Ricomincia la stagione dell' Sapzio211 di Torino con un grande festival: COME INSIDE FEST #2

Ricomincia la stagione dell' Sapzio211 di Torino con un grande festival: COME INSIDE FEST #2

Quattro giorni di musica italiana da mercoledì 25 a sabato 28  settembre 

 

Mercoledì 25 SETTEMBRE 2013 

sPAZIO211

COME INSIDE FEST #1

CRASH OF RHINOS

+ FINE BEFORE YOU CAME

plays “Cultivation of Ease”

doors: 21.29

ticket: 10 euro

 

 

COME INSIDE FEST #2

BUGO acustico.13

+ PAGLIACCIO

+ MED IN ITALI

doors: 21.29

ticket: 7 euro (prevendita: biglietteria online)

 

 

Venerdì 27 SETTEMBRE 2013 

sPAZIO211

COME INSIDE FEST #3

ZEUS! / BLUE WILLA / CIBO

FAST ANIMALS & SLOW KIDS

GIANNI GIUBLENA ROSACROCE

GLI EBREI / ARODORA

JORDAAN

doors: 17.00

ticket: 5 euro / up to you! fino alle 20.00 (prevendita: biglietteria online)

 

Sabato 28 SETTEMBRE 2013 

sPAZIO211

COME INSIDE FEST #4

THE CYBORGS

JENNIFER GENTLE

LAMALORA / BARBAGALLO / SATELLITE

HIGH SERGEANTS / I MAURIZIO / SMART MISTAKE

HOUSE OF ROCK

doors: 16:00

ticket: 7 euro (up to you! fino alle 20:00) (prevendita: biglietteria online)

 

COMING NEXT IN sPAZIO211

settembre…è una vita che proviamo a capirlo ma non fa per noi…

mercoledi 25.09.2013 CRASH OF RHINOS + FINE BEFORE YOU CAME

giovedi 26.09.2013 BUGO acustico.13 + PAGLIACCIO + MED IN ITALI

venerdi 27.09.2013 ZEUS! + FAST ANIMALS & SLOW KIDS + BLUE WILLA + GLI EBREI + GIANNI GIUBLENA ROSACROCE + CIBO + ARODORA + JORDAAN

sabato 28.09.2013 THE CYBORGS + JENNIFER GENTLE + LAMALORA +BARBAGALLO + SATELLITE + HIGH SERGEANTS + I MAURIZIO + HOUSE OF ROCK

giovedi 10.10.2013 DIMARTINO

venerdi 11.10.2013 BACHI DA PIETRA

sabato 19.10.2013 MARK STEWART (The Pop Group) + MC BROTHER CULTURE

giovedi 24.10.2013 KIM GORDON from SONIC YOUTH: BODY/HEAD

sabato 26.10.2013 SOULFUL GRAN VARIETA’ RADIO SHOW

venerdi 01.11.2013 PERE UBU

mercoledi 13.11.2013 SUUNS

venerdi 15.11.2013 UMBERTO MARIA GIARDINI (Moltheni)

lunedi 25.11.2013 BRAIDS

 

 

COME INSIDE FEST #1

“Cosa può fare un rinoceronte, con un nodo? Sbatterci contro finché non lo spezza, fermandosi solo ogni tanto, per rifiatare rumorosamente. È questa liberazione animalesca, selvaggia, che rende i Crash Of Rhinos speciali non solo nello sparuto panorama emo attuale – forse vivo dalle nostre parti più che altrove, infatti anche gli inglesi Rhinos bazzicano dall’esordio etichette nostre, prima la Triste, che ha prodotto l’esordio “Distal”, poi la To Lose La Track, qui in realtà braccio italico di una distribuzione internazionale.

Ma la sensazione è che i Crash Of Rhinos non avrebbero per niente sfigurato neanche durante gli anni d’oro del genere, per come sanno incanalare il proprio impeto in una scrittura fervida, che fa di saliscendi ritmici e schemi armonici volubili e potenti al tempo stesso il proprio alimento principale.

