Julie's Haircut + Mulbö in concerto a Spazio 211 - Torino

Julie's Haircut + Mulbö in concerto a Spazio 211 - Torino

Julie's Haircut in concerto a Spazio 211 di Torino il 24 marzo: seguendo le proprie intuizioni, la band è riuscita, nel tempo, a sviluppare una sensibilità e un approccio nei confronti dell’innovazione e della ricerca musicale di cui “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin”, il nuovo settimo album e prima uscita per la britannica Rocket Recordings, è uno splendido esempio. Opening: Mulbö

ToDays festival

è lieto di presentare:

Venerdi 24 marzo 2017

Julie's Haircut

opening: Mulbö

Spazio 211, via cigna 211, Torino

apertura porte ore 21:29  -  ticket 10 € + dp

Prevendite attive: www.spazio211.com

“Per la musica che facciamo, in Italia siamo sempre stati considerati un corpo estraneo” affermano i Julie’s Haircut. 

Con il loro sound, eccentrico, complesso e originale, fin dalla nascita della band alla fine del secolo scorso i Julie’s Haircut hanno sempre faticato, nel loro paese natale, a trovare artisti con cui condividere una certa attitudine alla sperimentazione.

Eppure, seguendo le proprie intuizioni, la band è riuscita, nel tempo, a sviluppare una sensibilità e un approccio emozionale nei confronti dell’innovazione e della ricerca musicale di cui “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin”, il nuovo settimo album e prima uscita per la britannica Rocket Recordings, è uno splendido esempio.

Era il 2005 quando la band decise di assecondare un atteggiamento più sperimentale per la composizione, elaborando un approccio “alchemico” che si è rivelato fondamentale nell’architettura del loro sound. Un metodo compositivo basato sull’improvvisazione, capace di superare generi e riferimenti.

“In effetti non ‘scriviamo’ più canzoni, non nel senso abituale del termine”, spiegano. “È un processo più simile a quello che Teo Macero applicava alle registrazioni di Miles Davis: : improvvisare liberamente in studio per poi ‘scovare’ la canzone nelle registrazioni, rifinendola fino alla sua forma definitiva. 

Anche i Can - il cui ex cantante Damo Suzuki è un caro amico della band e con cui hanno collaborato diverse volte – utilizzavano un metodo simile”.

Il risultato è un disco costruito su ripetizioni estatiche, saturo di esplosioni che collidono con paesaggi sonori ipnotici. Otto tracce piene di contrasti, in cui il fuoco abbagliante delle chitarre, del piano elettrico, dei fiati e dei sintetizzatori analogici si affianca a compostezze celesti e strutture glaciali.

Un disco fortemente segnato, anche nei testi, da una vena lisergica e visionaria, accecante ed estatico, che pone la band in una posizione del tutto unica nella scena rock contemporanea.

Coprodotto dalla band insieme a Bruno Germano e al team della Rocket Recordings, “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin” è stato registrato in una formazione allargata che, a fianco di Nicola Caleffi, Luca Giovanardi, Andrea Rovacchi, Andrea Scarfone e Ulisse Tramalloni, vede anche il contributo della nuova arrivata Laura Agnusdei ai sassofoni e, per la prima volta in sette anni, del membro fondatore Laura Storchi alla voce nella conclusiva “Koan”-

“Se c’è un senso nella musica psichedelica” affermano i Julie's Haircut “è sempre stato quello dell’avventurarsi senza una rete di protezione”. Senza ombra di dubbio, se c’è una certezza nel perdersi nei ritmi e negli spazi di “Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin”, è che non viene fornita nessuna forma di sicurezza.

In attività dal 1994, I Julie’s Haircut sono un collettivo di cinque musicisti emiliani. Il loro album di debutto “Fever in the funk house” (Gamma Pop, 1999), uno strano mix di garage rock, psichedelia noise e melodie pop fu salutato dalla critica come uno dei migliori debutti indie-rock italiani ed è stato inserito dalla rivista Rumore nella lista dei 50 album italiani fondamentali degli anni '90. 

