ChamoiSic Festival XVI Edizione: "Elefanti e altre creature" - Valle d'Aosta 13-20 luglio 2025.

ChamoiSic Festival XVI Edizione "Elefanti e altre creature": dal 13 al 20 luglio concerti a Chamois, Antey-Saint-André ed Etroubles con: Elephant9, Banda Osiris & Telmo Pievani, Simone Zanchini, Matteo Salvadori, Elisabetta Maulo & Mattia Donati, Manuel Pramatton / Elisabetta Bottinelli, Leonardo Sinopoli / Michel Dellio, Atelier Mamot / Selene Framarin, Sfom Ft Carlo Actis Dato. L' accesso a tutti gli spettacoli è gratuito. Dal 13 al 20 luglio 2025 in Valle d'Aosta andrà in scena la XVI edizione di ChamoiSic, il festival realizzato da Associazione Fonosintesi con la direzione artistica di Giorgio Li Calzi che da 16 anni porta musica contemporanea, popolare, improvvisativa, sperimentale e produzioni multidisciplinari in un contesto naturalistico unico: Chamois, piccolo Comune a 1815 metri di altitudine nella Valle del Cervino. Oltre alle tre giornate immersive di altra musica in alta quota a Chamois del 18, 19 e 20 luglio, il festival quest'anno arriva in anteprima ad Étroubles il 13 luglio e ad Antey-Saint-André il 17 luglio. Si rinnova la collaborazione con la SFOM - Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta e con TiDA, Teatro Instabile di Aosta. Altra novità, all'interno del programma 2025 nasce la sezione "Ambiente E Territorio" con due attività site specific
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ChamoiSic press
annuncia:
ChamoiSic Festival
"Elefanti e altre creature”
Dal 13 al 20 luglio concerti a Chamois, Antey-Saint-André ed Etroubles con:
Elephant9
Banda Osiris & Telmo Pievani
Simone Zanchini
Matteo Salvadori
Elisabetta Maulo & Mattia Donati
Manuel Pramatton / Elisabetta Bottinelli
Leonardo Sinopoli / Michel Dellio
Atelier Mamot / Selene Framarin
Sfom Ft Carlo Actis Dato
L' accesso a tutti gli spettacoli è gratuito. - Campeggio libero in area attrezzata
Corse straordinarie funivia sabato 19 luglio
Info:
www.chamoisic.com - info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
facebook: www.facebook.com/chamoisicfestival
instagram: www.instagram.com/chamoisic/
youtube: youtube.com/user/chamoisic
Elefanti ed altre creature
Dal 13 al 20 luglio 2025 in Valle d'Aosta andrà in scena la XVI edizione di ChamoiSic, il festival realizzato da Associazione Fonosintesi con la direzione artistica di Giorgio Li Calzi che da 16 anni porta musica contemporanea, popolare, improvvisativa, sperimentale e produzioni multidisciplinari in un contesto naturalistico unico: Chamois, piccolo Comune a 1815 metri di altitudine nella Valle del Cervino, l'unico in Italia in cui le auto non possono circolare raggiungibile tramite funivia.
Oltre alle tre giornate immersive di altra musica in alta quota a Chamois del 18, 19 e 20 luglio, il festival quest'anno arriva in anteprima ad Étroubles il 13 luglio e ad Antey-Saint-André il 17 luglio. Si rinnova la collaborazione con la Sfom - Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta e con TiDA, Teatro Instabile di Aosta. Altra novità, all'interno del programma 2025 nasce la sezione "Ambiente e Territorio" con due attività site specific
ChamoiSic fin dalle sue prime edizioni si è distinto per una programmazione internazionale che non si è mai chiusa all’interno di un solo genere. Un festival che ogni anno vuole aggiungere un nuovo tassello di conoscenza all’interno di una comunità. "Elefanti e altre creature" è il tema della XVI Edizione, lasciamo alle parole del direttore artistico Giorgio Li Calzi il compito di raccontare questa scelta:
«Come tentare di preservare le specie viventi?