È solo così che la rappresentazione di brutalità, di furore tipica del genere può risultare credibile, e in questo come nell’esecuzione, per la quale i Rhinos fanno uso di due chitarre, due bassi e una batteria (e molte voci), il quintetto di Derby non ha niente da invidiare a mostri sacri come Archers Of Loaf o Mineral– anzi, si potrebbero definire come il risultato di una fusione aurea tra questo filone e quello più tecnico, dalle venature math, degli American Football.” Ondarock.

www.facebook.com/crashofrhinos

“cari, il 25 settembre suoniamo a torino coi crash of rhinos.

prima che qualcuno se la prenda e cominci a tirarci le banane, sappiate che performeremo esclusivamente e più o meno per intero cultivation of ease che è il nostro primo disco in assoluto. magari pochi di voi lo conoscono. a dirla tutta ormai lo conosciamo poco anche noi, ma ci piaceva l’idea che questo concerto fosse una sorta di piccolo tributo ai nostri amichetti inglesi che proprio con questo disco abbiamo circa 12 anni fa conosciuto. insomma, faremo il gruppo spalla delle medie”

“chi urla magone c’ha la mamma maiala”

http://finebeforeyoucame.com/

 

COME INSIDE FEST #2

Ammettiamolo, ne sentivamo tutti la mancanza! perché Bugo riesce sempre, con la sua unicità e stravaganza, a portare un po’ di sole in queste giornate dal clima incerto, e non solo dal punto di vista meteorologico!

Ebbene quest’estate, il fantautore, dopo 7 anni in cui si è presentato al suo pubblico rigorosamente con la band,  torna ad esibirsi in versione acustica.

Precursore della nuova ondata del cantautorato italiano degli anni zero, le performance acustiche non sono una novità per Bugo che è di fatto nato artisticamente 15 anni fa da solo sul palco, oggi riproporrà i brani più famosi della sua carriera: un vero BEST-OF LIVE !

www.facebook.com/cristian.bugo.bugatti

PAGLIACCIO

Pagliaccio nasce agli inizi degli anni dieci e scrive e suona canzoni in italiano.

NON è un cantautore italiano, pur essendo italiano.

NON è nemmeno una indie rock band perché suona parecchio pop.

NON è nemmeno una pop band perché ha un approccio abbastanza indie.

Lo stile ed il suono di Pagliaccio vogliono rifiutare apertamente il dogma del lo-fi applicato a tutti i costi ai progetti di stampo ca…ntautorale emergenti, e quindi se suona male non è voluto!

Pagliaccio scrive e racconta di personaggi quotidiani incrociati distrattamente al supermercato, in ascensore, in fila alla posta, ai concerti e filtrati, centrifugati e riproposti come tipi umani attraverso la lente dell’introspezione in ottica quasi psicologica.

Si, Pagliaccio è il tuo psicologo.

www.facebook.com/#!/pagliaccioofficial

MED IN ITALI

I Med In Itali nascono nel 2007 dalle menti e le mani di Niccolò Maffei e Matteo Bessone e si possono definire un progetto che trova il proprio fulcro nella contaminazione di generi: le sonorità sono principalmente rock, ma addolcite e scaldate dalla chitarra acustica e dal sax e insaporite da ritmiche jazz-funk ricercate. Nati come buskers sulle strade di Dublino, di ritorno in Italia i Med In Itali trovano la propria formazione definitiva con chitarra acustica, sax, batteria e basso. Nel 2008 incidono il primo demo-tape, “Soluzione al Tempo”, che ottiene un ottimo riscontro da parte di numerose fanzine online e permette al gruppo di accedere ad importanti concorsi. Il brano “Soluzione al tempo” viene premiato come canzone della settimana su Kataweb e “Svanita Paura” inserito nella mixtape di Rockol. Nell’estate dello stesso anno vincono la settima edizione di Torino Sotterranea, acquisendo così la possibilità di aprire il Traffic Free Festival, e accedono alle fasi finali del 3dContest, che gli offre l’opportunità di condividere il palco con Niccolò Fabi (Mokadelic) e Morgan. Nell’Aprile del 2010 presentano il secondo lavoro e prima pubblicazione ufficiale per l’etichetta Hertz Brigade Records: “Bruco EP”. Accolto ottimamente dalla critica, il sound del disco e il forte impatto live portano i Med In Itali nell’estate del 2010 sui palchi di Collisioni Festival, Indi(e)avolato Fest, Atellana, Upload e ad aprire i concerti di Moltheni, Marta sui Tubi, Roberto Angelini, LnRipley, 2Pigeons, Enrico Capuano e molti altri. Dopo una lunga serie di concerti (oltre 100 in due anni) alla fine del 2011, i Med In Itali entrano nuovamente in studio per dedicarsi alle registrazioni del primo LP, uscito l’11 settembre 2012 per Libellula Music.

