Jazz Is Dead! Dal 18 al 21 maggio 2017 - Torino con Faust - Peter Brötzmann & Heather Leigh - Mammane Sani - dj Gruff feat Gianluca Petrella ...

Jazz Is Dead! Dal 18 al 21 maggio 2017 - Torino con Faust - Peter Brötzmann & Heather Leigh - Mammane Sani - dj Gruff feat Gianluca Petrella ...

Jazz Is Dead! A Torino dal 18 al 21 maggio 2017, nell’ambito di Narrazioni Jazz / Jazz Per la Città / Salone Off con FaUSt - Peter Brötzmann & Heather Leigh - dj Gruff feat Gianluca Petrella - Mammane Sani - Khompa - Gio Evan - Albi & Bebo de lo Stato Sociale e molti altri... a San Pietro in Vicoli Zona Teatro, ingresso gratuito

 

Arci Torino e Tum Torino, Città di Torino 
presentano:

Jazz Is Dead! 


Il festival di Arci Torino ci racconta un Jazz che deve fare i conti con il presente. 

Con ...

FaUSt: sì, proprio loro, direttamente dalla Germania. 
Peter Brötzmann & Heather Leigh: al jazz devono molto, ma questo progetto narra anche un'altra storia.
Dj Gruff feat Gianluca Petrella: quando il jazz incontra l'hip hop.
Mammane Sani: un nome leggendario dell’avanguardia musicale del Niger.
Gio Evan: tra i poeti contemporanei più seguiti in Italia, si esibisce in un sorprendente reading.

e poi molti, moltissimi altri... 

Info: http://www.narrazionijazz.it/ - https://www.facebook.com/jazzisdeadtorino/?fref=ts


Jazz Is Dead! 
dal 18 al 21 maggio 2017
San Pietro in Vicoli Zona Teatro - Torino

FaUSt - Peter Brötzmann & Heather Leigh - dj Gruff feat Gianluca Petrella ... - Mammane Sani - Khompa - Gio Evan - Albi & Bebo de lo Stato Sociale e molti altri...

nell’ambito di Narrazioni Jazz - Jazz per la Città
un progetto della Città di Torino realizzato da Fondazione per la cultura Torino

Ingresso gratuito

Jazz is Dead!  Urla il nuovo festival dell'ARCI di Torino.

Jazz is Dead! è il festival che dal 18 al 21 maggio si disegnerà una importante nicchia multi genere nell’ambito di Narrazioni Jazz / Jazz Per la Città / Salone Off. 

Evento di punta a Torino per i festeggiamenti dei 60 anni di vita dell’ARCI, che venne fondata proprio a maggio, nel 1957, caratterizzato dalla direzione artistica di Alessandro Gambo, già coordinatore della sezione concerti del Magazzino sul Po e ideatore del festival Varvara, questa rassegna narra con il corpo, la musica e le parole una storia di reincarnazione musicale ibrida. 

Jazz is Dead! è un nome provocatorio e dissacrante, un colpo basso, dritto in pancia.  Affermare la morte del jazz non è una critica, bensì una presa di coscienza rispetto a un genere legato a un passato sempre più lontano, costretto a fare i conti con un presente orientato verso sonorità e visioni altre. L’obiettivo di Jazz is Dead! non è tornare agli anni d’oro del jazz né andare alla ricerca di suoni nuovi e avveniristici: sul palco si alterneranno infatti artisti provenienti da generi classici, che hanno fatto propria la lezione del jazz, elaborandola in completa autonomia. 

In Jazz is Dead!
musica rock, elettronica, hip hop, kraut, sperimentazione
teatro extra-ordinario, editoria musicale

"Sperimentazione, ricerca e cultura popolare sono le parole d'ordine che hanno caratterizzato i decenni di storia e di proposta culturale dell'ARCI. Da quando il Circolo Toscanini, negli anni cinquanta, organizzava inediti concerti di musica classica destinati ai lavoratori, passando per la promozione dei primi spettacoli del Mistero Buffo di Dario Fo, ARCI continua oggi a essere in prima fila nella promozione di tutte le forme d'arte emergenti, alternative ed eretiche. Con Jazz is Dead! guardiamo al presente e al futuro, con lo sguardo di chi arriva da lontano." Andrea Polacchi (Presidente ARCI Torino)

Collaborano alla buona riuscita del festival diverse realtà che operano attivamente nel panorama culturale della nostra Città: ARCI Torino, Salone OFF, Narrazioni Jazz / Jazz per la Città, Magazzino sul Po, Varvara Festival, Associazione Il Mutamento Zona Castalia, Associazione Babelica, Circolo LaCricca, Torino Fringe Festival, ARCI ReAl. Significativo l’incontro della giornata conclusiva di domenica 21 maggio con il Festival della Cultura dal Basso, che unisce musica, letteratura e attivismo culturale. 

