GruVillage 2016: primo annuncio per l'undicesima edizione! PAT METHENY!

GruVillage 2016: primo annuncio per l'undicesima edizione! PAT METHENY!

Adfarmchicas per Gruvillage

presenta:

GruVillage 11° Edizione

dal 16 giugno al 31 luglio 2016

PAT METHENY primo artista annunciato

Domenica 19 giugno

PAT METHENY CON 

ANTONIO SANCHEZ, BATTERIA 

GWILYM SIMCOCK, PIANOFORTE 

LINDA OH, CONTRABBASSO

Tickets:

PLATEA CON POLTRONA UNICA: €20

Domenica 19 giugno la star del jazz si esibirà con una nuovissima ed eccezionale formazione

GruVillage 2016, undicesima edizione della rassegna di musica e spettacolo dal vivo, una delle manifestazioni di punta nel panorama estivo del nord-ovest, scelta privilegiata per le tournée dei migliori artisti italiani e internazionali, si svolgerà quest’estate dal 16 giugno al 31 luglio. Il festival si svolgerà come sempre nell’Arena esterna di Le Gru a Grugliasco, alle porte di Torino, una location di 6.000 mq sempre più bella, un accogliente spazio verde, attrezzato al meglio per artisti e pubblico e offrirà una programmazione eclettica, di grande qualità, spaziando dal jazz al rock, dalla musica indie a quella pop.

Il primo lancio del Festival è straordinario. La direzione artistica è orgogliosa di annunciare domenica 19 giugno un gigante della musica contemporanea: PAT METHENY, uno dei più famosi e più apprezzati chitarristi jazz a livello mondiale. In scena dal 1975, data dell’uscita del suo primo album, l’artista americano ha reinventato il tradizionale suono della "chitarra jazz" per una nuova generazione di musicisti. 

#GruVillage2016: Arena esterna di Shopville Le Gru - Via Crea 10, Grugliasco (TO)

INFO: www.gruvillage.com - FB/gruvillagefestival 

Twitter/Le_Gru 

Il festival è totalmente ideato, prodotto e organizzato da Shopville Le Gru

Durante la sua carriera, Metheny ha continuato a ridefinire il genere, utilizzando nuove tecnologie e lavorando costantemente per evolvere il potenziale sonoro e d’improvvisazione del suo strumento. Nel corso degli anni, ha collaborato con artisti di ogni genere, da Steve Reich a Ornette Coleman, da Herbie Hancock a Jim Sala, da Milton Nascimento a David Bowie. Ha lavorato in coppia, creando una squadra di scrittura e composizione, con il tastierista Lyle Mays per più di venti anni – un sodalizio che è stato paragonato da critici e fan alle parthership Lennon / McCartney e Ellington / Strayhorn. Il lavoro di Metheny comprende composizioni per chitarra solista, piccoli ensemble, strumenti elettrici e acustici, grandi orchestre e balletto, con arrangiamenti che vanno dal modern jazz al rock alla musica classica. Vincitore di 3 dischi d’oro, di 20 Grammy Awards di cui 7 consecutivi (evento senza precedenti nella storia della musica), l’artista continua a essere una delle stelle più brillanti del firmamento jazz. Metheny si esibirà al GruVillage 2016 con una formazione speciale, nuovissima, composta dal quattro volte vincitore di Grammy Award, Antonio Sanchez considerato da molti critici e musicisti come uno dei più importanti batteristi della sua generazione, Gwilym Simcock, uno dei pianisti più dotati e allo stesso tempo uno dei compositori più fantasiosi della scena europea, leader del super gruppo The Impossible Gentlemen, e la superlativa e giovanissima bassista australiana Linda Oh.

 

 

 

Dal 2006 a oggi al GruVillage si sono susseguiti straordinari artisti internazionali tra i quali Simple Minds, Anastacia, Skunk Anansie, Morcheeba, Seal, Dream Theater, Ok Go, Buena Vista Social Club, Alan Parsons Project, Ian Anderson, Steve Hackett, Deus, The Flaming Lips, Asaf Avidan, The Crimson Project, 2Cellos. Grandi jazzisti come George Benson, Al Jarreau, Toots Thielemans, Manhattan Transfer, Incognito, Joe Zawinul, Gino Vannelli, Esperanza Spalding. Big della musica italiana come Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Litfiba, Francesco Renga, Samuele Bersani, Nek, Raf, Fabio Concato, Alex Britti, Niccolo Fabi, Elio e le Storie Tese, Malika Ayane, Noemi, Raphael Gualazzi, Mario Biondi, Enrico Ruggeri. Idoli dei giovani come J-Ax, Fedez, Caparezza, Fabri Fibra, Salmo, Marracash, Verdena, Alborosie, Emma e Mannarino e i più divertenti cabarettisti italiani come Maurizio Crozza, Giorgio Panariello, Checco Zalone, Sabina Guzzanti, Ale & Franz, Giuseppe Giacobazzi solo per citarne alcuni.

