Spazio 211, maggio 2018: The Black Lips, June of 44, The Oblivians, Buñuel, Bitchin' Bajas, Twee, A Toys Orchestra, The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar

Spazio 211, maggio 2018: The Black Lips, June of 44, The Oblivians, Buñuel, Bitchin' Bajas, Twee, A Toys Orchestra, The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar

Spazio 211 di Torino, maggio 2018 con The Black Lips, June of 44, The Oblivians, Buñuel, Bitchin' Bajas, Twee, A Toys Orchestra, The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar - Mercoledi 9 maggio, TOdays festival consiglia, Bunuel; il 10 maggio Todays festival consiglia, Bitchin Bajas; il 12 maggio, The Goodness Factory e Spazio211 sono felici di presentarvi, Twee; il 15 maggio 2018 il TOdays festival consiglia The Black Lips; il 18 maggio 2018 lo Spazio211 presenta, A Toys Orchestra; il 22 maggio 2018 ToDays festival consiglia, The Oblivians + Sloks; il 28 maggio 2018 per TOnights…aspettando il festival, i June of 44; 30 maggio 2018 per TOnights…aspettando il festival, The Master Musicians of Jajouka, led by Bachir Attar ed il 22 maggio 2018, ToDays festival consiglia The Oblivians + Sloks

Spazio 211

presenta:

Spazio 211, Torino - Maggio 2018

The Black Lips, June of 44, The Oblivians, Buñuel, Bitchin' Bajas, Twee, A Toys Orchestra, The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar
 

Mercoledi 9 maggio 2018
TOdays festival consiglia:

Bunuel

Nuovo capitolo per i Buñuel, la creatura nata due anni fa dall’incontro tra Pierpaolo Capovilla, Franz Valente (entrambi in One Dimensional Man e Il Teatro Degli Orrori), Eugene S. Robinson degli Oxbow e Xabier Iriondo (Afterhours e Todo Modo). 

‘The Easy Way Out’, secondo album dei Buñuel è uscito a fine aprile per La Tempesta Dischi e Goodfellas, consolida l’idea della musica rapida sviscerata con furore nel loro esordio ed amplia gli orizzonti con brani più lenti che ci portano per mano in atmosfere destrutturate dal sapore unico.

La produzione artistica di ‘The Easy Way Out’ è di Xabier Iriondo. La voce ed i testi di Eugene sono densi e viscerali, la sezione ritmica di Pierpaolo e Franz è tagliente, non concede tregua e a tratti rallenta divenendo sempre più infernale, le elettrizzanti chitarre di Iriondo sono esplosive ed emanano certi sapori sixties.

‘The Easy Way Out’ è disponibile su cd, vinile e streaming/download digitale dal 27 aprile per La Tempesta International e Goodfellas.

Ascolta ‘Happy Hour’, primo estratto dal secondo album dei Buñuel: https://www.youtube.com/watch?v=89scKdO2LcY&feature=youtu.be
More info: https://www.facebook.com/Bunuelband/

Apertura porte ore 21:29
Ticket 12 € + dp
Prevendite attive > http://www.ticket.it/dettaglio.php?id=185
Info: http://www.spazio211.com/wed-9-maybunuel/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/165529617487482/


Giovedì 10 maggio 2018
TOdays festival consiglia:

Bitchin Bajas

La band psichedelica americana composta da Cooper Crain, Dan Quinlivan e Rob Frye arriva in Italia per presentare il nuovo album Bajas Fresh, uscito a novembre per Drag City e definitiva conferma del talento del trio.
Sono passati più di tre anni dall’ultimo vero album di Bitchin Bajas – un paradiso naturale di legni, organi ronzanti, synth analogici e un senso in continua espansione di More (e LESS) ed in questo lungo periodo il trio ha realizzato una serie di importanti collaborazioni (Bonnie Prince Billy, Olivia Wyatt) che hanno notevolmente ampliato gli orizzonti sonori e cognitivi della band.
Arriviamo quindi al 2017 – cosa c’è di nuovo? Tutto e niente. La ricerca è sempre la stessa: un flusso continuo e perfetto. I mezzi per raggiungerlo sono in piena, fluida transizione, intrecciati nei fili che si sparpagliano pacificamente. L’uso di percussioni e persino di drumkit è, per la prima volta, volutamente evidente. Novità sono anche una sezione di corno e una cover song (Sun Ra) e diverse collaborazioni. Ma prima di iniziare a pensare che questo Bajas Fresh sia una sorta di cambio di rotta, è bene ricordare che la natura dell’equilibrio intorno a Bitchin Bajas è tale che le nuove proprietà tendono a sciogliersi nella trama circostante, fornendo suoni innovativi e vivaci senza però sradicare la mentalità e lo stile della band.