E come proteggere differenti forme di arte, culture e identità sociali?
In questo presente caratterizzato da grande evoluzione, in contrapposizione alla scarsa cooperazione sociale e individualità dell’umano, causa ancora oggi di guerre, egemonie e lotte di poteri economici e di scarso interesse per il presente e futuro del pianeta, è sempre più necessario prenderci cura, con coraggio e tenacia, di quello che lentamente sta scomparendo.
Così in questa edizione tanti saranno gli eventi mirati a preservare diversità ed identità: Banda Osiris con Telmo Pievani tra scienza e musica, Simone Zanchini, funambolico fisarmonicista, con il suo omaggio all’identità della musica popolare romagnola e italiana, il liscio, Matteo Salvadori, grande talento della chitarra che ripercorre la Great American Songbook, la voce di Elisabetta Maulo (accompagnata dalla chitarra di Mattia Donati) il cui approccio non ortodosso cattura l'anima e il sentimento del blues, lo spettacolo Gernika ispirato ai fatti della guerra civile spagnola, fino ad arrivare alla potenza sonora del trio norvegese Elephant9 per uno dei rarissimi concerti mai fatti in Italia.
Un programma dedicato alle specie in estinzione, che siano umane o altro, perché possano attraversarci anche solo per pochi istanti, lasciandoci un piccolo granello immaginario, nello stesso tempo grande, perché diverso.»
Giorgio Li Calzi Direttore Artistico
Il festival day by day
Si comincia domenica 13 luglio con il primo spettacolo di anteprima nel piccolo borgo medievale di Etroubles. Dalle 17:00 in piazza Chanoux su il sipario per "Gernika" di Matteo Destro e Alay Arcelus Macazaga (Atelier Mask Movement Theatre). Vincitore dell’edizione 2022 del concorso nazionale "l’Italia dei Visionari", lo spettacolo, ispirato agli accadimenti della cittadina spagnola durante i bombardamenti del 1937, sarà musicato dal vivo dalla clarinettista valdostana Selene Framarin.
Giovedì 17 luglio secondo appuntamento di anteprima ad Antey-Saint-André dove, a partire dalle 18:30, assisteremo a "Sfom plays Mingus", un nuovo progetto originale della SFOM - Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta, a cura di allievi e docenti dei corsi di Jazz, sulla figura del grande contrabbassista e compositore Charles Mingus, uno dei geni della musica afroamericana del ‘900. Il concerto vedrà la partecipazione straordinaria del sassofonista Carlo Actis Dato: torinese, classe '52, tra i migliori sax baritoni al mondo secondo la rivista "Down Beat" e non solo.
Il weekend di altra musica in alta quota inizia venerdì 18 luglio nella "Perla delle Alpi" Chamois, sulla grande distesa verde di Plas Des Avaz dove alle ore 18 assisteremo al concerto-recital "Tra Romagna e Jazz" di Simone Zanchini, funambolico fisarmonicista, con l'omaggio all’identità della musica popolare della sua Romagna, il liscio, miscelato al grande talento per la musica jazz e improvvisativa.
Sede del concerto serale del venerdì sarà la locanda Chez Pierina, situata vicino al sentiero che collega Chamois con La Magdeleine. Il rendez-vous è con il "Great American Songbook" ovvero l’insieme delle più grandi canzoni americane scritte tra gli anni ‘20, e la fine degli anni ‘50 che sono diventate il nucleo degli standards dell’universo jazz. Dalle ore 21:30 ad accompagnarci in questo viaggio in prima regionale saranno la voce e la chitarra di Matteo Salvadori, musicista torinese da decenni sulla scena con numerosi progetti e collaborazioni con artisti del calibro di Silvestri, Saturnino, Gazze’, 883, Jovanotti e tanti altri
Quali sono gli animali che popolano le montagne della valle? Sabato 19 luglio alle ore 16 l'occasione di scoprirlo con il primo appuntamento site-specific del festival, una passeggiata "Nel bosco" alla scoperta di chi lo abita e condotti da chi il bosco lo conosce e lo rispetta: il racconto della guida ambientale escursionistica Elisabetta Bottinelli sarà così coadiuvato dalla partecipazione, in questa occasione, del sassofonista Michel Dellio (SFOM) e del danzatore Leonardo Sinopoli (Compagnie Les 3 Plumes).