PAT METHENY è nato a Lee Summit nel Missouri il 12 agosto 1954, in una famiglia di musicisti. Ha iniziato a suonare la tromba a 8 anni ed è passato alla chitarra a 12. Già a 15 anni lavorava abitualmente con i migliori musicisti jazz di Kansas City, facendo preziose esperienze sul palco a un’età insolitamente giovane. Metheny approda sulla scena jazz internazionale nel 1974. Nel corso dei suoi tre anni di lavoro con il celebre vibrafonista Gary Burton, il giovane artista mostra già il suo stile caratteristico, che diventerà il suo marchio di fabbrica, miscelando l’articolazione libera e flessibile abituale dei suonatori di corno, con un’incredibile sensibilità ritmica e armonica -un modo di suonare e improvvisare moderni nella concezione, ma profondamente legati alla tradizione jazz della melodia, dello swing e del blues. Con l’uscita del suo primo album, Bright Size Life (1975), ha reinventato il tradizionale suono della “chitarra jazz” per una nuova generazione di musicisti. Durante la sua carriera, Metheny ha continuato a ridefinire il genere, utilizzando nuove tecnologie e lavorando costantemente per evolvere il potenziale sonoro e d’improvvisazione del suo strumento. La versatilità di Metheny è praticamente senza pari con qualsiasi strumento. Nel corso degli anni, ha collaborato con artisti di ogni genere, da Steve Reich a Ornette Coleman, da Herbie Hancock a Jim Sala, da Milton Nascimento a David Bowie. Ha lavorato in coppia, creando una squadra di scrittura e composizione, con il tastierista Lyle Mays per più di venti anni –un sodalizio che è stato paragonato da critici e fan alle parthership Lennon / McCartney e Ellington / Strayhorn. Il lavoro di Metheny comprende composizioni per chitarra solista, piccoli ensemble, strumenti elettrici ed acustici, grandi orchestre e balletto, con arrangiamenti che vanno dal modern jazz al rock alla musica classica. Oltre ad essere un esperto musicista, Metheny, ha anche lavorato in ambito accademico come insegnante di musica. E’ stato il più giovane docente della University of Miami a 18 anni e a 19 del Berklee College of Music, dove ha poi ricevuto, più di 20 anni dopo, una laurea honoris causa (1996). Ha tenuto workshop di musica in tutto il mondo, dal Dutch Royal Conservatory al Thelonius Monk Institute of Jazz, e clinic in Asia e Sud America. E’ stato inoltre un pioniere nel campo della musica elettronica, ed è stato uno dei primi musicisti jazz ad utilizzare il sintetizzatore come un vero strumento musicale; anni prima dell’invenzione della tecnologia MIDI, Metheny usava il Synclavier come strumento di composizione. Ha anche svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuovi tipi di chitarre come la chitarra soprano, la chitarra Pikasso a 42 corde, la chitarra jazz Ibanez PM 100, e una varietà di altri strumenti custom. Una cosa è raggiungere popolarità come musicista, un’altra è ricevere il tipo di acclamazione che Metheny ha ottenuto da critici e colleghi. Nel corso degli anni, ha ricevuto innumerevoli nomination come “Best Jazz Guitarist” e vinto premi, tra cui tre dischi d’oro per (Still Life) Talking, Letter from Home e Secret Story e 20 Grammy Awards per una grande varierà di categorie tra cui Best Rock Instrumental, Best Contemporary Jazz Recording, Best Jazz Instrumental Solo, Best Instrumental Composition. Il Pat Metheny Group ha ottenuto, evento senza precedenti, sette Grammy consecutivi per sette album consecutivi. Metheny ha passato la maggior parte della sua vita in tour, con una media di 120- 240 concerti all’anno a partire dal 1974. Metheny continua tutt’ora a essere una delle stelle più brillanti della comunità jazz, dividendo il suo tempo fra i propri progetti, e quelli di artisti emergenti e di importanti artisti affermati, con il medesimo impegno, aiutandoli a raggiungere il loro pubblico e a realizzare le loro visioni artistiche.