www.facebook.com/#!/medinitali?fref=ts

 

COME INSIDE FEST #3

ZEUS! è un duo formato da Luca Cavina (Calibro 35, Transgender, Hellish, Pornoise, Pixel Johnson, Beatrice Antolini) al basso distorto e da Paolo Mongardi (Transgender, Rebelde, Il Genio, Jennifer Gentle, Mortuaria, Taunt/State Of The Art Living Dead) alla batteria distorta. Il progetto nasce nell’ estate del ‘46 con l’ intento di rivoluzionare completamente il panorama musicale internazionale. Dopo varie sessioni in studio ci si rende subito conto che il materiale registrato è roba che scotta, tale da poter sconvolgere per sempre il mondo intero. I due decidono quindi di nascondere il master di quelle registrazioni e di non renderlo pubblico fino al 3000. Gli ZEUS! si prefiggono quindi di elargire una pioggia di metallo dorata fino a quando le masse non saranno pronte per ascoltare il contenuto del master segreto. Per gli amanti del trito.

[..ZEUS! tende ad usare il minimo per ottenere il massimo ed è: non metal, non punk, non math, non noise, non prog, non jazz‐core, né postalcunché. Semmai una somma di micro‐composizioni del nostro tempo, picassiane e psicodeliche, in quanto le particolari melodie di un certo tipo “liberano il pensiero dalle sovrastrutture delle convenzioni sociali”.] Agli ZEUS! importa poco del buon gusto, anzi…hanno il gusto ironico del trash e non fanno niente, ma proprio niente, per compiacere. Forse i loro gruppi madre danno agli ZEUS! un’inaspettata libertà, come se fosse il progetto con cui possono esprimere il peggio di sé senza compromessi. Forse sta qui la loro forza, o forse, semplicemente, il Padre degli Dei è con loro e allora c’è poco da fare o spiegare. Questi spaccano. Amen.

www.facebook.com/#!/zeusbumbum

Il progetto “Fast Animals And Slow Kids” nasce a Perugia alla fine del 2007 come una di quelle cose che si fanno per passare il tempo in inverno. I quattro personaggi coinvolti (Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti) vanno ancora al liceo e suonano in band locali. Fanno canzoni in inglese e provano il lunedì sera nella sala prove in cui lavora il batterista. In questa veste riescono a fare tre concerti ottenendo grandi pacche sulle spalle dai loro amici più cari; uniche presenze a tali eventi. Alla fine del 2009, finito il liceo ed alle prese con agonizzanti pomeriggi all’università, i quattro decidono di rispolverare con maggiore convinzione i Fast Animals And Slow Kids. Ed è così che arrivano i primi pezzi in italiano, i primi concerti importanti e le prime soddisfazioni. Registrano il loro primo ep “Questo E’ Un Cioccolatino” (stampato grazie all’aiuto di Luca Benni dell’etichetta umbra “To Lose La Track”) e nel corso del 2010 aprono i concerti a gruppi del calibro di Zen Circus, Il Teatro degli Orrori, Futureheads e Ministri, di passaggio nella loro città. Riescono a partecipare al celebre contest “Italia Wave Love Festival” e addirittura a vincerlo. Iniziano i primi minitour “spaccaossa” autogestiti, che li portano, in giro per il Bel Paese (ricordiamo di questo periodo, la memorabile trasferta Catanzaro-Bergamo). Dopo aver conquistato Appino e tutta la famiglia Zen CIrcus , registrano a Febbraio 2011 il loro primo disco intitolato “Cavalli”, prodotto, appunto, da Andrea Appino e pubblicato dall’etichetta Ice For Everyone, di proprietà degli Zen. Il disco, uscito nel Novembre 2011, forte di un suono “abrasivo”, dovuto principalmente alla registrazione e mixaggio di Giulio Ragno Favero del Il Teatro Degli Orrori, riscuote il successo di critica e pubblico, portando i F.A.S.K. di nuovo in tour, prima a seguito degli stessi Zen Circus, poi da soli, nei migliori locali della penisola e nei migliori festival estivi. A differenza dei loro primi tour, dietro queste date c’è la professionalità di Locusta Booking ed il lavoro del fonico Andrea Marmorini ( chitarrista dei seminali La Quiete) che garantisce quel suono granitico che ben conosce chi ha avuto l’occasione di assistere ad un concerto della band perugina.

