E' uscito ieri, 8 novembre, il primo album degli Aabu, "Basta Scegliere".

E' uscito ieri, 8 novembre, il primo album degli Aabu, 

Aabu, "Basta Scegliere": è uscito ieri, 8 novembre, il primo album della band bolognese per A Buzz Supreme - Gli Aabu sono una band alternative-rock composta da Emanuele (voce), Michele (basso), Alessandro (chitarra), Sonia (batteria) e Mattia (chitarra). Dopo diversi anni sui palchi e un tour acustico nel sud degli Stati Uniti, nasce l’idea per il loro primo disco: Basta Scegliere.

A Buzz Supreme
presenta:

Aabu "Basta Scegliere"

Data di uscita: 08 Novembre 2016
Etichetta: A Buzz Supreme

Gli Aabu sono una band alternative-rock composta da Emanuele (voce), Michele (basso), Alessandro (chitarra), Sonia (batteria) e Mattia (chitarra).
Nati a Bologna nel 2010, hanno costruito la propria identità dentro una scena musicale in declino, aggrappandosi ai piccoli locali e centri sociali della loro città per sfogare nei concerti la propria urgenza.
Dopo diversi anni sui palchi e un tour acustico nel sud degli Stati Uniti, nasce l’idea per il loro primo disco: Basta Scegliere.

Prodotto e registrato al Noise Factory di Milano da Alessio Camagni, Basta Scegliere unisce la classica forma-canzone a momenti strumentali imprevedibili.
I testi, in italiano, sono scritti in un linguaggio diretto e raccontano la quotidianità con un tocco di ironia. I due cd che compongono il disco contengono le stesse canzoni, con le stesse melodie, gli stessi arrangiamenti e gli stessi testi.
Ciò che li differenzia sono le scelte sonore, che danno vita a una versione cristallina e pulita e a una sporca e distorta.
Non c’è lato A e lato B, non c’è disco 1 e disco 2 e la band non esprime, volutamente, alcuna preferenza: lo conferma un packaging totalmente simmetrico.

Scegliere significa essere liberi.
Sono pronti a proclamarlo a gran voce praticamente tutti, da Spartaco e le sue proverbiali catene alla casalinga di fronte al gigantesco banco della frutta in un supermercato, da chi per primo parlò di libero arbitrio fino a chi alla mattina esamina con cura 50 paia di scarpe nel suo armadio.
Quello che nessuno si azzarda a ricordare, poiché destabilizzante se non scandaloso, è che la libertà produce anche il peso della decisione, le responsabilità conseguenti e insomma, anche una certa ansia! “L’uomo è l’unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere”, disse un saggio filosofo tedesco.
Gli Aabu sono partiti da queste riflessioni per dare vita a Basta Scegliere, un disco nuovo e originale, un disco double-face, con gli stessi brani presentati in due trattamenti sonori differenti: uno cristallino e curato, uno più underground e rumoroso. Perché? Vogliono offrire quell’interattività, quella libertà così importante oggi? O forse vogliono solo trovare una strada per arrivare a chiunque, magari senza le antiche diatribe di genere dell’industria musicale?

Del resto, lo insegna anche Gianni Morandi, concittadino della band: per conquistare una ragazza bisogna prima piacere a sua mamma. Basta Scegliere ci costringe a una scelta già a cominciare dal packaging: non si capisce quale sia il fronte e quale il retro e ci sono 2 copertine. All’ascoltatore decidere se godersi un bel disco rock-pop col cd “fiore”, pulito, emozionante e ben suonato, o se perdersi nelle saturazioni e nella furia rock del cd “pugno”. Anche il significato dell’acronimo Aabu è lasciato alla libertà dei singoli, potendo scegliere da una lista smisurata fornita dalla band.
Ma il titolo “Basta scegliere” è un invito cordiale o una negazione assoluta? Un sorriso a faccia pulita o la violenza di uno schiaffo? Di certo si presta a una doppia interpretazione che ci mette con le spalle al muro lasciando al centro solo la musica. A monte di tutto resta evidente la provocatoria “non-scelta” della band, che si mette completamente al servizio delle canzoni infrangendo la prima regola del microscopico mercato discografico del rock in Italia: l’identità è tutto. “Ecco i maledetti!”, “Ecco i politicizzati!”, “Ecco i melodici!” e i rockettari prima si specchiano e poi scelgono di seguire una band o un’altra, rimpinzati giorno per giorno da social network iperattivi straripanti di contenuti.

Ma cosa succede se l’immagine e i suoni si sdoppiano? La speranza degli Aabu è che le canzoni acquistino ancor più vigore una volta sottratte allo stantio gioco Mainstream/Underground o, meglio, una volta che si saranno insinuate in entrambi i mondi. Comunque andrà, esiste finalmente un disco da mettere su in auto sia che tu stia riaccompagnando a casa una fanciulla dopo il primo appuntamento, sia quando vuoi finire fuori strada e schiantarti mentre guidi ubriaco contromano. Basta Scegliere, appunto.

Link utili
http://www.facebook.com/AAbUproject
http://instagram.com/aabu.band
http://aabu.bandcamp.com/
http://www.youtube.com/aabuproject
http://soundcloud.com/aabu

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