Lunga vita al jazz!

Jazz Is Dead! festival è un evento di Arci Torino, con la direzione artistica di Alessandro Gambo, il contributo di Fondazione per la Cultura, Fondazione sviluppo e crescita CRT + Risorse, il patrocinio di Città di Torino, Circoscrizione 6. Partner: Bunker, Magazzino sul Po, Polo del '900, TUM, Dewrec, la libreria del Golem, Rock Burger, Van Ver Burger. Media Partner: Rai Radio 3, Rumore, SentireAscoltare, Giornale della Musica, Zero.

Info: Jazz Is Dead Festival - Tum Torino

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.jazzisdeadfestival.it  - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultrasonica

Portale Musicale dal 2004

Seguici su

Archivio fotografico

Grazie alla collaborazione con il collettivo BRUBEN che gestisce anche i contenuti del sito, Ultrasonica.it vanta uno degli archivi fotografici di eventi live più ampi della rete.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti per migliorare l'esperienza utente e motivi statistici. Cliccando OK e navigando su questo sito, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più