La settimana di Jazz Is Dead Festival - 10.11.12 settembre, Bunker - Torino

La settimana di Jazz Is Dead Festival - 10.11.12 settembre, Bunker - Torino

La settimana di Jazz Is Dead Festival, il 10.11.12 settembre, Bunker di Torino: la settimana di Jazz Is Dead! il festival dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz. Tre giorni di musica proveniente dal circuito internazionale e alternativo, caratterizzati dal virtuosismo strumentale, con artisti di punta della scena impro-noise contemporanea, tra nuove stelle della etno-psichedelia e colonne portanti del moderno free-jazz. L'ingresso è gratuito riservato ai soci Arci

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Tum Torino, Ufficio Stampa Jazz Is Dead Festival 

annuncia:

Jazz Is Dead! light version

10.11.12 Settembre 2021 - Bunker Torino 

La settimana del festival dedicato alle sonorità più estreme del jazz tra musica e sperimentazione 

Hiedelem (Attila Csihar - Balazs Pandi) - Félicia Atkinson - Frequency Disasters (Steve Beresford / Pierpaolo Martino / Valentina Magaletti) - The Fruitful Darkness (Gianni Gebbia / Tony Buck) - Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism - Rhabdomantic Orchestra with Maria Mallol Moya “Almagre” - Jolly Mare (Logica Armonica Live Set) - oAxAcA - Andrea (Ilian Tape) - Healing Force Project - Andrea Passenger - Stefano Isaia - Weed Mason - Dj'mbo from Gambia.

La settimana di Jazz Is Dead! il festival dedicato alle sonorità più estreme e d’avanguardia del mondo jazz. Tre giorni di musica proveniente dal circuito internazionale e alternativo, caratterizzati dal virtuosismo strumentale, con artisti di punta della scena impro-noise contemporanea, tra nuove stelle della etno-psichedelia e colonne portanti del moderno free-jazz.

L'ingresso è gratuito riservato ai soci Arci e risponde all'esigenza di coinvolgere un pubblico di affezionati e curiosi che vogliono far propria una nuova esperienza di ascolto e partecipazione. Jazz Is Dead! è un festival dalle sonorità originali, che non si limita alla nicchia, ma si fa inclusivo e accessibile. 

La direzione artistica è frutto di una ricerca che segue fili conduttori percepibili: i tre giorni hanno un preciso iter concettuale che quest'anno si declina a partire dal sottotitolo light version.

Venerdì 10 settembre. La luce elettrica illumina gli animi. Elettronica con i live di Félicia Atkinson, artista tra le più interessanti del panorama sperimentale internazionale, The Fruitful Darkness, formato dai fuoriclasse Gianni Gebbia / Tony Buck (The Necks), Andrea Ilian Tape, punta di diamante dell’omonima etichetta culto e il produttore Healing Force Project con un nuovissimo disco jazz fusion elettrificato. 

Sabato 11 settembre. Luce solare che riscalda e suoni della terra e delle terre. Etnica con i live di Rhabdomantic Orchestra che presentano in anteprima il nuovo disco con la partecipazione di Maria Mallol Moya che uscirà per Agogo, Oaxaca, osannati da Gilles Peterson per l'ultimo lavoro "Onde di Sabbia” e Jolly Mare, tra i produttori elettronici più prolifici d'Italia che presenta il live "Logica Armonica". Chiude la serata il misterioso Dj'mbo From Gambia. 

Domenica 12 settembre. S accende la luce del cervello: il colpo di genio, l'estro degli improvvisatori, della libertà di scrittura ed esecuzione. Free con i live dei Frequency Disasters, il trio formato da Steve Beresford, libero militante dell'improvvisazione e del noise, che ha fatto parte dei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo, Pierpaolo Martino contrabbassista, docente universitario e saggista e Valentina Magaletti, batterista coinvolta in vari progetti straordinari come Tomaga, Raime, Nichola Jaar, per citarne alcuni, e poi Xabier Iriondo degli Afterhours & Snare Drum Exorcism de Il Teatro degli Orrori. Gli Hiedelem chiudono il festival: il duo formato da Attila Csihar, frontman e voce dei Mayhem e dei Sunn O))) cult bands del metal più estremo e da Balazs Pandi, tra i batteristi più ricercati dai grandi noisemaker internazionali, tra cui Merzbow, Thurston Moore e Keiji Haino. Si torna all'oscurità.

Poiché nulla è lasciato al caso, anche i dj set meritano attenzione. A cura di artisti appositamente scelti per sonorizzare le attese: Weed Mason (Tons) tra ambient e drone il venerdì, le selezioni etniche di Stefano Isaia (Movie Star Junkies) il sabato e domenica una scaletta free jazz proposta dal collezionista e dj Andrea Passenger.

L'edizione 2021 di Jazz Is Dead! si svolge al Bunker, centro culturale metropolitano che sorge a Torino nel quartiere Barriera di Milano, un sito di archeologia industriale che dal 2012 è un luogo vivo che ospita spettacoli, esibizioni e attività sportive. La trasversalità delle aree si sposa bene con le tante esigenze logistico strutturali del festival, accogliendo la zona concerti, il punto ristoro e gli spazi espositivi. Tra i partner coinvolti per l’area esterna compaiono la libreria del Golem, giovane spazio indipendente con tante idee, tanti libri e l'amore per l'artigianalità del lavoro, tanti saranno i dischi provenienti dal meglio del sottosuolo musicale torinese, tra cui il reggae di Serengeti, il noise di DTLS Sound, le sperimentazioni del Commando Vanessa, l’elettronica di art-aud, i suoni indipendenti di Love Boat e molte altre etichette del panorama cittadino; quest'anno, per la prima volta, anche un angolo dedicato a strumenti e sintetizzatori autoprodotti.