Alle 17:30 si torna a Plaz Des Avaz per lo spettacolo “AcquaDueO un tuffo nella biodiversità" insieme alla Banda Osiris e il Professor Telmo Pievani, un viaggio musicale attraverso i problemi che affliggono il nostro pianeta: inquinamento, cambiamenti climatici, effetto serra, temi con i quali ci si confronta quotidianamente. Con Giancarlo Macrì (percussioni, basso tuba), Gianluigi Carlone (sax soprano, flauto, voce), Roberto Carlone (basso, trombone, tastiere), Sandro Berti (chitarra, trombone) e il Prof. Telmo Pievani (prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche).
Per il concerto serale si sale all'Hotel Bellevue, dove dalle 21:30 ascolteremo, in prima regionale, il suono elettrico, essenziale e potente del duo composto dalla cantante e improvvisatrice Elisabetta Maulo e dalla chitarra di Mattia Donati: una fiaba fatta di suoni, di pause cariche di significato, di emozioni che prendono forma tra le pieghe del silenzio. Un viaggio tra le melodie nate nei decenni d’oro del jazz e della canzone americana: piccoli capolavori nati tra gli anni Trenta e Cinquanta, che portano con sé il profumo di un’epoca lontana ma ancora viva. Canzoni nate nei teatri, nei club, nei vicoli di New York o nei salotti parigini, che oggi risuonano con una nuova luce, filtrate dalla nostra sensibilità.
Domenica 20 luglio arriva un nuovo appuntamento "Nel bosco" con la guida Elisabetta Bottinelli: dalle ore 15 si camminerà sui temi della resilienza nei boschi e del cambiamento climatico sulle note del sassofonista valdostano Manuel Pramatton (in collaborazione con SFOM).
Alle ore 17 ultima tappa al palco principale a Plan Des Avaz per un'altra prima regionale a chiudere la XVI Edizione con la potenza degli elefanti.
Perché gli Elephant9 sono una forza musicale senza pari, sia in Norvegia sia sulla scena internazionale. Trovano ispirazione in una musica che si spinge oltre i limiti e che ha spinto i giornalisti musicali a scavare a fondo per trovare descrizioni adeguate. I membri del gruppo Ståle Storløkken (organo, piano e altre tastiere), Nikolai Hængsle (basso) e Torstein Lofthus (batteria) hanno un passato importante in band come Bigbang, Shining, Motorpsycho e Supersilent, ma è all'interno della costellazione Elephant9 che a questi tre musicisti è stato dato il terreno di gioco definitivo per mostrare i loro gusti eclettici e le loro abilità musicali.
Programma
Anteprima
Domenica 13 Luglio
Etroubles, piazza A.Chanoux, ore 17.00
Gernika di Matteo Destro con Alay Arcelus Macazaga e Selene Framarin
Atelier Mask Movement Theatre
Anteprima
Giovedì 17 Luglio
Antey-Saint-André Piazza Cav. di V.Veneto, ore 18.30
Sfom Ensemble ft. Carlo Actis Dato "Play Mingus"
Venerdì 18 Luglio
Chamois, palco Plan Des Avaz, ore 18.00
Simone Zanchini in "Tra Romagna e Jazz"
Prima regionale
Chamois, Chez Pierina, ore 21.30
Matteo Salvadori in "Alone. American Songbook"
Prima regionale
Sabato 19 Luglio
Chamois, ore 16.00
"Nel bosco"
Passeggiata nel bosco a cura di Elisabetta Bottinelli, guida ambientale escursionistica, e la partecipazione di Leonardo Sinopoli danza e Michel Dellio sassofono (giovani talenti
valdostani)
Chamois, palco Plan Des Avaz, ore 17.30
Banda Osiris con il Professor Telmo Pievani in “AcquaDueO un tuffo nella biodiversità"
Chamois, Hotel Bellevue, ore 21.30
Elisabetta Maulo Blues Duo con Mattia Donati
Prima regionale
Domenica 20 Luglio
Chamois, ore 15.00
"Nel bosco"
Passeggiata nel bosco a cura di Elisabetta Bottinelli Guida ambientale escursionistica e la partecipazione del sassofonista valdostano Manuel Pramotton in collaborazione con Sfom- Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta
Chamois, palco Plan Des Avaz, ore 17.00
Elephant9 (Norvegia) in concerto
Prima regionale
Come arrivare a Chamois
In auto: impostare navigatore su Buisson, uscire al casello autostradale di Châtillon – Saint-Vincent (Autostrada A5), seguire le indicazioni per Valtournenche/Cervinia, superare Antey-Saint-André, a Buisson usufruire dell’ampio parcheggio della funivia Buisson-Chamois (durata 4’).