La cornice del festival è la magica location di San Pietro in Vincoli, già luogo di eventi teatrali, rassegne musicali e spettacoli non convenzionali. I torinesi sanno che un tempo San Pietro in Vincoli fu un cimitero, Jazz is Dead! e il gioco è fatto.

Jazz is Dead! è un festival fuori dal comune e questi sono i contenuti principali che lo rendono tale:

 

faUSt (venerdì 19 maggio)


La formazione della band risale al 1971, in Germania. Sperimentatori del genere krautrock, firmano fin da subito un contratto importante con la Polydor e si assicurano una stabile e devota fan base. Una serie di importanti collaborazioni vedono la formazione Werner “Zappi” Diermaier e Jean-Hervé Péron comporsi e ricomporsi, mantenendo salda l’attività di promotori di una sperimentazione rivoluzionaria e “art-errorist”. Sono molti gli album di studio, le collaborazioni, le compilation, i dvd e le performance live di questa mitica formazione e, proprio a maggio, esce un’ultima loro creazione, “Fresh Air” per Bureau B, dopo “Just Us” uscito nel 2014: i brani di “Fresh Air” rispondono alla caratteristica mutante della band, sono infatti stati registrati con differenti formazioni e in diverse location durante il tour negli Stati Uniti della primavera del 2016. Eccone una preview: https://soundcloud.com/bureau-1/faust-fresh-air-preview

Peter Brötzmann & Heather Leigh (venerdì 19 maggio)


Brötzmann è un sassofonista sperimentale che ha avuto una grande influenza sul free jazz, parte integrante del movimento di avanguardia Fluxus (network di artisti, compositori e designer che negli anni sessanta hanno unito le discipline artistiche Neo-Dada con rumorismo, arti visive, design e letteratura), si presenta in duo con Heather Leigh, musicista americana trapiantata in Scozia con all’attivo numerose pubblicazioni e un atipico approccio alla sua pedal steel guitar. Il loro album di debutto in duo “Ears Are Filled With Wonder” è uscito nel 2016, è probabilmente la prima volta che su nastro troviamo una libera improvvisazione di una pedal steel guitar e un sax… ed è solo l’inizio. Eccone un estratto: https://youtu.be/TXzTEeormA4 

 

Dj Gruff feat Gianluca Petrella (sabato 20 maggio)


Due nomi che descrivono due mondi: un rap nostrano che ha fatto il giro del mondo con  basi, parole e dischi che sono storia, un trombonista tra i più noti al mondo, che pare aver perfettamente compreso l’evoluzione multi-direzionale del suo genere madre, il jazz. Rap e scratch incontrano jazz e improvvisazione creando un prezioso e imperdibile mix. 

Mammane Sani (sabato 20 maggio)


Nato e cresciuto tra Niamey e Lagos, diventa funzionario dell'Unesco in Niger. Durante uno dei suoi viaggi “diplomatici”, verso la metà degli anni Settanta, un funzionario del Rwanda gli presenta un organo di fabbricazione italiana, l'Orlo. Mammane ne rimane catturato dal suono sull'istante e decide di acquistarlo su due piedi. La tradizione vuole che quello sia stato il primo organo a vedere i climi e i contorni dell'Africa occidentale. Quella di Mammane Sani e dell'Orlo è una relazione che si protrarrà per quasi una vita intera, sebbene accompagnata dall'interesse simultaneo per altre case di organi e sintetizzatori. Ed è difficile trovare altri aggettivi se non quello di “unico” nel provare a inquadrare la musica di Mammane Sani. [Onda Rock] Ascolta Taaritt di Mammane Sani: https://sahelsounds.bandcamp.com/album/taaritt 

Khompa Light Show (sabato 20 maggio)


Khompa è Davide Compagnoni, co-fondatore degli degli Stearica e session man già noto dietro ai fusti di Baustelle, Roy Paci & Aretuska, LN Ripley, N.A.M.B./Niagara, ecc.  Il musicista torinese ha creato un sistema che gli permette di suonare dal vivo composizioni musicali che solitamente richiederebbero almeno tre musicisti per essere eseguite, il tutto senza l'ausilio di basi o loop. 100% live. Un sistema che La Stampa ha definito "la batteria del futuro". Si esibisce oggi nella sua nuova forma “Light Show”. Il progetto: https://www.ableton.com/en/blog/khompa/ 

Gio Evan (domenica 21 maggio)