Read More:
bitchinbajas.bandcamp.com
dragcity.com/artists/bitchin-bajas
bitchinbajas.tumblr.com

Apertura porte ore 21:29
Ticket 10 € + DP
Prevendite attive > http://bit.ly/BitchinBajas-To
Info: http://www.spazio211.com/thu-1o-maybitchin-bajas/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/291269988065611/


Sabato 12 maggio 2018
The Goodness Factory e Spazio211 sono felici di presentarvi:

Twee
Open Act: Sita’ Scote’

I Twee sono tre ragazze e un ragazzo. Dopo un primo periodo in cui suonano co- ver, compongono e danno alla luce il loro singolo d’esordio “Every Week”, con il quale vincono il trofeo Roxy Bar di Red Ronnie. Il brano entra in alta rotazione su MTV Music per tutta l’estate 2015 e viene suonato dalla band sul prestigioso pal- co del Blue Note di Milano, durante un evento in collaborazione con Kia Motors Italia. Successivamente, edito da Warner Music Italy, “Every Week” diventa la co- lonna sonora degli spot delle serie tv di Sky nell’estate 2016. A maggio 2016 esce il secondo singolo “Clouds”, che viene trasmesso in rotazione su Radio Capital ed entra a far parte della compilation 20/20 distribuita da Sony Music. La stessa estate vede la presenza della band in numerosi festival italiani, tra cui: Collisio- ni, Balla coi Cinghiali, Reload Festival, Iscream, Voobstock, Deejay On Stage e M.E.I. In collaborazione con Rolling Stone Magazine e Kia Motors Italia, nell’esta- te 2016 prendono parte al format “Divano Rolling”, suonando presso il prestigioso Samsung District in occasione delle partite della Nazionale Italiana.
A marzo 2017 esce il terzo singolo “Summer of Love”, brano fresco e divertente, che anticipa l’uscita di “Mango”, presentato in anteprima dal vivo il 26 maggio all’Hiroshima Mon Amour di Torino.
Per tutta l’estate 2017 i Twee portano il loro primo album su più di trenta palchi tra i quali quello dello Sziget Festival di Budapest, quello del Flowers Festival in apertura a Levante, e quello del Radio Monte Carlo Io L’ho Vista Summer Tour in collaborazione con Kia Motors.
Nell’autunno 2017 continua il tour che li vede sui palchi del Reset Festival a Tori- no e del Base a Milano.
Il 31 dicembre 2017 i Twee salutano l’anno chiudendo il concerto di Elisa in occa- sione del Capodanno di Asti.
“Mango” esce ufficialmente in tutti gli store l’8 settembre 2017.

Per Sita’ Scote’ sul palco in apertura del concerto dei Twee:
Letizia Vitali & Pioetro Giay

“Sità Scotè – La città in ascolto" è un progetto che parla di Torino e nasce dall'incontro di 8 giovani cantautori torinesi e dalle storie legate a 4 zone della città di Torino, da quella latina di Borgo San Paolo a quella africana in Borgo Vittoria, dalla città costituita dalle Molinette nel quartiere di Nizza Millefonti alla Casa Circondariale Lorusso Cotugno alle Vallette.
Si tratta di quartieri critici che gli artisti hanno deciso di raccontare in musica, intrecciando le storie personali con le testimonianze e le interviste di chi quei contesti li vive ogni giorno. Ne sono nati dei brani e un documentario, “La città in ascolto, città da ascoltare”, che vuol essere racconto di una realtà locale ed un'occasione di incontro tra diverse culture.
Letizia Vitali, giovane cantautrice pinerolese, e Pietro Giay, musicista pop&blues, si sono concentrati su Borgo San Paolo e hanno incontrato Roxana Rodan, proprietaria del ristorante peruviano La Rustica. Il 12 maggio questi due artisti si esibiranno sul palco dello Spazio211 in apertura del concerto dei Twee.
Per maggiori info: https://sitascote.it

Apertura porte ore 21:29/ inizio live h. 22.00
Early Bird (SOLO 50 disponibili) € 6+dp
(Terminati gli Early Bird) € 7+dp ed 8€ alla porta
Prevendite online: www.mailticket.it/evento/13408
Info: http://www.spazio211.com/sat-12-maytwee/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1828840603827165/


Martedi 15 maggio 2018

TOdays festival consiglia:

The Black Lips 
+ guest

I The Black Lips si sono formati quando da ragazzi si ritrovavano dopo la scuola Cole Alexander (chitarra, voce) e Jared Swilley (basso, voce) arruolando gli amici Joe Bradley (batteria, voce) e Ben Eberbaugh (chitarra).