Nel frattempo, tra un concerto e un altro, i Fast Animals ascoltano tanta nuova musica e lavorano a nuove canzoni. Realizzano una decina di pezzi e decidono di andare i registrare i provini nella casa vacanze della famiglia di Aimone, di fronte al lago di Montepulciano e a pochi chilometri da quello di Chiusi, al confine tra Umbria e Toscana. I risultati sono così soddisfacenti da convincere la band a registrare lì il loro nuovo album. Ed è così che nel Novembre 2012, con Andrea Marmorini e Jacopo Gigliotti alla produzione, apparecchiature prestate da amici e conoscenti e tante nuove idee, si rinchiudono al Macchione (la casa vacanze della famiglia Romizi), e registrano mattina e sera i pezzi che andranno a comporre il loro secondo album ufficiale: “HYBRIS” uscito il 18 marzo scorso grazie al supporto di Woodworm, Audioglobe e Toloselatrack.

https://www.facebook.com/fastanimalsandslowkids

 

Blue Willa è il fermo-immagine di qualcosa che è scaturito giorno per giorno, che è impossibile catturare (è quello che succede qui e ora durante i concerti) ma che con buona approssimazione si è provato a restituire in un formato compatto e riproducibile. Per questo la band ha cercato di coinvolgere un’artista con un orizzonte visionario stupefacente come Carla Bozulich, già alla testa di progetti ambiziosi come Evangelista, The Geraldine Fibbers, Scarnella, Ethyl Meatplow. Le affinità tra la band e Carla tracciano un percorso trasversale in costante movimento in una terra di mezzo tra Pixies e Diamanda Galás, Kurt Weill e Iggy Pop, echi di torride melodie mediterranee e richiami di nativi americani, paesaggi sonori solcati dalle fantasticherie di Edgar Allan Poe o Italo Calvino, rumori inquietanti, animali, campane, gitani, punk.

Nei tanti anni vissuti a fianco di questi musicisti abbiamo aspettato a lungo questo momento, l’uscita del disco che potesse restituire a pieno l’emozione della loro musica e che trovasse un punto di equilibrio tra le loro diverse anime. Signori, il momento è arrivato: ecco a voi i Blue Willa, per noi una esperienza coinvolgente e totalizzante.
Blue Willa, un buco nero che si nutre di emozione ed energia.

