JAZZ:RE:FOUND 2015 arriva a TORINO: 3-4-5-6 December 2015

JAZZ:RE:FOUND 2015 arriva a TORINO: 3-4-5-6 December 2015

JAZZ:RE:FOUND FESTIVAL

DAL 3 AL 7 DICEMBRE 2015

Torino

Oltre ai nomi già annunciati (The Cinematic Orchestra, Roy Ayers, Gold Panda) si comunica che per la prima volta in esclusiva nazionale sullo stesso stage si esibiranno insieme Moodymann e Theo Parrish. Inoltre la grande sorpresa del Venerdì sarà il set di Carl Craig 

Info: http://jazzrefound.it/ - https://www.facebook.com/Jazzrefound?fref=ts

A breve 'Early Bird' tickets @ Mailticket Italia!

http://jazzrefound.it/tickets/

Jazz:re:found  è  giunto  alla  sua  ottava  edizione. Le  prime cinque sono state sviluppate su di un modello ‘Open Air’ estivo, mentre le ultime due sul diffuso paradigma del ‘City Network’ indoor. Tutte  hanno  avuto  luogo  nella città di Vercelli dal 2008 con 2900 presenze, 2009: 4400 presenze, 2010: 5700 presenze, 2011: 7000 presenze, 2012: 8000 presenze, 2013: 4500 presenze per un totale di 32.500 presenze, dato significativo se si pensa che la popolazione a Vercelli è di 40.000 abitanti. 

WELCOME TO TURIN MR. JAZZ:RE:FOUND

Un nuovo festival in città. Un festival particolare, estroso, pronto ad uscire dai canoni più battuti e prevedibili – esattamente come il “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, bizzarro capolavoro cinematografico in cui tra le altre cose è stato un italiano a curare la scenografia (premiata da un Oscar), ovvero il pugliese Simone De Salvatore. Ed è proprio De Salvatore a dare il “la” all’immagine (e all’imaginario) scelto da Jazz:Re:Found per presentarsi, con i primi annunci e le prime anticipazioni.

 “Non è mai semplice lasciare casa, soprattutto quando sei nato e cresciuto nella surreale e ovattata provincia. Il distacco però è una necessaria crescita e le trasformazioni sono logiche conseguenze dell’evoluzione. Così anche Jazz:re:found, lascia amici e campi inondati d’acqua, per un magico viaggio verso la città, alla ricerca di nuovi suoni e colori, nella speranza che il proprio entusiasmo possa essere contagioso anche sotto la Mole”.

Denis Loghi – Direttore Artistico 

Un nuovo festival in città, ma non si tratta di un nuovo festival. Jazz:Re:Found vanta una storia lunga anni: nato come “piccolo appuntamento fra amici” all’insegna del rare groove e del disco boogie, edizione dopo edizione si è conquistato lo status di uno fra gli appuntamenti più importanti ed intelligenti per quanto riguarda la musica “contaminata”. Le radici sono chiaramente all’insegna della musica black “storica” (jazz, soul, funk, blues) ma le declinazioni sono sempre e da sempre aperte verso l’ipercontemporaneità, i dancefloor, l’hip hop, le suggestioni house e techno, l’afrofuturismo digitale, le derive urbane più taglienti. Tutto questo per anni è sempre accaduto a Vercelli. Ora, è il momento di muovere verso Torino, verso una città coi crismi della metropoli e che soprattutto nell’ultimo decennio ha regalato tantissimo dal punto di vista degli eventi in musica dal respiro europeo: Club To Club, Movement (e il “gemello” estivo Kappa Futur Festival), il Torino Jazz Festival, il ToDays agile ed illuminato erede del Traffic. Non solo questione di eventi, comunque: a Torino da sempre si respira passione e cultura attorno alla musica in un modo che ha pochi eguali in Italia sia per intensità, sia per capacità di ragionare “fuori dagli schemi” dando vita a nuove idee, nuove pratiche e nuovi stimoli. 

Questo è il contesto in cui Jazz:Re:Found arriva. E lo fa con entusiasmo e al tempo stesso con rispetto: quello che vuole fare è portare una voce nuova, diversa, con in dote la tradizionale e davvero splendida capacità di generare “buone vibrazioni” fra i manifestanti tipica delle passate edizioni vercellesi. Una identità musicale quindi ben precisa e non mutuata da altri. I nomi finora annunciati raccontano chiaramente questa linea: dalla maestosa preview affidata a The Cinematic Orchestra (in un concerto che sta procedendo verso il sold out), uno dei progetti più eleganti e allo stesso tempo emotivamente coinvolgenti nel terreno di incontro tra jazz orchestrale, hip hop e cantautorato acustico, passando poi per santoni del dancefloor techno e house più “intelligente” quali Carl Craig, Moodymann e Theo Parrish (questi due insieme in console, in una eccezionale esclusiva nazionale), innovatori degli stilemi dance quali Gold Panda, Debruit e Populous, cavalieri del jazz-rock estremo alla Thundercat e una vera e propria leggenda (nonché ispirazione per le giovani generazioni del clubbing) come Roy Ayers.

Altre sorprese sono in arrivo (in campo hip hop, jazz, house, dubstep…) e alcuni di questi nomi hanno uno status davvero importante: per aggiornamenti e per tutte le info necessarie, a partire dalle prevendite, basta andare su www.jazzrefound.it. L’arrivo in una grande città va celebrato con l’edizione più ricca, sfaccettata e preziosa che Jazz:Re:Found abbia mai messo in piedi. Obiettivo peraltro già raggiunto, leggendo i primi nomi confermati in line up – anche grazie alla collaborazione con un grande main sponsor come Burn e con l’aiuto di un network di media partnership forti nel campo dell’informazione musicale di spessore&innovazione (Zero, Soundwall, Sentireascoltare, Wu Magazine, DLSO, PTW School e Musical Box, una splendida finestra su musiche non convenzionali all’interno di Rai Radio Due). 

Un nuovo festival in città. Un festival dai sapori diversi, inclusivi, capaci di creare ponti fra generazioni, eleganze nei dancefloor, suggestioni futuriste sugli stage – ma senza perdere il tocco umano, caldo, avvolgente delle radici black.

 

 

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