Come l’acqua: una canzone di Luca Morino per difendere il Lago Ciad - Il video

Come l’acqua: una canzone di Luca Morino per difendere il Lago Ciad - Il video

Come l’acqua: una canzone di Luca Morino per difendere il Lago Ciad, online dal 9 novembre! Musica per parlare di una delle più importanti emergenze climatiche del pianeta. Una canzone per raccontare, parole e note per chi si deve allontanare perché non c’è altra scelta. Su invito del Centro Piemontese di Studi Africani Luca Morino, autore e musicista, voce dei Mau Mau, appassionato viaggiatore e conoscitore delle musiche del mondo, ha riscritto Diaraby, un classico della tradizione africana. Il Centro Piemontese di Studi Africani promuove dal 9 al 13 novembre un convegno internazionale online. Come l’acqua è anche un video, realizzato a Torino e a N’Djamena (video in visone)

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presenta: 

Come l’acqua

Luca Morino riscrive la canzone tradizionale africana “Diaraby”

con le voci di Bienvenu Nsongan (Camerun) e Clarisse Menodji Nonsseum (Ciad)

per il progetto "Diplomazia dell’acqua e cultura della sostenibilità: il bacino del lago Ciad"

Online dal 9 novembre!

Musica per parlare di una delle più importanti emergenze climatiche del pianeta. Una canzone per raccontare, parole e note per chi si deve allontanare perché non c’è altra scelta.

Su invito del Centro Piemontese di Studi Africani Luca Morino, autore e musicista, voce dei Mau Mau, appassionato viaggiatore e conoscitore delle musiche del mondo, ha riscritto Diaraby, un classico della tradizione africana.

La canzone, che in mille versioni risuona sulle rive del grande lago Ciad, è stata interpretata da moltissimi artisti tra cui spicca Ali Farka Toure, nell’indimenticabile album Talking Timbuktu in coppia con Ry Cooder. Se l’originale è una canzone d’amore, la versione di Morino è invece il racconto di una condizione nuova, quella che accomuna i 22 milioni di abitanti che vivono sulle sponde del lago, tra le frontiere di Ciad, Camerun, Nigeria e Niger. Il quarto grande bacino d’acqua dolce d’Africa, da sempre solcato da piroghe e zattere per la pesca e i trasporti, abbeveraggio per pastori i nomadi e le loro mandrie, è in grave pericolo.

Negli ultimi 40 anni la sua superficie si è ridotta del 90% a causa della terribile siccità che ha colpito la regione del Sahel, dovuta alle scarse precipitazioni, alla forte evaporazione ma anche alla cattiva gestione delle risorse idriche da parte dei governi locali: gli allarmi degli scienziati infatti sono stati sistematicamente ignorati, mentre le acque sono state indiscriminatamente sfruttate con canali di drenaggio per l'irrigazione delle aree coltivabili. Considerata l’importanza naturalistica, culturale ed economica di questo ecosistema, la prospettiva di un prosciugamento del bacino rischia di tradursi in un disastro ambientale e umanitario di proporzioni tali da minacciare ulteriormente la sicurezza alimentare degli abitanti, aumentando le migrazioni forzate.

Il Centro Piemontese di Studi Africani promuove dal 9 al 13 novembre un convegno internazionale online, con l’obiettivo di far emergere buone pratiche e criticità legate alla gestione del bacino del lago Ciad.

Il convegno organizzato con Ihe Delft, Hydroaid, Istituto Affari Internazionali, Cespi, con il sostegno della Città Metropolitana di Torino, Incontro fra i popoli e Coopi e realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ATO3 Torinese, prevede approfondimenti scientifici, interviste, incontri, mostre fotografiche, rassegna di documentari per proporre un dialogo su più livelli tra le principali parti in causa, gli esperti in materia, i rappresentanti della diaspora e le organizzazioni internazionali.

La forza evocativa di una canzone e di un video sono gli strumenti scelti per trasformare la discussione scientifica e politica in momento di condivisione: il testo riscritto da Morino racconta il continuo movimento delle persone, spesso costrette a cambiare il paese d’origine per motivi di sopravvivenza, e l’importanza dell’acqua, un bene comune ancora troppo poco considerato ma sempre più strategico. I”Come l’acqua” è un grande lavoro collettivo che ha visto il coinvolgimento, tra gli altri, di Bienvenu Nsongan, originario del Camerun e già musicista con Les Genies Noires e i Mau Mau, e di Clarisse Menodji Nonsseum (in arte Melodji), bravissima cantante originaria del Ciad.

“Ho scoperto Menodji su Youtube grazie a una semplice esplorazione delle voci femminili della scena ciadiana, racconta Morino. Mi ha colpito subito il suo modo di cantare, così limpido e solido al tempo stesso, e l’ho contattata attraverso un indirizzo scritto sul suo profilo Facebook. Dopo alcune mail e incontri virtuali su Skype le ho mandato le basi e il testo in francese di “Come l’acqua”. Nel giro di un paio di settimane abbiamo registrato e cantato insieme, anche se a distanza di oltre 6.000 chilometri”.

Come l’acqua è anche un video, realizzato a Torino e a N’Djamena e arricchito da immagini tratte dal film “Tropico del caos” realizzato proprio sul Lago Ciad nel 2019 dal regista romano Angelo Loy.

Guarda il video di youtube, qui sotto

Info: https://www.facebook.com/centro.africani  -  https://www.facebook.com/luca.morino.elmor

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