www.bluewilla.com

Dopo l’esperienza de La Piramide di Sangue, Stefano Isaia (MOVIE STAR JUNKIES) torna al progetto solista che all’ensemble aveva fornito il nome. Già lo scorso anno era infatti uscita una cassetta per Yerevan Tapes a nome Gianni Giublena Rosacroce, “La Piramide di Sangue” appunto, oggi bissata da una nuova tape per NO=FI Recordings. “La Mia Africa” si scosta da “Tebe” non tanto per atmosfere e immaginario – sempre legati a un ipotetico e onninclusivo Terzo Mondo, occulto, misterioso e mentale – quanto per forma e mezzi: al clarinetto, alla marimba e alle percussioni del poliedrico Isaia si affiancano le chitarre acustiche di Dedalo666, Vernon Senegal e Jenaa el-fna e le voci in Fulfulde delle due tuareg Aissa Daouda e Elle’ Abigaelle, per dar vita a brevi bozzetti fatti di ritmi ancestrali e melodie reiterate che generano stati di ipnosi. Movimenti lenti e ossessivi sui toni bassi (Il sandalo di Aissa, la conturbante Te, nel deserto), visioni cinematografiche (Morricone nel Sahara in Dogon, Kusturika in Persia ne La sposa bambina, le atmosfere noir evocate dai fiati di Dov’è la casa del mio amico?), episodi pacificanti e solari (Yurugu, La memoria della Terra), sperimentazioni sintetiche (gli animali de Il sole della discordia, le percussioni in Le tre lune) ma soprattutto serpentine melodiche sapor del deserto che incantano e rapiscono (Sangue nero, Il primo sole sul tempio)….

A 3 anni di distanza dall’esordio datato e intitolato “2010″, Gli Ebrei si ripresentano con un un nuovo lavoro e un nuovo piano: “Disagiami” - nuovo ep di 6 pezzi in uscita il 1° aprile su Tannen Records (free download/digitale) e acquistabile dal 31 maggio su V4V Records (cd) – è il nichilismo annoiato di chi vive in una provincia stretta e claustrofobica come una gabbia, è la rassegnazione coatta di chi sa che non si può scappare, è il racconto degradante di una realtà sbilenca, che di memorabile ha ormai ben poco ma su cui non possiamo e non dobbiamo spegnere la luce.

6 pezzi dissacranti per farsi sbattere la vita addosso, cinici e distaccati come tutti quei vicini che non ci salutano mai.

“Disagiami” rappresenta il nostro primo Ep dopo il primo Disco. Sei tracce forse più pulite ma sempre col nostro sound low fi registrate la scorsa estate.

Calda estate. Parla della nostra città e di quello che si fa nella nostra città. Del disagio nel vivere le situazioni che si ripetono. Parla di come vediamo le persone e le situazioni.  Feste e week end.

www.facebook.com/Gliebrei

All’inizio era solo il nulla cosmico. Poi alcune cellule hanno ben pensato di riprodursi, mettendosi a ballare la rumba su ritmi caraibici.
Molti anni son passati da allora, addirittura decenni, o forse eoni.
Una serie di coincidenze avvenute in questo lasso di tempo ha portato alla nascita del rogheroll, del panc, dell’arcor e di tutta una serie di nomi con cui il rumore è stato etichettato. Per celebrare tutto questo nacquero i Cibo, musica intelligente per gente deficiente, musica deficiente per gente intelligente.

www.facebook.com/ciboband

ARODORA: Travolgente passione torinese per il Rock Strumentale! C’era Torino con i suoni e le situazioni di quel periodo creativo a cavallo degli anni 80/90…. dall’influenza di quel background e dal panorama del rock indipendente e crudo di sempre, nelle cantine dai muri carichi di muffa dei Docks nel 2005 nasce il progetto “arodora”: forte identificazione con il territorio e voglia di sonorità strumentali alternative e sperimentali. Francesco chitarra – Felicce batteria – Giovanni chitarra – Rouge basso, hanno sulle spalle l’esperienza di anni di varie avventure musicali precedenti ed attuali (I Treni all’Alba, Belli Cosi, Sparkle, Suolo Libero, Gli Aeroplani Cadono). Suonano un genere dai suoni graffianti, colpisce piacevolmente la sregolatezza acustica di alcuni riff e la frequente alternanza delle situazioni musicali con accostamenti d’azzardo. Ogni traccia e’ caratterizzata da energica progressione, potenza trascinante e genuina passione che generano piacere acustico!!