Jazz Is Dead! è libertà di espressione, esecuzione e approccio. L’edizione 2021 torna a essere un invito all'esplorazione di nuovi percorsi musicali, volti al domani, seppur consci delle radici. Jazz Is Dead! Lunga vita al jazz!

Jazz Is Dead! festival è un evento di Arci Torino, con la direzione artistica di Alessandro Gambo, il contributo di Fondazione per la Cultura, Fondazione sviluppo e crescita CRT + Risorse, il patrocinio di Città di Torino, Circoscrizione 6. Partner: Bunker, Magazzino sul Po, Polo del '900, Tum, Dewrec, la libreria del Golem, Rock Burger, Van Ver Burger. Media Partner: Rai Radio 3, Rumore, SentireAscoltare, Giornale della Musica, Zero.

Info: jazzisdeadfestival.it

Dove

Bunker, via Paganini 0/200 - Torino, Italy

Orari

Apertura porte ore 18

Timeline concerti su programma Jazz Is Dead: https://jazzisdeadfestival.it/copia-di-programma

Accesso agli Spettacoli 

Tutti gli spettacoli e i concerti del Festival sono gratuiti e riservati ai/alle soci/e Arci. I posti sono limitati e rispettano le normative anti-covid. Non è prevista alcun tipo di prelazione, prenotazione o di biglietto di ingresso. 

Prevenzione Anti Covid-19

In ottemperanza alle normative vigenti l'accesso al Festival è consentito esclusivamente alle/ai socie/i Arci munite/i di una delle seguenti Certificazioni Verdi Covid-19: 

- Green Pass;
- certificato di guarigione da Covid-19;
- esito negativo del test molecolare o antigenico rapido per il Covid-19.

Maggiori info: https://jazzisdeadfestival.it/info

Gli Artisti

Hiedelem (Attila Csihar, Balazs Pandi)

Domenica 12 settembre

Anteprima italiana di uno dei progetti più estremi del globo: noise, metal e improvvisazione. Hiedelem è frutto dell'unione tra Attila Csihar, frontman dei Mayhem e dei Sunn O))) e del batterista Balazs Pandi.

Félicia Atkinson

Venerdì 10 settembre

Minimalismo e sperimentazione, prolifica artista che spazia tra installazioni, sonorizzazioni e concerti. Pianoforte ed elettronica, riverberi e ambienti onirici. Un'esperienza per tutti i sensi. 

Frequency Disasters (Steve Beresford, Pierpaolo Martino, Valentina Magaletti) 

Domenica 12 settembre

Un trio d'eccezione fresco di un'omonima uscita discografica su Confront Recordings. L'ensemble è formata da Valentina Magaletti (batterista dei Tomaga, Raime, Vanishing Twins, Nicholas Jaar), Steve Beresford pianista e compositore inglese, eclettico e bizzarro, ha militato nei Flying Lizards e ha collaborato con i più grandi del jazz bordeline come John Zorn e Evan Parker; completa il trio Pierpaolo Martino, contrabbassista, docente universitario e saggista di musica contemporanea.

The Fruitful Darkness Trio (Gianni Gebbia, Massimo Pupillo, Tony Buck)

Venerdì 10 settembre

I nomi si presentano da soli. Gianni Gebbia è il rappresentante dei sassofoni più estremi italiani, Massimo Pupillo è il bassista e manipolatore degli ZU, Tony Buck è il batterista dei The Necks. Tappeti sonori, incursioni rumorose e ritmi spezzati.

Xabier Iriondo & Snare Drum Exorcism

Domenica 12 settembre

Due fuoriclasse delle scena del rock alternativo italiano. Provenienti dalle esperienze degli Afterhours e de Il Teatro degli Orrori, i due musicisti, chitarra e batteria, presentano il loro progetto di improvvisazione e rumore.

Rhabdomantic Orchestra with Maria Mallol Moya “Almagre”

Sabato 11 settembre

Concerto di presentazione di “Almagre” il nuovo disco dell'orchestra diretta da Manuel Volpe. Già protagonista delle seconda edizione di Jazz is Dead, la formazione composta da undici elementi, con la partecipazione straordinaria di Maria Mallol Moya, torna sul palco con un groove irrefrenabile, dall'afrobeat alla musica latina.

Jolly Mare presenta Logica Armonica live set

Sabato 11 settembre

Uno dei produttori elettronici più prolifici d'Italia, ballato e ascoltato in tutto il mondo, presenta il suo live Logica Armonica. Un tributo alla world music e alla musica ambient.

Oaxaca

Sabato 11 settembre

Osannati da Gilles Peterson per l’ultimo lavoro "Onde di Sabbia", la band capitanata da Boto dei Movie Star Junkies è un turbinio di suoni etnici a cavallo tra rock e jazz con rimandi all'afrobeat.

Andrea Ilian Tape

Venerdì 10 settembre
Punta di diamante dell'etichetta Ilian Tape, il suo live è un'incontenibile sequenza di ritmi spezzati e bassi profondi che fanno da base a suoni eterei, uno dei live elettronici più entusiasmanti del panorama dance IDM mondiale.

Healing Force Project

Venerdì 10 settembre

Il dj e producer Antonio Marini mescola jazz, elettronica, house e techno. Riconosciuto a livello mondiale, grazie alle sue release sulla infamous label Berceuse Heroique.

Ad accompagnare i concerti non mancano i dj con selezioni come sempre esclusivamente in vinile. Il free jazz di Andrea Passenger (Light Touches Records), l'etno jazz di Stefano Isaia (Movie Star Junkies), l'ambient noise di Weed Mason (Tons) e l'afro phunk del gambiano Dj'mbo From Gambia.

 

 

 

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