ANTONIO SANCHEZ (Batteria, Percussioni) Il quattro volte vincitore di un Grammy Award Antonio Sanchez è considerato da molti critici e musicisti come uno dei più importanti batteristi, bandleader e compositori della sua generazione. Nato a Città del Messico il 1 novembre 1971, ha iniziato a suonare la batteria all’età di 5 anni e ha iniziato ad esibirsi da professionista ancora adolescente. Dopo essersi diplomato in pianoforte classico al Conservatorio Nazionale del Messico, nel 1993 si trasferisce a Boston per iscriversi al Berklee College of Music e al New England Conservatory, dove si laurea magna cum laude in studi Jazz. Da quando si è trasferito a New York City nel 1999, Antonio è diventato uno dei più richiesti batteristi nella scena jazz internazionale. Ha suonato in oltre un centinaio di album, si è esibito e ha registrato con alcuni dei più grandi nomi del jazz tra cui Chick Corea, Michael Brecker, Charlie Haden, Gary Burton e Toots Thielemans. Il vincitore di 20 Grammy Pat Metheny ha scelto Antonio come batterista per maggior parte dei progetti realizzati dal 2000 in poi. Hanno registrato 8 album insieme, 3 dei quali hanno vinto un Grammy. La continua ricerca di Antonio come artista lo ha spinto a comporre e a dirigere delle band e degli ensemble. Ha pubblicato con il suo nome 4 album acclamati dalla critica. Il primo, “Migration” è stato definito “una delle migliori nuove uscite del 2007″ da All About Jazz e contiene dei featuring di artisti stellari come Pat Metheny, Chick Corea, Chris Potter, David Sanchez e Scott Colley. Il suo secondo lavoro da solista “Live in New York” è stato registrato nel corso di una maratona di 4 giorni al prestigioso Jazz Standard di New York e coinvolge i grandi sassofonisti David Sanchez e Miguel Zenon nonché il bassista Scott Colley. “New Life” del 2013 è interamente costituito da sue composizioni, è stato accolto ampiamente dalla critica di tutto il mondo e ha vinto il prestigioso premio tedesco Echo Jazz Award nel 2014. Info: www.antoniosanchez.net

