JID25, Jazz is Dead! festival: - Chiusura festival ed epiloghi - 9.500 - 100 - 100 - 50 - 12

JID25 Jazz is Dead! festival, chiusura festival ed epiloghi dell'ottava edizione. 9.500 - 100 - 100 - 50 - 12, ecco i numeri Infinito di Jazz is Dead! festival: 9.500 passaggi, 100 artist*, 100 volontar*, 50 persone nello staff per i 12 appuntamenti JID25. Al termine di questi quattro giorni, cuore della programmazione di Jazz is Dead! festival, resta la sensazione di aver partecipato a un momento vivo, di aver condiviso qualcosa di speciale, di essere parte di una comunità: dal 30 maggio al 2 giugno al Bunker di Torino, si è formata una comunità temporanea nonostante la dimensione festival. Jazz is Dead! festival prosegue con gli epiloghi al Planetario di Pino Torinese il 6, 20 giugno e 4 luglio, all’interno della cupola di Infinito - Museo dello Spazio con i suoni di Laura Agnusdei, il batterista Andrea Normanno e lo sperimentatore elettronico Paolo Dellapiana
Si condivide
Tum Torino ufficio stampa per Jazz is Dead! festival
annuncia:
Jazz Is Dead! Festival 2025 - Infinito
Ottava edizione
Festival 30-31 maggio, 1-2 giugno
Epilogo 6-20 giugno, 4 luglio
9.500 - 100 - 100 - 50 - 12,
I numeri Infinito di Jazz is Dead! festival:
9.500 - 100 - 100 - 50 - 12
9.500 passaggi, 100 artist*
100 volontar*, 50 persone nello staff
per i 12 appuntamenti JID25
Al termine di questi quattro giorni, cuore della programmazione di Jazz is Dead! festival, resta la sensazione di aver partecipato a un momento vivo, di aver condiviso qualcosa di speciale, di essere parte di una comunità.
La comunità di Jazz is Dead! esiste e resiste, durante questi quattro giorni si ritrova, più o meno consapevole della dimensione collettiva, del comune denominatore che come un filo rosso collega cuori, orecchie e teste. Dal 30 maggio al 2 giugno al Bunker di Torino, si è formata una comunità temporanea ma non effimera nonostante la dimensione festival. Questi quattro giorni lo hanno confermato. Ci siamo. Ce lo siamo detto durante i talk quando si parlava di festA e di ballo, di rituali non celebrativi, della cultura dello stare insieme. Lo abbiamo vissuto durante i concerti, tanti e intensi, nella dimensione collettiva dell’ascolto, quello sincero, non vittima della devozione della star, ma aperto alla scoperta e alla condivisione. C’eravamo mentre ballavamo durante i dj set, corpi nel rito laico della danza. Lo sapevamo quando passeggiavamo serene, certe di essere in un luogo sicuro, in termini di intenzioni, nelle modalità e nel dialogo. Lo sapevano anche gli artisti e le artiste che hanno interpretato il palcoscenico di Jazz is Dead come spazio di libertà, di parola, espressione e pensiero, e hanno scelto di condividere con noi parole, espressioni e pensieri di libertà.
Non ci resta che ringraziare tutte e tutti per queste giornate passate insieme, durante le quali ci siamo chiesti come stai, come state e come stiamo, abbiamo condiviso un sogno e quando a sognare è la collettività, è un primo passo verso la realtà. A inizio festival abbiamo immaginato di poter condividere una comunicazione di chiusura evento più razionale, abbiamo creduto di poter dare risposte più chiare sul futuro di Jazz is Dead! invece oggi ci prendiamo la libertà di poter continuare a vivere nella poetica del sogno di questi quattro giorni, nelle quali tutte le dimensioni sembrano possibili.
Jazz is Dead! festival non finisce qui, prosegue con gli epiloghi al Planetario di Pino Torinese il 6, 20 giugno e 4 luglio, all’interno della cupola di Infinito - Museo dello Spazio (tutto torna!). Le tre date si collocano nell’ambito del progetto Song For Stars, la particolarissima rassegna di Infinito che mette in sinergia la musica e la rappresentazione dell’universo. Gli obiettivi di fruizione dell’esperienza scientifica presso il Museo si servono di abili pratiche multidisciplinari, al fine di avvicinare un pubblico ampio e diversificato al mondo dello spazio, anche attraverso altri linguaggi e altre forme divulgative. La longeva partnership tra JID e Infinito è un virtuoso esempio che pone in asse due istituzioni percettivamente distanti ma in grado di trovare un punto di incontro a metà strada tra arte e scienza. Avremo il piacere di viaggiare nello spazio accompagnati dai suoni di Laura Agnusdei, il batterista Andrea Normanno e lo sperimentatore elettronico Paolo Dellapiana. Prenotazioni disponibili su planetarioditorino.it apertura museo (visitabile liberamente) ore 19:30 inizio performance ore 21:00.
Laura Agnusdei Trio - Presenta Flowers Are Blooming In Antarctica
La compositrice e sassofonista italiana Laura Agnusdei presenta “Flowers Are Blooming In Antarctica” un album che segna una svolta nella sua carriera e che vede l’artista immergersi in acque inesplorate; una profonda meditazione senza tempo sul nostro rapporto con il pianeta Terra, gli eco-conflitti che ne derivano e la fascinazione per le forme di vita non umane, amplificata da una vivida colonna sonora di exotica corallina, jazz spirituale, fourth-world minimalism, tropicalismo elettronico, futurismo tribale ed eleganza contemporanea.
Andrea Normanno - Produzione originale JID/SongForStars
Groove organici acustici ed i ritmi serrati dell’elettronica, la batteria è protagonista delle diverse dimensioni sonore esplorate con approccio tradizionale ma innovativo frutto di armoniose vibrazioni tra l'elettronica e il jazz cosmico, creando un'esperienza unica e coinvolgente per il pubblico.
Paolo Dellapiana - Produzione originale JID/SongForStars
Sperimentatore di spazi, suoni e strumenti, ricercatore di atmosfere pungenti ed insolite, indagatore di tecnologia e poesia, Dellapiana è una figura trasversale della scena musicale sperimentale internazionale nonché componente della cult-band Larsen dal 1996.
Prenotazioni presto disponibili.
Jazz is Dead! è un festival associativo nelle modalità e nella governance: è un progetto di Jazz Is Dead Aps, prodotto da Arci Torino e Magazzino sul Po
Un progetto di Jazz is Dead APS
realizzato da Arci Torino e Magazzino sul Po
direzione artistica e comunicazione TUM Torino
con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo
con il patrocinio di Città di Torino, Circoscrizione 6
sponsor Iren, Forst
Partner Torino Jazz Festival, inner_spaces, Green Days, Jazz:Re:Found, Fondazione per la Cultura Torino, Fondazione Culturale San Fedele, Bunker aps, Infinito Planetario di Torino, Ratatoj aps, Dewrec, Almare, Libreria del Golem, Lime
Media partner Rai Radio 3, Rumore, Sentireascoltare, Giornale della Musica, t-mag, Radio Raheem, Onda Rock, URSSS
Info:
IG jazz_is_dead
FB jazzisdeadtorino