www.facebook.com/pages/arodora

Jordaan nasce nel 2009, come naturale conseguenza di varie esperienze e dall’osservazione di realtà musicali nella provincia di Torino. Alla base del progetto vi è indiscutibilmente la voglia di fare musica e, quello che più conta, di farla mettendo in comunicazione generi quasi sconosciuti in Italia, come il math-rock e il post-rock. Jordaan è infatti un concetto, un’idea di musica che cerca di liberarsi dai suoi vincoli strutturali focalizzandosi più sul flusso delle sensazioni, sul tempo, sul suono e il suo colore. Jordaan quindi unisce sonorità post-rock e atmosfere ambient a quelle più aggressive, creando così uno stile ipnotico nello spaziare tra tonalità melodiche a passaggi carichi di groove. L’ambizione è quella di provare ad essere una band che abbia sempre e comunque qualcosa di originale da portare sul palco. Di grande importanza per i Jordaan è la decisione di non usare alcuna voce. La sua assenza di fatto li porta a mettere in musica ogni idea che nasca all’interno del progetto, ma costringe anche a un continuo approfondimento della conoscenza e del modo in cui lo strumento entra nei vari brani, nonchè delle interazioni tra gli stessi strumenti.

www.facebook.com/jordaanband

 

COME INSIDE FEST #4

Fine e inizio, positivo e negativo, vita e morte, questa two man band dimostra di non aver perso la naturale predisposizione per le contraddizioni: per sopravvivere nel nostro presente riesce a trasformare quello che solitamente viene usato come dispositivo letale in un indispensabile strumento del sapere. Una sedia elettrica come scranno per ricaricarsi di energia e assimilare informazioni prima di riprendere la ricerca delle radici del Blues, un necessario viaggio nel passato che assicuri a suon di boogie un futuro meno brutale all’umanità. Il nuovo manifesto “Electric Chair” del power duo raccoglie 12 brani originali ed una cover permeati del sound rock blues degli anni ’70, ma non solo. Nell’attento viaggio di riscoperta delle tracce perdute della musica nera non mancano incursioni di sonoritИ afro e orientali, accenni di rock psichedelico e ammiccamenti alle sperimentazioni jazz di inizio secolo, sempre perШ con un occhio fisso all’esperienza rivoluzionaria di gruppi culto come ZZ Top, The Knack e Canned Heat, un’ereditИ musicale assimilata e riproposta nella loro inconfondibile firma riot.

http://thecyborgs.it/

I Jennifer Gentle sono forse una delle più bizzarre e improbabili rock bands italiane di sempre, tanto da divenire il primo gruppo tricolore ad essere messo sotto contratto dalla leggendaria etichetta americana Sub Pop (Nirvana, Soundgarden, Mudhoney e più recentemente Shins). Negli anni hanno collezionato una lunga quanto eterogenea lista di fans (comprendente nomi come Graham Coxon , Jarvis Cocker, Julian Cope, Mars Volta e membri di Architecture in Helsinki e Dandy Warhols) che li ha trasformati in una delle formazioni indie italiane più conosciute all’estero.

Il nucleo originale del gruppo nasce alla fine del 1999 attorno alle figure dell’allora 19enne Marco Fasolo (cantante, chitarrista e autore di testi e musiche) e del batterista Alessio Gastaldello. Con un debole per il rock n roll anni 50, la visceralità garage punk dei 13th Floor Elevators e il pop psichedelico dei Pink Floyd, i JG (a questo punto rimpinguati dal chitarrista Isacco Maretto e dal bassista Nicola Crivellari) incidono e autoproducono il primo album I Am You Are nel 2001, bizzarra combinazione di sgangheratezze beefheartiane e luminoso pop barrettiano.