Evan presenta “Sorprendermi Tour”: scritto e interpretato da Gio Evan stesso, è la fusione tra uno spettacolo teatrale, un reading poetico, un convegno di filosofia umoristico e un concerto jazz. Accompagnato dalle musiche di Giampiero Mazzocchi, alla testiera e alla fisarmonica, l'autore interpreta e racconta la sua poesia passando per una rivoluzione lessicale. Il successo dello spettacolo e le vendite del suo quarto libro “Passa a sorprendermi” rendono Gio Evan il poeta contemporaneo vivente più seguito in Italia, successo notato subito da Rizzoli. Ascolta Gio Evan che recita la sua “Ti penso ma solo a volte”: https://youtu.be/AePHCL4shGE 

Bebo e Albi de Lo Stato Sociale (domenica 21 maggio)


Alberto Guidetti (Bebo) e Alberto Cazzola (Albi) de Lo Stato Sociale presentano il loro primo romanzo: “Il movimento è fermo. Un romanzo d’amore e libertà, ma non troppo”, che è stato pubblicato da Rizzoli. La band che dal 2010 ha scalato classifiche e pubblicato diversi ottimi albu ed EP per Garrincha Dischi, si cimenta oggi in un romanzo che, come si legge sul sito della casa editrice, “parla di amicizia, lotte e sogni, in cui l'amore, alla fine, è l'unica vera rivincita”. Ascolta “Buona Sfortuna” il nuovo singolo tratto da “Amore, lavoro e altri miti da sfatare”: https://youtu.be/OgMxm-ga_70  

Portella della Ginestra (domenica 21 maggio)


Sceneggiato dal duo Luca Amerio-Luca Baino e illustrato da Susanna Mariani, ripercorre le vicende di una delle pagine più oscure della Storia repubblicana. Il senso più profondo del fumetto è la divaricazione tra ciò che è stato e ciò che viene fatto credere sia stato. La Storia non come patrimonio collettivo, ma come un numero da circo.

Back to the Depression (domenica 21 maggio)


Il declino industriale degli Stati Uniti raccontato attraverso la popular music. Michele Dal Lago voce, chitarra e Giusi Pesenti voce, percussioni.


Programma

Giovedì 18 maggio 
Narrare con il corpo e con l'anima
ore 21:00
Spettacolo teatrale "Varvara, la velata"
di Giordano V. Amato con Eliana Cantone. 
Organizzato da Il Mutamento Zona Castalia nella cripta dell’Ex Cimitero, lo spettacolo sarà replicato   venerdì 19 e sabato 20 maggio alle 24:00.

Venerdì 19 maggio 
Narrare con il Rumore e con il Silenzio
ore 18:00
Aperitivo sonorizzato da 'Mbo Selecta'

ore 21:00
Concerti
faUSt 
Peter Brötzmann & Heather Leigh
Tdc Crew

 

Sabato 20 maggio 
Narrare con le parole e con il Ritmo

ore 18:00
Aperitivo sonorizzato da dj Green Man

ore 21:00
Concerti
Dj Gruff feat. Gianluca Petrella
Mammane Sani
Khompa Light Show 
The Dreamers crew

 

Domenica 21 maggio 
Narrare con lo sguardo e la lettura
ore 16:00
Presentazione del Graphic novel “Portella della Ginestra”
Con Susanna Mariani, Luca Baino. Presenta: Federico Zaghis

ore 17:00
Concerto “Back to the depression”
di e con Michele Dal Lago e Giusi Pesenti

ore 18:00
Presentazione del romanzo: “Il movimento è fermo. Un romanzo d’amore e libertà, ma non troppo”
Con gli autori Alberto Guidetti (Bebo) e Alberto Cazzola (Albi) de "Lo Stato Sociale". Conduce Paolo Ferrari

ore 19:00
Spettacolo teatrale "Sorprendermi Tour Live"
Di e con Gio Evan e con Giampiero Mazzocchi alla testiera e alla fisarmonica

ore 20:00
Aperitivo con Magazzino Paradiso Crew

La domenica sarà inoltre possibile visitare le mostre fotografiche, a cura di Arci Nazionale, sui viaggi della Carovana Internazionale Antimafie e sui 60 anni di vita dell'Arci..