Dopo essere diventati una delle band underground di cui maggiormente si parlava at Atlanta, ed dopo essere stati banditi da diversi locali per i loro concerti selvaggi, la band ha pubblicato album e 45 giri su varie etichette garage underground come la Bomp e In The Red. Ben Eberaugh è morto per un tragico incidente ma la band ha continuato con Ian St Pe, proveniente da New Orleans. Questi eventi hanno influenzato profondamente la canzone “How Do You Tell A Child That Someone Has Died”, una delle più significative di Good Bad, Not Evil.

Da quest’album son passati 10 anni, ora nella formazione c’e’ alla batteria Oakley Munson e ai cori e sax Zumi Rosow. Con il nuovo “Satan’s Graffiti or God’s art?” uscito a maggio del 2017, sono stati in grado di costruire sulle loro mancanze musicali il loro punto di forza, regalando ai pezzi un fascino nudo e crudo come un diamante grezzo, in pieno stile rock’n roll. Il singolo che anticipava l’uscita dell’album, “ Can’t Hold On” è il perfetto esempio di questa linea di pensiero. È un pezzo dall’animo oscuro, con una batteria punk che fa da carro trainante ai riff secchi delle chitarre, sostenute dalla voce stridula e graffiante di Cole Alexander che regala quella giusta vena malinconica al pezzo. “Squatting in Heaven” è sicuramente il brano che invece più rappresenta l’immagine scanzonata della band americana; tre minuti di rock allo stato puro con l’aggiunta di strumenti a fiato per dare ancor più consistenza musicale al pezzo, come se non fossero già sufficienti le distorsione potenti delle chitarre.

Per una band come i Black Lips, caciarona, disfatta, scorticata, figlia della tradizione che prova a rinverdire e nel mentre tenta di soffocare, il concetto di perfezione è forse irraggiungibile. Troppo levigata come idea, troppo completa, alla ribalta in tempi in cui il minimalismo è da tempo un valore estetico. Dire che la band di Atlanta e gli altri attori della scena siano una nuova via alla distorsione è però un po’ una forzatura: sia per la resistenza del genere all’entrata della novità, sia perché dall’arrivo sulla scena dei Black Lips stessi sono passati ormai decenni.

Eh sì, cari miei: questi ragazzi sono in giro dal 1999. Fanno diciotto quest’anno. Questo discorso non toglie però nulla né alla bontà del loro canzoniere né alla rottura che in parte definiscono col passato del genere, alla luce della loro forte personalità.

Video
https://www.youtube.com/watch?v=KSbC-eqDFIE
https://www.youtube.com/watch?v=Uubw3RWQvAw
https://www.youtube.com/watch?v=WDE60m7Z29w
https://www.youtube.com/watch?v=XKdIv5N6rZY

Read More: https://www.facebook.com/theblacklips/

Apertura porte ore 21:29
Ticket 15 € + DP
Prevendite attive > http://bit.ly/BlackLips-To

Info: http://www.spazio211.com/tue-15-maythe-black-lips/

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1928247700522689/


Venerdi 18 maggio 2018
Spazio211 presenta:

A Toys Orchestra
+ guest

A quattro anni di distanza da “Butterfly Effect” gli …A Toys Orchestra tornano con un album che ha il suono del battito cardiaco. “Lub Dub”, undici tracce come tappe di un viaggio in un’intimità seducente e straziante. Un disco che trova nella sensibilità emozionale dell’ascoltatore il suo interlocutore privilegiato. Espressione dell’anima di una band che ha scelto di non rinunciare alla propria libertà espressiva, ma di farne un baluardo.
“Lub Dub” è il ritornello del cuore di tutti. Che si fa canto di gioia o di dolore, d’amore o di odio, che si fa sussurro o urlo, battito o palpito. Perché il petto non solo batte, ma canta, parla, urla, bisbiglia.

«”Lub” e “Dub” sono i due suoni generati dalle valvole del cuore. Due “parole” che risuonano in petto dall’alba dell’umanità, prima ancora che le parole stesse prendessero senso. Lub Dub è il mantra cardiaco che continua a ripetersi all’infinito e che l’umanità tutta canta in coro da ancor prima che si levasse in piedi. Neri, bianchi, giovani, vecchi, belli, brutti, buoni, cattivi.. non c’è differenza.