Con i mezzi pubblici: autobus fino a Buisson poi a piedi o in funivia.
A piedi o in bici: partendo dal Comune de La Magdeleine lungo il sentiero intervallivo 107.
La funivia regionale Buisson-Chamois è aperta tutti i giorni dell’anno dalle ore 7.00 alle ore 22.25, con corse ogni 30 minuti o 15 in caso di forte affluenza. Durante il festival l’orario di apertura viene prolungato per consentire al pubblico di assistere agli eventi serali. Tutte le info sul sito ufficiale: https://funiviachamois.it
Campeggio libero a Plan Des Avaz
Torna da questa edizione la possibilità di campeggiare durante il festival! Potrete sistemare la vostra tenda presso un'area attrezzata a Plan Des Avaz, nei pressi del palco principale. L'area è dotata di bagni chimici ed è presente una fontana con acqua potabile (fredda!). Una volta arrivati a Chamois, il Plan des Avaz è raggiungibile a piedi, in bicicletta o con un facile sentiero partendo dalla stazione della funivia.
Info pratiche
CHAMOISic nasce come festival gratuito prodotto espressamente per il territorio e i suoi abitanti, in armonia con un turismo culturale e responsabile. Altra musica da ascoltare tutti insieme, sempre e solo nel rispetto della montagna e delle creature che la abitano.
C'è un biglietto di ingresso?
No! Una volta arrivati a Chamois (a piedi o in funivia) l’accesso a tutti gli spettacoli è libero. Ma se sostieni il festival con un'offerta sarà molto gradito.
Dove si trova Chamois esattamente?
Chamois è il comune più alto della Valle d’Aosta, si trova a 1815 metri annidato sulla sinistra orografica della Valtournenche.
Davvero non ci sono le automobili?
Chamois è l'unico Comune d'Italia sulla terraferma dove è stato bandito il traffico motorizzato ed è raggiungibile solo a piedi e in bicicletta da Buisson, in funivia con partenza sempre da Buisson, oppure con dei piccoli aeroplanini! Per saperne di più: http://www.comune.chamois.ao.it
Come mi devo vestire?
Multistrato. Chamois è a 1815 metri di altitudine, il clima può cambiare rapidamente e di sera le temperature si abbassano. Consigliamo di portare felpe, pile, giacche e scarpe anfibie.
In caso di pioggia?
A Chamois in caso di maltempo gli spettacoli si terranno presso l’Hotel Maison Cly. In tutti i Comuni del festival, in caso di maltempo per i concerti all’aperto, verrà comunicata una location alternativa in loco e sul sito ufficiale chamoisic.com.
Chamois
Estate e inverno: Chamois è 100% montagna! Una località da vivere e scoprire in ogni stagione, in cui ritrovare se stessi, ma anche dedicarsi allo sport, gustare la tipica cucina valdostana e svagarsi godendosi i diversi eventi proposti durante l’anno. Sul sito ufficiale dell'ufficio turistico di Chamois lovechamois.it è possibile trovare tutte le informazioni sulle strutture, le attività e gli eventi in programma nella Perla delle Alpi.