Info:
da giovedì 18 a domenica 21 maggio 2017
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Via San Pietro in Vincoli 28, Torino

Tutti gli eventi sono a Ingresso gratuito

Info pubblico: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 011 0267560 - www.arcitorino.it


Music links:
Peter Brotzmann
https://trostrecords.bandcamp.com/album/ears-are- filled-with- wonder-vinyl- version
https://peterbrtzmann.bandcamp.com/album/ears-are- filled-with- wonder
https://www.youtube.com/watch?v=xqWnTRYI6dQ
https://www.mixcloud.com/bimhuis/peter-brotzmann- 22-09- 2016/ (la loro performance inizia a 1:24:00)

Khompa
Streaming del disco in esclusiva su Rolling Stone: http://www.rollingstone.it/musica/news- musica/ascolta-in- anteprima-the- shape-of- drums-to- come-loscuro- disco-solista- di- khompa/2016-09- 01/

Intervista+anteprima secondo video live del brano "The shape" su Redbull: http://www.redbull.com/it/it/music/stories/1331816463612/la-visione- di-khompa

Articolo su La Stampa: http://www.lastampa.it/2016/07/01/spettacoli/la-batteria- del-futuro-lha-ideata- il-torinese- khompa-nvlbdCfX0haZ9gnQo6tqfP/pagina.html


Back To Depression
Il declino industriale degli Stati Uniti raccontato attraverso la popular music, da Hazel Dickens a Fred Eaglesmith, da Merle Haggard a Bruce Springsteen...
con
Michele Dal Lago voce e chitarra
Giusi Pesenti voce e percussioni
introduzione di Elisabetta Vezzosi, americanista dell'Università di Trieste

Le suggestive atmosfere musicali create da Michele Dal Lago e Giusi Pesenti raccontano di fabbriche che chiudono, officine che falliscono, fattorie confiscate e nuove ghost town.
Attingendo all'ampio repertorio della popular music americana, ad autori come Bruce Springsteen, Hazel Dickens, Fred Eaglesmith e Merle Haggard, lo spettacolo descrive una trasformazione epocale esprimendone, più che la dimensione politica, quella soggettiva, il punto di vista di uomini, donne e famiglie. Introdurrà lo spettacolo la storica americanista Elisabetta Vezzosi.


Mammane Sani
Mammane Sani Abdullaye è un nome leggendario dell’avanguardia musicale del Niger. Considerato un pioniere dell’elettronica West Africana con all’attivo più di 30 anni di carriera musicale. Nei suoi brani possiamo udire suoni derivati da trasmissioni radio o ritagli di suoni presi in prestito dalle televisioni, e dal 1974 Mammane utilizza un organo con suoni aulici e sognatori.

La Composizione di Mammane è unica e minimale, basandosi su semplicità e spazialità delle note. L’utilizzo del silenzio come “suono” per invocare il sound del deserto in maniera metaforica è un altra delle sue caratteristiche più riconosciute, non sorprende assolutamente il fatto che molte delle sue composizioni siano ri-arrangiamenti in chiave  moderna di musica folk antiche nigeriane. Rinnovando la ricca e variegata storia musicale
del Niger, Mammane elettrifica la ritmica dei nomadi, le ballate polifoniche di Woddaabe e gli inni pastorali del deserto Sahariano, accompagnando il tutto con un repertorio di composizioni proprie come ad esempio “Salamatu”, una profonda e personale lettera d’amore ad un indefinito amante.
Il primo album di Mammane vede la luce nel 1978 registrando il suo organo nello studio della radio nazionale dove, a seguire fu trasposto e registrato su nastro in due take. In collaborazione col ministero della Cultura del Niger, l’album fu pubblicato in una serie di cassette che avrebbero dovuto pubblicizzare la musica moderna della suddetta nazione; sfortunatamente il progetto non acquisì la notorietà sperata e fu pubblicato solo un numero esiguo di cassette. Al giorno d’oggi quelle registrazioni sono una rarità, possedute solo da pochi fortunati collezionisti di arte sperimentale e collezionisti di musica di Niamey.

Bandcamp: https://sahelsounds.bandcamp.com/album/la-musique- electronique-du- niger

Live https://www.youtube.com/watch?v=Wo6fS_CguXQ

Sahel sounds: music from 21st-century west Africa - Pitchfork
http://pitchfork.com/features/article/9811-sahel- sounds-music- from-21st- century-west-
africa/

Lonnie Holley/Mammane SaniOh my Way To Christmas
Pitchfork: http://pitchfork.com/reviews/tracks/16458-lonnie- holley-mammane- sani-abdullaye- on-my- way-to- christmas/

Ondarock: http://www.ondarock.it/recensioni/2014_mammanesani_taaritt.htm

Brain Magazine: http://www.brain-magazine.fr/article/news/17617- Tr%C3%A9sor-
Cach%C3%A9-- -Mammane- Sani-et- son-Orgue

The Drone: http://www.the-drone.com/magazine/mammane- sani-et- son-orgue- la-musique- %C3%A9lectronique-du- niger/

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