GWILYM SIMCOCK (Pianoforte, Tastiere) Gwilym Simcock è uno dei pianisti più dotati e uno dei compositori più fantasiosi della scena europea. Si muove agilmente tra il jazz e la musica classica, con “una raffinatezza armonica e una delicata combinazione di tradizioni musicali”. Gwilym è stato definito come un pianista di “eccezionale”, “superba” e “abbagliante” capacità, e la sua musica è stata ampiamente acclamata come “coinvolgente, emozionante, spesso inaspettata, melodicamente coinvolgente, complessa ma estremamente accessibile”, e soprattutto “straordinariamente ottimista”. Gwilym ha avuto un’ambia gamma di influenze, che spaziano da leggende del jazz come Keith Jarrett, Chick Corea, Pat Metheny e Jaco Pastorius, a compositori classici come Maurice Ravel, Henri Dutilleux, Béla Bartók e Mark-Anthony Turnage. Nonostante sia principalmente un musicista jazz, Gwilym ha composto numerose opere classiche per grandi ensemble che combinano elementi scritti e l’improvvisazione, creando un suono che è distintivo ed estremamente suo. Negli ultimi anni Gwilym è diventato noto per le sue performance da solista realizzando l’album acclamato dalla critica ‘Good Days at Schloss Elmau’ nel 2011, e portandolo in tour in tutta Europa e in paesi lontani come Australia, Stati Uniti, Canada, Corea e Cina per citarne alcuni. Gwilym si è esibito con la crema dei jazzisti britannici ed internazionali, tra cui Dave Holland, Kenny Wheeler, Lee Konitz, Earthworks di Bill Bruford, Ralph Towner e Bobby McFerrin. Ha co-condotto il supergruppo anglo-americano ‘The Impossible Gentlemen‘ con la leggenda inglese della chitarra Mike Walker, Steve Rodby e Adam Nussbaum. Gwilym è anche in tour con il virtuoso classico Nigel Kennedy, con il quale sta scrivendo un nuovo progetto. La carriera di Gwilym è unica perché abbraccia una vasta gamma di generi musicali. La dimostrazione è che è stato il primo BBC New Generation Artist con un background jazz, e che il suo album “Good Days a Schloss Elmau” è stato eletto uno dei dischi dell’anno nel 2011 dal prestigioso premio musicale britannico ‘Barclaycard Mercury Prize’. Ha suonato con orchestre, cori, big band, ballerini, oltre a esibirsi con musicisti con background fra i più disparati, dal classico, al jazz, dal folk e alle tradizioni del rock. Gwilym ha anche scritto musica per la televisione e il teatro componendo recentemente le musiche per un adattamento del classico di Edward Albee ‘A Delicate Balance’ al teatro Almeida di Londra. E’ spesso apparso sulla televisione e radio britannica: è stato il presentatore guest di ‘Saturday Classics’ in onda su BBC Radio 3, e recentemente ha consigliato e accompagnato i finalisti al primo premio BBC Young Jazz Musician of the Year su BBC4 TV. Gwilym ha condotto e registrato una varietà di progetti diversi. Il suo album di debutto “Perception” è stato nominato Best Album ai BBC Jazz Awards 2008 ed è stato acclamato dalla critica in patria e all’estero. Gli album successivi sono stati caratterizzati da vari progetti, e sono stati universalmente elogiati con recensioni che parlano del suo lavoro come “sublime”,”impeccabile”, “impressionante”, “un risultato che pochi altri possono eguagliare”. Fra i premi ricevuti si possono citare il ‘Best Band’ al Perrier Award, il ‘Rising Star’ ai BBC Jazz Awards, il British Jazz Awards, entrambi il “Jazz Musician of the Year” e il “Best Band” (con The Impossible Gentlemen) ai Parliamentary Jazz Awards. La sua impressionante educazione formale comprende il Trinity College of Music di Londra, la Chetham School of Music di Manchester – dove ha studiato pianoforte classico, corno francese e composizione – e la Royal Academy of Music di Londra, dove si è diplomato al corso di jazz con il massimo dei voti e ha ricevuto l’ambito Principal’s Prize per gli eccezionali risultati. Gwilym è docente di Pianoforte Jazz presso la Royal Academy of Music, ed è molto richiesto per il suo insegnamento e corsi di perfezionamento. Info: www.gwilymsimcock.com

LINDA OH (Basso) Nata in Malesia, cresciuta a Perth in Australia, Linda Oh inizia il pianoforte classico all’età di 4 anni, per passare al clarinetto a 11 e al fagotto a 13. A quindici anni, si diletta con il basso elettrico nelle orchestre jazz scolastiche e locali, mentre suona i Red Hot Chili Peppers. Nel 2002 viene accettata alla W.A. Accademy of Performing Arts (W.A.A.P.A.) dove inizia a prendere lezioni di contrabbasso. Nel 2003 è una finalista alla James Morrison Scholarship, nel 2004 diventa una IAJE Sister in Jazz e nel 2008 vince l’ASCAP Young Jazz Composer. Nel 2009 riceve una menzione d’onore alla Thelonious Monk Bass Competition e nel 2010 vince il Bell Award come Young Australian Artist of the Year. Nel 2010 è stata nominata al Jazz Journalist’s Awards come Up and Coming Artist of the Year, e riceve il primo premio della critica come Acoustic Bass Rising Star. Nello stesso anno arriva al 2° posto al BASS 2010 Competition di Berlino. Termina la W.A.A.P.A. con il massimo degli onori e nel 2005 riceve la Bob Wyllie Scholarship per la migliore performance di laurea e la West Australian Youth Jazz Orchestra (WAYJO) Scholarship. Viene inoltre premiata con il ASCAP Young Jazz Composers Award 2008, e compone per il cinema – partecipa al BMI 2010 Film Composing Workshop e al 2014 Sundance Composes Lab. La sua ultima colonna sonora è per “A Good Egg” di Sabrina MacCormick mostrato al NY Shorts Festival. Linda vive a New-York. Ha completato il suo Master presso la Manhattan School of Music nel 2008 studiando con Jay Anderson, John Riley, Phil Markowitz, Dave Liebman e Rodney Jones. Attualmente insegna li nella divisione pre-universitaria ed è coinvolta in una serie di masterclass con un progetto di videoconferenze sul jazz per i licei di tutti gli Stati Uniti. Si è anche occupata di creare una serie di lezioni tramite l’app BassGuru su iPad e iPhone. Info: www.lindaohmusic.com

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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