Tel. +39 0166 47 151 - Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ChamoiSic Festival XVI Edizione è realizzato da Associazione Fonosintesi.
Con il sostegno di: Regione Autonoma Valle d’Aosta, Fondazione Compagnia Di San Paolo, Comune Di Chamois, Fondazione CRT, Comune Di Antey-Saint-André, Comune Di Etroubles
In collaborazione con: TIDA Teatro Instabile di Aosta, SFOM Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta , Fondazione Ida Viglino per la Cultura Musicale, Guide Trek Alps, Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, Love Chamois
Sponsor tecnici: Machiavelli Music, MG Grafica & Stampa,
Media partner: RAI Radio3, Outsiders
Direzione Artistica Giorgio Li Calzi
Progettazione e Coordinamento Generale Silvia Limone
Segreteria Organizzativa Federica Pozzi
Ufficio Stampa e Coordinamento Tecnico Mario Martini
Grafica, Social Media Management, Foto/Video Senza Futuro Studio
Informazioni al pubblico: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.chamoisic.com
facebook: www.facebook.com/chamoisicfestival
instagram: www.instagram.com/chamoisic/
youtube: youtube.com/user/chamoisic
Le band
Elephant9
Gli Elephant9 trovano ispirazione in una musica che si spinge oltre i limiti e che ha spinto i giornalisti musicali a scavare a fondo per trovare descrizioni adeguate. I temi melodici circolari dei Tangerine Dream sono stati citati, così come il mondo sfolgorante e fasico di Jimi Hendrix. Altri recensori hanno nominato John Coltrane, i Deep Purple, i Soft Machine, i King Crimson e Fela Kuti: tutti artisti che hanno in comune il fatto di aver ignorato le regole e che per questo hanno superato la prova del tempo.
Formazione
Ståle Storløkken - Hammond e tastiere
Nikolai Hængsle - basso
Torstein Lofthus - batteria
Gli Elephant9 non vogliono essere considerati “retrò”, ma si avventurano a braccia aperte in un nuovo tempo caotico per la musica, dove la tecnologia sembra aver fatto abbandonare descrizioni e riferimenti obsoleti.
Gli Elephant9 sono una forza musicale senza pari, sia in Norvegia che sulla scena internazionale.
I membri della band - che hanno suonato con Bigbang, Shining, Motorpsycho, Supersilent e numerosi altri progetti - hanno trovato in Elephant9 la piattaforma definitiva per incanalare le loro diverse influenze e la loro musicalità unica. Con il drumming impavido di Torstein Lofthus, la stretta padronanza ritmica del bassista Nikolai Hængsle e le esplorazioni senza compromessi e colorate di Ståle Storløkken all'organo e al synth, il trio crea musica che fa capitolare gli adulti.
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Elisabetta Maulo e Mattia Donati
Cantante ed improvvisatrice , Elisabetta Maulo nasce a Montegranaro (FM ) nel 1979 , un grazioso paese delle Marche , dove coltiva fin da piccola la sua passione per la musica iniziando subito ad esplorare il pianoforte e la sua voce . All'età di 19 anni si trasferisce a Pisa dove cresce artisticamente .
Ha alle spalle studi e seminari di improvvisazione vocale e canto jazz tenuti da Marta Raviglia , Lynn Cassier e Pete Churchill.
Nel 2013 conosce Kaya Anderson ( Roy Art Theater ) e partecipa al suo seminario “ Voce Umana ” e si innamora del legame sanguigno e viscerale che c'è tra il corpo e la voce . Inizia quindi a confrontarsi con il teatro partecipando come protagonista allo spettacolo di Gian Burrasca e Pinocchio al teatro Verdi di Pisa ( regia di Erika Gori ) , e allo spettacolo degli Oscillanti ( libretto Claudio Morandini , Musiche Marta Raviglia , Manuel Attanasio ) al Conservatorio di Cesena Bruno Maderna .