Lub Dub è Il testo della colonna sonora della vita di tutti. Sono le parole che il petto usa per darci conforto, per sostenerci, per incoraggiarci, per spronarci. E più ce ne è bisogno e più il cuore urla forte il suo mantra. Quando abbiamo bisogno di più di quanto abbiamo bisogno: Lub Dub, quando ci ripetiamo di andarci piano: Lub Dub, quando balliamo da soli; Lub Dub, quando ci domandiamo troppi perché: Lub Dub, quando piangiamo per amore: Lub Dub, quando mostriamo la faccia: Lub Dub, quando riceviamo fiori e caramelle: Lub Dub, quando cerchiamo qualcosa o qualcuno in cui credere: Lub Dub, quando il corpo ci mente: Lub Dub, quando vogliamo qualcuno da abbracciare: Lub Dub.

E anche quando restiamo soli, c’è una voce che continua a parlarci, una voce che ripete solo due parole, che non significano niente ma significano tutto, che non dicono niente ma che dicono tutto: Lub Dub – Lub Dub – Lub Dub – Lub Dub – Lub Dub»

http://www.atoysorchestra.it/
http://www.facebook.com/atoysorchestra
http://www.instagram.com/atoysorchestra
http://www.twitter.com/atoysorchestra

Apertura porte ore 21:29
Ticket 12 € + dp
Prevendite attive > http://bit.ly/AToysOrchestra-To
Info: http://www.spazio211.com/fri-18-maya-toys-orchestra/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/989707611184976/


Martedi 22 maggio 2018
ToDays festival consiglia:

The Oblivians
+ Sloks

Torino. Spazio211. La possibilità di dare un senso alla vostra carriera di fans del garage, del punk, del blues, del lo-fi e di tutto questo messo insieme. Il 22 maggio, chi per anni (decenni) si è riempito la bocca di quel nome di nove lettere senza avere idea di cosa fosse l’esperienza di un loro live, potrà rimediare a questo tragico deficit. Si, perchè (reggetevi) caleranno in Italia a Torino, con tutto il loro bagaglio di rumore bianco e sangue nero, nientemeno che Eric, Greg e Jack.

Loro: gli Oblivians.

Un pezzo di storia che è materia viva e pulsante anche in questo 2018, nonostante i 22 anni trascorsi dal loro capolavoro “Popular Favorites” e nonostante di acqua sporca sotto i ponti, da allora, ne sia passata tanta. Beh, in quell’acqua Eric, Greg e Jack hanno continuato a sguazzarci dando vita ad altre band spaccaossa (vi dicono niente nomi come ’68 Comeback, Reigning Sound, Compulsive Gamblers, Bad Times e Cool Jerks, solo per citarne alcuni?) sempre comunque ai margini di un mercato al quale non hanno mai venduto il culo.

Quei tre instancabili picchiatori che da un quarto di secolo rovistano nel fango del rock più scarno e viscerale, oggi dissotterrano l’ascia di guerra e tornano in tour. Gente che non ha niente da perdere, ma molto da insegnare: se del blues amate i risvolti punk (o viceversa), se al rock chiedete di torcervi le budella, sarete accontentati, gli Oblivians sono pronti a servirvi su un vassoio d’argento il loro tesoro a bassa fedeltà.

“Kill a punk for rock’n'roll”, diceva un loro slogan: se non siete d’accordo, discutetene direttamente con loro in maggio a Torino. Incivilmente, mi raccomando. Concerto imperdibile, non mancate un appuntamento con la storia. (LUCA FRAZZI - Sottoterra – Rock Zine)

Read More: https://www.facebook.com/theoblivians/

Apertura porte ore 21:29
Ticket 15 € + dp
Prevendite attive > http://bit.ly/Oblivians-To
Info: http://www.spazio211.com/tue-22-maythe-oblivians/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/344705812709535/


Lunedì 28 maggio 2018
TOdays festival presenta:

TOnights…aspettando il festival.

June of 44

I June of 44 sono:
Fred Erskine 
Hoover, The Crownhate Ruin, The Boom, HiM, Freddie T and the People

Jeff Mueller
King G and the J Krew, Rodan, Shipping News, Animal Body

Sean Meadows
Boondoggle, Lungfish, HiM

Doug Scharin
Rex, Directions in Music, HiM, The Enablers

I June of 44 nascono nell’autunno del 1994 quando Jeff contatta Fred, Sean e Doug in seguito ad una conversazione avuta incrociandosi durante i loro rispettivi tour, quando discutevano di poter fare musica insieme.