Il successivo “Stars never looked so bright” (Gamma Pop, 2001) mescolava questi elementi con un approccio più soul, rispecchiando l’amore per la black music degli anni '60 maturato in seno alla band.

Nel 2003, dopo essere passati sotto l’egida della bolognese Homesleep Records I Julie’s Haircut hanno pubblicato il loro terzo album “Adult situations”, il primo a godere di una distribuzione internazionale. Qui melodia e psichedelia si compenetrano in maniera più personale.

Dal 2005 la musica dei Julie’s Haircut si è mossa verso territori più sperimentali, concentrandosi maggiormente sull’improvvisazione e la ricerca sonora, senza perdere contatto con il groove e la melodia che hanno caratterizzato la loro musica fin dal primo giorno.

Il frutto più immediato è “After dark, my sweet” (Homesleep, 2006), il quarto fortunato album della band, che vede la partecipazione dell’ex Spacemen 3 Sonic Boom, acclamato come uno dei migliori album dell'anno e inserito dalla rivista Il Mucchio nella top 20 degli album psichedelici italiani dagli anni '80 in poi.

Nel 2006 fungono anche da “sound carriers” per alcune performance dell’ex cantante dei Can Damo Suzuki, entrando così a far parte del Damo Suzuki Network e consolidando una solida relazione con l’artista nippo-tedesco che continua ancora oggi.

Nel 2009 esce il quinto doppio album “Our Secret Ceremony” per l’etichetta A Silent Place.

Nel 2010 realizzano per la rassegna "Storie di Straordinaria Scrittura" lo spettacolo Transformed a Carpi, nel quale risuonano l'intero album Transformer di Lou Reed accompagnati da diversi ospiti vocali come Violante Placido, Angela Baraldi, Lilith, Giovanni Gulino, Alessandra Gismondi. Lo stesso anno partecipano con Peter Hook all'omaggio ai Joy Division Unknown Pleasures a Reggio Emilia.

Un nuovo singolo 10", che include cover di The Tarot dalla colonna sonora de "La Montagna Sacra" di A. Jodorowsky e di O Venezia Venaga Venusia di Nino Rota dalla colonna sonora del "Casanova di Federico Fellini" viene pubblicato nel giugno 2011 sulla risorta etichetta Gamma Pop.

A giugno 2012 esce per Woodworm & Trovarobato un nuovo EP di 4 tracce inedite intitolato "The Wildlife Variations".

Nel 2012 la band ha dato inizio a una collaborazione con il compositore contemporaneo americano Philip Corner, sfociata in una performance live a Reggio Emilia, in una session di registrazioni di musiche di Corner sotto la direzione del compositore e in una installazione sonora per la prestigiosa mostra "Women in Fluxus and other experimental tales", tenutasi a Palazzo Magnani a Reggio Emilia.

A marzo 2013 Gamma Pop pubblica il singolo in 7" split "Downtown Love Tragedies", condiviso con gli amici di lunga data Cut, nel quale rivisitano il classico di Bill Withers Who is he and what is he to you.

In ottobre 2013 esce l’album "Ashram Equinox" per Woodworm / Audioglobe / Rough Trade.

A febbraio 2017, entrati nel roster della prestigiosa label inglese Rocket Recordings, pubblicano il nuovo album “Invocation and Ritual Dance of My Demon Twin”.

Il progetto Mulbö nasce nel gennaio 2013 partorito dalla mente di Alessandro (Merçe Vivo), Eros (Merçe Vivo, iFasti ), Claudio.

Nel 2015 la band entra negli studi de Il Cerchio Perfetto (Tino Paratore) per incidere il primo disco dall’omonimo titolo.

Mulbö è una band strumentale. Tra l’improvvisazione radicale e l’assolutismo math esistono innumerevoli sfumature. Mulbö si colloca nel baricentro esatto, giocando a perdere l’equilibrio. Il risultato è un suono dal grande potere evocativo.

Guarda Thallium Case: https://youtu.be/gYSNXn_YQIY

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