Affascinata dalle infinite possibilità della voce si confronta con repertori che vanno dal blues al jazz cantando in diverse formazioni tra cui : Betta Blues Society con la registrazione di quattro dischi ( usciti per l'etichetta del Popolo del Blues ), il duo con Roberto Luti (Playing For Change ) , il quartetto More Sundays con l'uscita del primo disco (Early ) sotto l'etichetta di Improvvisatore Involontario, quartetto capitanato dal pianista Piergiorgio Pirro con Tony Cattano (trombone) e Beppe Scardino (sax baritono e clarinetto basso ) .
Il nuovo EP “ Apartogetherapart” sempre con Piergiorgio Pirro, basato su ricerche sonore differenti e sperimentali.
Il suo ultimo lavoro in uscita è con il quartetto Roots on Silaba, un mix di suoni blues che vengono dalla chitarra di Roberto Luti, di percussioni che rimandano all’ Africa di Simone Padovani e di melodie del Gambia suonate dalla kora di Alieu Saho. Iscritta al Conservatorio di Ferrara. Vive tra Il Belgio e l’Italia.
Mattia Donati è un cantante, chitarrista e compositore livornese.
Nel 2012 si aggiudica il primo premio al Senzafilo Music contest di Pisa con un repertorio di inediti strumentali. Negli anni successivi porta in giro un repertorio di classici dello swing e bossa nova (Mattia Donati swinging songs, Triple Sec) collaborando con vari musicisti (Joaquin Nahuel Cornejo, Mauro La Mancusa, Andrea Pellegrini, Elisabetta Maulo, Matteo Anelli).
Dal 2015 entra a far parte del Nico Gori Swing tentet suonando in numerosi festival jazz, tra i quali Umbria Jazz.
Dal 2017 collabora con “Animali Celesti – Teatro d’arte civile”.
Nel 2020 partecipa alla realizzazione del docufilm “The Journey: a music special from Andrea Bocelli" cantando con il coro gospel Solevoci e la famosa cantante Tory Kelly.
Parallelamente all’attività concertistica si dedica all’insegnamento della chitarra e porta laboratori nelle scuole per integrare ragazzi diversamente abili nelle classi attraverso la musica (scuola superiore Santoni di Pisa). Da gennaio 2025 tiene un coro multiculturale di bambini alle scuole elementari Benci di Livorno. Nel 2025 compone e registra sigle per i Podcast “Tugheder tugheder” e “La quiete”.
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Matteo Salvadori in Alone. American Songbook.
Matteo Salvadori (Voce/Chitarra)
Il ‘Great American Songbook’ è l’insieme delle piu’ grandi canzoni americane scritte tra gli anni ‘20, e la fine degli anni ‘50 . Un concerto per cantare e ‘raccontare’ qualche goccia di un oceano di musica in cui le storie dei grandi interpreti, compositori, opere teatrali e film, per cui queste composizioni venivano scritte, si intrecciano in maniera incredibilmente affascinante. Cercando un interpretazione colorata di blues.
Matteo Salvadori collabora negli anni con Daniele Silvestri, li Heavy Metal Kids, storica e influente formazione rock inglese degli anni 70, Danny Peyronel (cantante/ compositore inglese che ha scritto per Sade, Meat Loaf, ed ha fatto parte degli Ufo), Saturnino, Max Gazze’, Jovanotti, i Giuliodorme, Jeremy’s Joke, Too Rude, Robertina Magnetti, Fratelli di Soledad e altri.
Dal 1998 al 2001 suona negli 883 di Max Pezzali, registrando tre album ed effettuando numerosi tour in Italia e all’estero.
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Elisabetta Bottinelli
Dottore Forestale, Guida ambientale escursionistica associata ad AIGAE, Guida Trek Alps e Guida mineraria. Vive e lavora in Valle d’Aosta a Valtournenche. Ho iniziato la libera professione come Dottore Forestale diventando quasi subito consulente faunistico per la Regione Autonoma Valle d’Aosta per la gestione della specie lupo. Fa parte del team del progetto Life WolfAlps EU per la Regione Autonoma Valle d’Aosta, occupandosi di conflitti tra allevamento e predatore. Nel corso degli anni è diventata guida mineraria accompagnando in alcuni dei siti minerali Valdostani; storia, cultura e scienza si fondono permettendo di toccare con mano quello che un sito minerario è stato in passato.