Il secondo cd Funny Creatures Lane vede la luce l’anno successivo sempre sulla propria etichetta Sillyboy: a fronte del sostanziale disinteresse riscosso in patria, Funny Creatures Lane ottiene invece  attenzione negli Stati Uniti e Inghilterra, paesi in cui la vena psichedelica e giocosamente inquietante della band è particolarmente apprezzata. Sempre nel 2002, i Jennifer Gentle registrano con il chitarrista giapponese Makoto Kawabata (Acid Mothers Temple) il live The Wrong Cage, poi ristampato da A Silent Place nel 2008. Nel 2003 entrambi gli album di studio vengono ripubblicati come doppio cd dalla label australiana Lexicon Devil – alla fine del 2004, in conseguenza dell’interesse suscitato da questa ristampa, i JG (ormai ridotti al duo Fasolo/ Gastaldello) firmano per Sub Pop. Il nuovo album Valende esce l’anno seguente, ottenendo ottime recensioni e preparando il terreno ad un primo lungo tour americano, che comprende anche concerti sold out a New York e Los Angeles. Nel 2007  i JG (dopo due brevi tournées in Cina) si imbarcano per un altro tour americano di un mese e mezzo a cui fanno seguito diverse puntate in Inghilterra, in conseguenza della grande attenzione suscitata in terra d’Albione da Midnight Room. Il brano Take my hand è infatti incluso sia in un cd allegato alla rivista MOJO che nella tradizionale compilation Rough Trade Shops che segnala le migliori uscite indie dell’anno e sempre per MOJO Fasolo registra una cover di Syd Barrett per un tributo al leader dei Pink Floyd in cui i JG appaiono a fianco di REM, Hawkwind e Marc Almond tra gli altri. Dopo la pubblicazione per il mercato inglese dell’EP Evanescent Land (maggio 2008),  i JG (ora ridotti a Marco Fasolo e Liviano Mos, ai quali si aggiunge Stephen “Stuffy” Gilchrist, batterista di Graham Coxon) proseguono la loro tournèe in Europa, suonando in Germania, Francia, Inghilterra, Belgio, Svizzera, Olanda e partecipando all’importante festival europeo di Groningen Eurosonic. Con Fasolo impegnato nel suo lavoro di produttore (tra gli altri ha collaborato con C+C = Maxigross, Slumberwood, Mamuthones, Samuel Katarro e Father Murphy), la band ritorna a suonare con una certa regolarità a partire dal 2010 e questa volta con l’amichevole aiuto da Luca e Alberto Ferrari dei Verdena, impegnati rispettivamente alla batteria e al basso. Infine, ad aprile 2013 Fasolo lancia il progetto di studio Universal Daughters, con il quale pubblica l’album Why hast Thou forsaken me, raccolta di covers appartenenti alla tradizione anglo-americana e interpretate da un cast internazionale nel quale tra gli altri appaiono Jarvis Cocker, Chris Robinson dei Black Crowes, Alan Vega, Verdena, Mark Arm dei Mudhoney e Gavin Friday. L’album, stampato in Italia da Santeria (l’edizione europea con due brani in più vedrà la luce il prossimo settembre a cura di Rough Trade), rappresenta un ulteriore passo in avanti nella personale ricerca sonora di Fasolo e testimonia la sua padronanza di stili musicali distanti dalla tradizione italiana come il country, il gospel e il rhythm n’ blues delle origini.

www.facebook.com/jennifer.gentle.official

Nel 2008 diamo vita a questo progetto strumentale.

Lo chiamiamo LAMALORA: un omaggio a Beppe Fenoglio, un modo per ricordare la vita dura e amara vissuta un tempo nelle Langhe, ma anche un modo per esorcizzare alcuni passaggi difficili della vita.

Siamo un gruppo di provincia, quella di Cuneo.cNell’ottobre del 2010 abbiamo registrato un disco in una cascina nelle colline albesi, precisamente in Fraz. Brantegna – Montelupo Albese (CN).

Il disco è stato registrato dall’amico Francesco Groppo (già alle prese con damage is done, elephant man, cani sciorri, fuh, treehorn, io monade stanca, the congruence of motion, ecc…).

Negli anni abbiamo condiviso il palco con:

MONOLITHIC ( Motorpsycho, Jaga Jazzist – Norvegia), GIARDINI DI MIRò, IL PAN DEL DIAVOLO, KARMA TO BURN (band storica stoner strumentale USA), RUGGINE , MORKOBOT, KARL MARX WAS A BROKER, VALERIAN SWING, MATTEO CASTELLANO, TREEHORN, CANI SCIORRI, ecc…