Dopo dieci lunghi e vivaci giorni di prove a New York City, quello stesso novembre, registrano ai Plantain Studios con James Murphy. Questa session diventerà il loro primo album, “ENGINE TAKES TO THE WATER”, pubblicato nel giugno del 1995 per Quarterstick Records.

Nei 4 anni successivi i June of 44 registrano altri 3 LP (Tropics and Meridians, Four Great Points, and Anahata), un EP (The Anatomy of Sharks), un LP sperimentale per il loro distributore olandese Konkurrent (In The Fishtank) e compaiono su parecchi 7” e compilation.
Nel novembre 1999, dopo aver visitato 3 continenti e aver suonato circa 100 concerti, la band sente la necessità di fermarsi.

Fred, Sean e Doug formano gli HiM (nonché altri vari progetti), mentre Jeff continua a lavorare con Jason Noble (già suo collega nei Rodan) formando la band Shipping News insieme al batterista Kyle Crabtree.

Dopo quasi 19 anni di pausa, i June of 44 sono immensamente onorati di esibirsi live in Italia.

Read More:
https://www.facebook.com/juneof44/

Apertura porte ore 21:29
Ticket 15 € + dp
Prevendite attive > http://bit.ly/JuneOf44-To
Info: http://www.spazio211.com/mon-28-mayjune-of-44/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1518717138426779/

Mercoledi 30 maggio 2018
TOdays festival presenta:
 

TOnights…aspettando il festival.

The Master Musicians of Jajouka, led by Bachir Attar

"The oldest and most exclusive dance party in the world" Rolling Stone
"The music makes people go into a trance" The Guardian

The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar divennero una delle prime icone della contro cultura occidentale degli anni '70 quando venne prodotto nel 1971 l'album "Brian Jones presents The Pipes of Pan of Jajouka" sotto l'etichetta dei The Rolling Stones, appunto la Rolling Stones Records. Dopo questo album la notorieta' del gruppo marocchino continuo' a crescere.

La tradizione narra che la musica dei Jajouka fu un regalo di Sidi Achmed Sheik, uno dei primi missionari islamici che visito' il villaggio e che dono' agli abitanti del villaggio stesso questa musica con forte potere spirituale.

Questa musica sincretica potrebbe essere anche quello che rimase dagli antichi riti di Roman Lupercalia. Ogni anno il dio fauno Bou Jeloud emergeva dagli inferi attratto dai ritmi dei tamburi e dal suono dei rahitas (antico doppio corno marocchino) per portare fertilita' alle popolazioni locali.

Diretti da Bachir Attar, The Master Musicians of Jajouka continuano a trasmettere questa antica tradizione alle nazioni del 21esimo secolo. Negli anni hanno suonato ovunque nel globo terrestre, diventando il gruppo islamico piu' registrato al mondo, comparendo in moltissimi documentari ed ospitando nel loro villaggio personaggi importantissimi e culturalmente seminali quali Ornette Coleman, Mick Jagger ,Talvin Singh e William S. Burroughs.

Lo stesso Burroughs di loro disse: "A 4000 year-old rock'n'roll band".
Before History: https://youtu.be/44ogXghLSdI

Read More:
https://www.jajouka.com
https://www.facebook.com/MMoJajouka/

Apertura porte ore 21:29
Ticket 15 € + dp
Prevendite attive > http://bit.ly/MMJ-To
Info: http://www.spazio211.com/wed-30-maymaster-musicians-of-joujouka/
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/153748005322824


Calendario Concerti

Scopri i prossimi concerti - Maggio

wed 9/05  Bunuel
thu 10/05 Bitchin Bajas + guests
sat 12/05 Twee
tue 15/05 The Black Lips + guests
fri 18/05 A Toys Orchestra
sat 19/05 Kento
tue 22/05 The Oblivians + Sloks
mon 28/05 June of 44
wed 30/05 The Master Musicians of Jajouka, led by Bachir Attar

Spazio211 music club
via Francesco Cigna 211, Turin (IT)
www.spazio211.com
www.facebook.com/sPAZIO211torino

ToDays - Il festival.
24.25.26 agosto 2018 / Torino

www.todaysfestival.com
www.facebook.com/TOdaysfestival
www.twitter.com/TOdaysfestival
www.instagram.com/todaysfestival
https://open.spotify.com/user/todaysfestival

Info: email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  -  ph: + 39.349.3172164

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