Nel bosco
Alla scoperta del bosco e di chi lo abita condotti da chi il bosco lo conosce e lo rispetta. Due camminate a cura di Elisabetta Bottinelli Dottore Forestale, Guida ambientale escursionistica associata ad AIGAE, Guida Trek Alps e Guida mineraria. Vive e lavora in Valle d’Aosta a Valtournenche. Ho iniziato la libera professione come Dottore Forestale diventando quasi subito consulente faunistico per la Regione Autonoma Valle d’Aosta per la gestione della specie lupo. Fa parte del team del progetto Life WolfAlps EU per la Regione Autonoma Valle d’Aosta, occupandosi di conflitti tra allevamento e predatore. Nel corso degli anni è diventata guida mineraria accompagnando in alcuni dei siti minerali Valdostani; storia, cultura e scienza si fondono permettendo di toccare con mano quello che un sito minerario è stato in passato.
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Banda Osiris
La Banda Osiris nasce nel 1980 a Vercelli. Nei primi anni di attività si dedica prevalentemente a spettacoli in strada. L'originalità della proposta, che fonde musica, teatro e comicità, riscuote un immediato successo. Il passo successivo è il teatro. Da queste premesse nascono infatti numerosi spettacoli: da "Storia della musica voll. 1 e 2" (regia di Gabriele Salvatores) a "Le quattro stagioni da Vivaldi" (regia di Gabriele Vacis), da "Sinfonia Fantastica" (regia di Maurizio Nichetti) all'irresistibile "Roll over Beethoven". Tra gli altri spettacoli prodotti: "Le follie dell'ultima notte" (1984), "Le nuit du burlesque e du rire" (1987), "Opera omnia" (1988), "Tredici anni suonati" (1994), "Sinfonia fantastica" (1998), "Diabolus in musica" (1999), "Guarda che luna" (2001); con Enrico Rava, Gianmaria Testa, Stefano Bollani, "L'ultimo suonatore" (2003), "Superbanda" (2004) e "Primo Piano" (2005); con Stefano Bollani, "Primo Piano" e "Diabolus in musica"; con l'orchestra metropolitana di Lisboa, "Banda.25, Italiani, Italieni, Italioti"; con Ugo Dighero un dissacrante "Pierino e il Lupo", scritto da Michele Serra. Oltre ad aver partecipato a numerose trasmissioni televisive ("Maurizio Costanzo Show", "Per un pugno di libri", "Parla con me"), in radio la Banda ha condotto diverse trasmissioni e ha scritto le sigle di trasmissioni quali "Caterpillar", "Catersport", "Sumo", "Un giorno da pecora", e altre ancora.
Ha inoltre composto e realizzato colonne sonore per il teatro e per il cinema, eseguendo musiche per i film "Anche libero va bene" di Kim Rossi Stuart, "L'imbalsamatore" e "Primo amore" di Matteo Garrone, con cui ha meritato nel 2004 l'Orso d'argento al Festival di Berlino e il David di Donatello, e "Qualunquemente" con Antonio Albanese. La Banda Osiris è composta da: Giancarlo Macrì (percussioni, basso tuba), Gianluigi Carlone (sax soprano, flauto, voce), Roberto Carlone (basso, trombone, tastiere), Sandro Berti (chitarra, trombone).
Telmo Pievani
Telmo Pievani (1970) è Ordinario presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Presso lo stesso Dipartimento insegna anche Bioetica e Divulgazione naturalistica. Dal 2016 al 2023 è stato Delegato del Rettore per la Comunicazione Istituzionale e la Divulgazione scientifica dell’Università degli studi di Padova. Dal 2017 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, il primo filosofo della scienza a ricoprire questa carica. Dal 2024 è visiting scientist presso l’American Museum of Natural History di New York. È Socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti (classe di Scienze), Socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino (classe di Scienze), Socio non residente dell’Accademia Olimpica di Vicenza (classe di Scienza e Tecnica), Socio attivo dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo (Classe di Scienze Fisiche ed Economiche), Socio Onorario dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti di Palermo. Dopo gli studi di dottorato e post-doc negli Stati Uniti, dal 2001 al 2012 è stato in servizio presso l’Università degli studi di Milano Bicocca.
Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza (elenco completo delle 346 pubblicazioni su banca dati Cineca). Alcuni di questi volumi sono tradotti in lingue straniere, fra le quali inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, cinese, coreano, giapponese, ceco.
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Sfom Ensemble ft. Carlo Actis Dato (Direzione artistica Manuel Pramotton):
Play Mingus
La Sfom (Scuola di Formazione e Orientamento Musicale di Aosta) porta ad Antey un progetto originale firmato dall’insegnante Manuel Pramotton di reinvenzione e reinterpretazione di alcune tra le composizioni più e meno note di Charles Mingus, grande compositore afroamericano che rivoluzionò il linguaggio della musica jazz.
Nell’ensemble è ospite Carlo Actis Dato, il “primo” jazzista italiano conosciuto internazionalmente nei festival jazz oltreoceano.
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Simone Zanchini
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione e contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro, tra i primi in Italia. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (jazz, classica, improvvisazione, musica contemporanea).
Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival jazz internazionali. Vanta collaborazioni con musicisti di fama internazionale e di differenti
estrazioni: Thomas Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Tamara Obrovac, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van Damme, Bruno Tommaso, Mario Marzi, Andrea Dulbecco, Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black, John Patitucci.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo. Dal 1996 ha pubblicato più di venti dischi.
Per citarne solo alcuni: 2006: “Bebop Buffet” (Wide Sound) in duo con Frank Marocco. 2009: “Meglio solo!” (Silta Records) e “Fuga per Art” (Dodici Lune records). 2010: “The way we talk” (In+Out records). 2012: “My Accordion's Concept” (Silta records). 2015: “CASADEI SECONDO me” (Stradivarius) 2016: “Don’t try this anywhere” con, tra gli altri, John Patitucci e Adam Nussbaum. 2019: “NINO” (In+Out records) che vede Zanchini solista con la prestigiosa HR Frankfurt radio big band, big band della radio-tv nazionale tedesca. 2020: “Il gatto e la volpe” (Egea records) in duo con Gabriele Mirabassi.
La ricerca che Zanchini persegue da tanti anni veste la fisarmonica di un abito insolito e personale dove vengono esaltate le possibilità timbrico-espressive dello strumento al di là di ogni genere o stile. Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale si muove con la stessa maestria tra jazz, libera improvvisazione, musica classica e folklore.
Su questo terreno di confine tra i generi si sviluppa la performance solitaria di Zanchini, un’esperienza artistica decisamente creativa, ogni volta diversa e imprevedibile. Ai momenti di improvvisazione estemporanea si alternano composizioni originali dello stesso Zanchini e brani di grandi compositori quali:
George Gershwin, Charlie Parker, Duke Ellington e Secondo Casadei, il tutto magistralmente miscelato da un flusso creativo-improvvisativo continuo e sempre ispirato, espresso in un’unica Suite, per circa settanta minuti di musica senza interruzioni.
“Sono sempre stato convinto che certi ronzii sonori che albergano nel nostro cervello sono solo nostri, magnificamente unici, trasmettibili solo attraverso le emozioni dell'improvvisazione e percepibili soltanto se si è armati di una buona “disponibilità”.
Viviamo in un’epoca che sembra avere particolarmente bisogno di linguaggi riconosciuti e riconoscibili e di coloro che io chiamo riproduttori di stili. ecco!...questo affrancarsi dal codice è il tentativo coraggioso e qualche volta rischioso di questo Solo. Un lavoro per di più espresso con la fisarmonica, strumento tra i più connotati e fortemente radicati nella musica riconoscibile. - Simone Zanchini