www.facebook.com/pages/Lamalora

Carlo Barbagallo è un musicista, un compositore, un arrangiatore, un compositore, un pruduttore e un tecnico audio. Nel corso degli ultimi anni, grazie alla propria net-label “Noja Recordings” e ad altre etichette indipendenti della scena nazionale  Carlo ha realizzato numerosi lavori sotto varie ragioni sociali (Suzanne’Silver, Tempestine, Les Dix-Huit Secondes, La Petroliera, Redondo, CoMET, lbanopower, La Moncada, Tellaro). Di recente ha dato alle stampe “Blue Record”, disco accolto con grande entusiasmo dalla critica specializzata e realizzato presso il Blue Record Studio di Mondovì (CN) con la collborazione di vari amici provenienti da atre importanti esperienze della scena musicale cuneese che si conferma ancora una volta incubatrice di alcune delle novità più interessanti del panorama musicale nazionale.

www.facebook.com/barbagallonoja

L’ educazione dove siamo noi vale più o meno quanto l’amore, se c’è bene se non c’è pazienza. So che voi non ci vedete, ma noi vediamo voi. Non è un bello spettacolo, ma non siamo qui per giudicarvi, bensì per raccontarvi. Storie assurde, trapianti di cervelli, anime vendute e tanto tanto amore? No,quello no. Molto probabilmente vi starete chiedendo:”E noi per quale sconosciuto motivo dovremmo starvi a sentire?”. Lo volete sapere davvero? Perchè di mezzo ci siete anche voi.  I SATELLITE, quartetto Torinese uscito da Pagella Non Solo Rock e abbracciato completamente da sPAZIO211.  Obbiettivo primario: congiungere il rock a sonorità spaziali e minimali, senza trascurare lo spiritò hardcore che la città di Torino si porterà sempre con sè.

www.facebook.com/pages/Satellite

I Maurizio sono un duo torinese nato nel 2013 e composto da Zanca e Maurizio. La loro musica può essere definita noise-jazzcore con influenze elettroniche.

www.facebook.com/pages/I-Maurizio

Gli Smart Mistake sonouna band pop punk, formatasi a Torino nel 2010. È attualmente composto da quattro membri: Valentine (Lead vocalist),Ander (chitarra e back vocals), Alessio (basso) e Andrea (batteria). La band ha visto susseguirsi diversi bassisti e batteristi,mantenendo solo la voce e la chitarra della formazione originale. Difatti Andrea sostituisce l’originario batterista Steve, e dopo Filippo ed Alessandro, Alessio è ritornato a far parte della band come da formazione originale. Il primo singolo degli Smart Mistake “Time Trap” è uscito il 15 Gennaio 2013, inoltre la band sta programmando un breve tour fuori dall’Italia. Il nome della band significa “Errore intelligente”, ovvero un errore che in fondo porta a qualcosa di positivo, una sorta di buono auspicio anche durante i peggiori periodi della nostra vita.

www.facebook.com/SmartMistake

Gli High Sergeants nascono nel 2010 in una nuova formazione composta da un batterista e due chitarristi (ragazzi del 1993, studenti a Torino) che condividono la passione per la musica ed in particolare per il rock-blues. Il nome significa “sergenti su di giri” e vuole richiamare lo spirito energico del gruppo. Dopo un anno di concorsi(14° posto a PagellaNonSoloRock) e partecipazioni a serate in al…cuni locali torinesi si unisce alla band un bassista. Con quella formazione più completa, rimasta la stessa fino ad oggi, ha inizio un miglioramento, e il gruppo si orienta verso un genere che varia dal Rock-blues all’Indie Rock. Viene conquistata la semifinale al concorso TorinoSotterranea e si aprono collaborazioni con diversi locali. Gli High Sergeants hanno così la possibilità di suonare all’Alcatraz e da Giancarlo ai Murazzi, al Caffè del Progresso, al Taurus club di Ciriè, e a Spazio211 di Torino. Nell’estate del 2012 viene registrato un primo EP presso lo studio OneBlackSock sempre a Torino. I brani sono stati presentati durante una serata organizzata dal “Mad” all’Acqua. Proseguono nel frattempo le prove e la musica.

www.facebook.com/HIGHSERGEANTS

Un pomeriggio assieme ai ragazzi della scuola più rock della città!

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